lunedì 22 giugno 2009

Laboratorio di Piano Blues - puntata n. 1




In sordina, finalmente, parto con una nuova rubrica che mi metterà alla prova sul mio "territorio" quello del Blues suonato al pianoforte. Prima di partire, qualche premessa doverosa:
- non sono un super pianista
- cerco di dare il massimo con il poco che so
- questo laboratorio è per tutti e di tutti quindi aperto a collaborazioni con altri pianisti di blues.
Il fine è quello di creare una serie di studi dedicati esclusivamente al Blues (e non al blues all'interno del jazz). Il blues di Meade Lux Lewis o di Otis Spann, non quello di Monk o di Oscar Peterson, tanto per intenderci. Non esistono libri completi su questo perchè il pianista di Blues viene attratto molto velocemente "verso altri lidi" (jazz, funky). Io cercherò, pur nei miei esperimenti, di restare federe al genere, con umiltà. Ci saranno esercizi scritti, video, audio e magari qualche dritta. I libri finora da me letti contengono si molte informazioni ma si fermano in superficie e non trattano in modo completo nessun argomento. Cerchiamo di colmare questa situazione!
Ed ora mi rimbocco le maniche perchè dopo qualche anno di poco esercizio sono il primo ad aver bisogno di questo! Sfruttate il blog per ogni domanda, per tutti i consigli e, se siete già bravi pianisti, unitevi al sottoscritto per far si che il laboratorio si trasformi in un insieme organico ed utile di esercizi per i tutti i pianisti.



PUNTATA N. 1

Cominciamo in sordina ma con un ottimo esercizio che ha le seguenti finalità:
- apprendere la scala blues con entrambe le mani
- scaldare le dita
- spostarsi su tutta la tastiera con agilità

Qui l'esercizio in formato pdf

L'esercizio va eseguito prima sulla mano dx poi sulla sx (scegliete voi l'ordine) poi con entrambe le mani. Tutte le note devono essere chiare, cercate di suonare molto legato e forte fin da subito. Tenete il metronomo sul 60-70 e non abbiate fretta ad aumentare velocità (questo anche se siete già "bravi").
Naturalmente (regola che vale per tutti i prossimi esercizi) va trasportato IN TUTTE LE TONALITA'. In questo modo dovreste acquistare agilità in tutte le scale. Già in questo esercizio (in C) vengono suonate tre scale (C, G , F) e viene presentato un accordo di settima diminuita "rivoltato" diverse volte.

Per la diteggiatura lascio a voi la libertà, supponendo che sappiate già decidere quale sia la migliore. Sono comunque a vostra disposizione per dare indicazioni a chi le vorrà, magari sfruttando i commenti a questo post. Cercate di trovare, in ogni tonalità, una posizione ottimale della mano, al solito non irrigidite i polsi (su questo magari ci torniamo più avanti).

La distanza di due ottave, oltre ad essere (per il sottoscritto) la migliore distanza per lo studio delle scale a due mani anche per il suono prodotto, è un modo per cominciare a lavorare sugli assoli. Il sottoscritto infatti predilige, in un gruppo di blues elettrico, rafforzare i soli con entrambe le mani per farsi sentire bene. E qui apriamo una dolce parentesi.

All'interno di un gruppo di blues, spesso elettrico, il pianista si trova di fronte ad un grosso problema: come farsi sentire? Molto spesso infatti non è un problema di volume ma di colore. Il solo a due mani, nei brani più movimentati, diventa un'ottima risorsa. Ecco perchè è utilissimo saper fare con la mano sinistra tutto (o quasi) quello che fa con la mano destra. Non dovete pensare che sia una banalità anzi ! Ritengo sia una cosa esteticamente molto spettacolare e, se non abusata, gradevole all'orecchio che magari arriva da un rude solo di chitarra (e sappiamo quanto i chitarristi non facciano complimenti con i volumi).
Un esempio che posso portarvi, nel mio piccolo, è il solo nel CD di SO LONG, tutto il primo giro si basa su questa "intuizione" . Dal vivo è utile per non far perdere groove al gruppo e per arrivare carico al secondo giro che diventa, al confronto, più "classico".

Per questo primo appuntamento NON è tutto. Aspetto domande e correzioni perchè anche in questo esercizio di una paginetta son tantissime le cose che si possono dire !

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Fabio sei Grande! ma questo te l'ho già detto ;)
Un bacio,enza

sdrummelo ha detto...

complimenti!
sono sorpreso di trovare un corso così preciso e puntuale online...

sono una specie di principiante (strimpellavo il piano da bambino, ma non sono mai diventato bravissimo). Ora vorrei ricominciare e magari avvicinarmi al blues(che adoro) dopo aver ripreso confidenza col "mezzo" :)

grazie mille :)

Fabio Ranghiero ha detto...

Ciao. Il "corso" è appena cominciato! Ma è un corso aperto a tutto e a tutti, ogni suggerimento per migliorare o correggere è il benvenuto. Questi primi esercizi aiutano a sciogliere le dita senza staccarsi dal blues. Ogni richiesta o ispirazione è bene accetta naturalmente.... e un po' di pazienza perchè ogni esercizio mi costa poca fatica ma molto tempo !!!

Fabio Ranghiero ha detto...

Dimenticavo.... gli esercizi finora sono 2, sono raggiungibili cliccando sull'etichetta "laboratorio di blues" . Aggiungerò presto l'apposito pulsantone sulla destra!

Donato ha detto...

Fantastico! Proprio quello che cercavo! Voglio provare subito questo "corso". Complimenti!