lunedì 21 settembre 2009

Shinichi Suzuki

Dal sito http://www.istitutosuzukiitalia.org

Shinichi Suzuki venne a studiare violino in Germania negli anni '30 e questa esperienza fu fondamentale sia nell'ideazione sia nello sviluppo del metodo di apprendimento musicale.
Studiò con Karl Klingher, un allievo di Joachim ed un affermato violinista e insegnante tedesco dell'epoca. Il suo obiettivo venendo in Europa era ben più ampio rispetto al solo studio del violino; egli era venuto per una ricerca: comprendere il reale significato dell'Arte. Il risultato di questa ricerca fu più tardi riassunto in un breve poema, del tipo che egli amava comporre: "l'Arte non è qualcosa che sta sopra o sotto di me, l'Arte è legata con la mia essenza più profonda". Intanto in Germania Suzuki divenne intimo amico di Albert Einstein. E' anche importante tenere presente che egli appartiene alla stessa generazione di Maria Montessori e Jean Piaget. Ovviamente, le nuove idee sull'educazione dei bambini erano nell'aria quando egli era in Europa. Il metodo Suzuki probabilmente non sarebbe mai esistito se Shinichi Suzuki, un "gentlemen" giapponese con un alto istinto musicale e morale, non fosse venuto in contatto con l'ambiente culturale europeo. E' un fatto che il repertorio appreso dagli studenti del metodo Suzuki, dai pezzi più semplici fino ai brani da concerto, si rifà interamente al patrimonio compositivo classico dell'Europa, principalmente Germania, Italia e Francia.
Nel suo libro, S. Suzuki spesso fa riferimento a Pablo Casals e ad altri artisti esecutori europei come modelli per gli studenti, da studiare ed emulare. Il metodo Suzuki è spesso inquadrato nel mondo occidentale come un processo di apprendimento "per imitazione" e questo è spesso indicato in modo critico. Haydn stesso insisteva molto sull'imitazione come metodo di apprendimento per giovani compositori. L'imitazione è un processo di apprendimento che non può essere messo in discussione nei primi stadi dell'educazione (ciascuno di noi ha appreso il linguaggio parlato tramite l'imitazione dei genitori).Dovremmo essere grati a questo musicista e didatta giapponese, morto all'età di 99 anni nel 1998, poiché attraverso la sua ammirazione e studio della cultura europea, ha messo a disposizione dei bambini piccolissimi, i mezzi per imparare ed apprezzare la musica e la possibilità di sviluppare i loro talenti naturali fin dalla prima infanzia.


Da oggi comincio il "corso Suzuki" presso il conservatorio di Vicenza con il mio bambino di 4 anni (genitore e bambino imparano assieme). Su questo blog vi racconterò qualcosa della mia esperienza magari cercando di catturare anche le impressioni di Lorenzo. Mi auguro che "regga" questo primo ciclo di lezioni (una trentina), che gli piaccia e ....che prosegua !

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