martedì 23 febbraio 2010

Crescinacqua Vol. 2 - Out Now


Da qualche settimana è in vendita il DVD "Crescinacqua con me da 0 a 3 - vol.2". Questo DVD è stato realizzato da Nadia e Antonella Carollo e fa parte di un progetto di 6 DVD dedicati allo sviluppo "acquatico" del bambino. In questo DVD (vol.2) sono presenti tutti gli ultimi 6 brani presentati in questo Blog che sono rilasciati con Creative Commons (ovvero potete scaricarli e ascoltarli, modificarli sempre citando la fonte, come tutti i miei brani che pubblico qui) mentre per quel che riguarda il lato commerciale tutti i diritti restano riservati al sottoscritto ed in via esclusiva a Nadia Carollo . Insomma non fatevi scoprire mentre vendete la mia musica (anche perchè i missaggi son quel che sono...), contattatemi che poi ci mettiamo d'accordo (parlo sempre di uso commerciale).

Perchè comprare il DVD? Naturalmente non è un mio "prodotto" e soprattutto la musica fa da contorno alle attività presentate. Il DVD è sopratuttto didattico ed è rivolto ad insegnanti o proprietari privati di piscine. La decisione spetta a voi, io lo presento molto volentieri primo perchè è un buon prodotto, secondo perchè non si sa mai...i lettori di questo blog non sono "di settore" e qualcuno di voi potrebbe trovare il classico "pane per i suoi denti".

Il minimo che posso fare, comunque, è lasciare una traccia fissa di questo lavoro, come ho fatto con "Catfish for Breakfast", sul layout del blog.

Ed eccovi una serie di link che riguardano questo dvd:

Acquisto del dvd: sito "centroacqua.it", per scoprire tutte le attività svolte da Nadia ed Antonella.

Per ascoltare / scaricare i brani con licenza Creative Commons in formato mp3:

Primo brano "Catch the moon"
Secondo brano "Splash'n'roll"
Terzo brano "The colored waves"
Quarto brano "Water puzzle"
Quinto brano "Watergames"
Sesto brano "Giant bubbles"

lunedì 22 febbraio 2010

Giant Bubbles


Title : Giant Bubbles
Author, arrangements & performance : Fabio Ranghiero

Type of file : mp3 (256 kbps) -- size : 7456 kb



Eccoci all'ultimo brano contenuto nel DVD "Crescinacqua da 0 a 3 anni". Il DVD è uscito e ve ne parlerò dettagliatamente fra qualche giorno. Nel frattempo, buon ascolto!!



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martedì 16 febbraio 2010

Note Blues - L'angolo del Bluesman - GIANLUCA DIANA

L'angolo del bluesman


Può uno speaker radiofonico o giornalista esperto di Blues essere un Bluesman? Perchè no, anzi sicuramente SI! E' sicuramente un bluesman Massimo, l'infaticabile dj di NOTE BLUES, in programma tutti i giovedi alle 22.00 circa su RADIO GOLFO DEGLI ANGELI (Cagliari-Sardegna) che in questa puntata intervista GIANLUCA DIANA, giornalista (per il trimestrale "il Blues", per "il Manifesto"), direttore artistico di svariati Festival Blues nonchè conduttore del format "Fuochi e battiti" su Rai Radio Tre. Dov'è arrivato il Blues? Cosa significa fare blues oggi? L'intervista verte principalmente su questi temi, non mi resta che augurarvi buon ascolto!

Ascoltare l'intervista è facilissimo, basta cliccare sul triangolino qui sotto, simbolo universalmente noto come "PLAY".



Potete ascoltare interamente le puntate di "note blues" di Massimo Salvau in diretta alla radio o successivamente sul sito
Radio Golfo degli Angeli si ascolta in radio sui 94.10 MHz per la provincia di Cagliari e 96.10 per la zona di Arbus e Oristanese.


giovedì 11 febbraio 2010

Le avventure di un papà e del suo figlioletto - Corso Suzuki

Il titolo vi piacerà, è simpatico, o così credo io. La cosa buffa è che non mi son mai piaciuti i papà che, parlando delle "cose delle mamme" (e in questo corso la presenza della mamma è massiccia) fanno gli spiritosi, come per sollevarsi da responsabilità che non vogliono avere. O solo per un'abitudine chi lo sa.

Bene, voglio essere spiritoso solo nel titolo perchè qui si fa sul serio. Finalmente mi prendo qualche istante per parlarvi del primo periodo di Corso Suzuki con un bimbo di 4 anni appena compiuti. L'età è importante? Penso proprio di si perchè la regola è "più è piccolo più è dura" anche se ad ogni età corrisponde un problema specifico.

Riassunto delle puntate precedenti: sto partecipando al famoso "Corso Suzuki" con il mio bimbo. In Italia si parte (frequenza obbligatoria) con "Ritmica 1", un percorso che porterà, al termine dei 5 o 6 anni, a padroneggiare la lettura musicale. Durante il primo anno il bambino, sicuramente piccolo, viene stimolato con l'uso di strumenti, canzoni e coreografie.

Mi perdonino le mamme, questo post lo dedico ai (pochi?) padri che vorranno tentare questa esperienza. Prima prova da affrontare: il repertorio. Come scrivevo qui sopra, durante la lezione del primo anno si canta, si "balleggia", si recitano filastrocche, si suonano improbabili strumenti in legno, il tutto assieme al proprio bimbo. Probabilmente resterete shockati da questo repertorio di canzoncine "da bambini". Niente di più errato, nelle cose più semplici si nascondono le cose più difficili, e nella difficoltà si arriva a maturare il senso ritmico (se ancora non ce l'avete) e le conoscenze di base nei confronti della musica. Quindi REGOLA N. 1: non prendete sottogamba nessun esercizio. Anche perchè il bambino guarderà voi (in teoria.....), e voi sarete volenti o nolenti i diretti responsabili del suo percorso. Per intenderci, durante la lezione voi dovete imparare per cercare di spiegare A CASA al bambino, molto facilmente il bambino durante la lezione non capisce o non sa che c'è qualcosa da imparare, o magari è disattento.

A fronte di questa regola ecco il primo problema: Suzuki non significa "fare dei compiti specifici per casa". Suzuki significa, almeno finora, un insieme di cose da fare sempre diverse, sempre in evoluzione. Come affrontare gli esercizi a casa senza un canovaccio, cercando fra l'altro l'attenzione del bimbo? Qui sta la prima difficoltà da superare. Non esistono regole e in teoria a casa si dovrà ripetere tutto. E non c'è un libro di testo (si c'è ma è ininfluente). L'unica soluzione è prendere appunti (registratore-quaderno ecc ecc.) durante la lezione (e vi ripeto, ogni lezione è sempre qualcosa di nuovo), prestare la massima attenzione a tutto quello che viene spiegato (si come a scuola, non siamo in un centro ricreativo). Questo rappresenta un continuo stimolo, e teniamo presente che c'è un bimbo da tenere a bada.

Sono stato abbastanza duro? Se non siete ancora stanchi, proseguiamo.

La parte più difficile è frustrante è senza ombra di dubbio il rapporto che si instaurerà fra voi ed il bambino. Penso che ogni "coppia" sia storia a se, io vi parlo ora della mia esperienza.
Dopo le prime, spiazzanti, lezioni (credevo fosse più facile), mi sono munito di minidisk per registrare l'intera lezione. Perchè il minidisk? Primo perchè non ho altro, secondo perchè a casa con il bambino riascoltiamo la lezione cercando di ricordare quanto fatto e naturalmente rifarlo. E questo suppongo sia, teoricamente, un ottimo metodo per "fare tutto". Il problema è far partecipare il bimbo a tutto questo. Per un papà della mia specie i problemi sono:

- mantenere la calma quando il bambino dimostra la sua indifferenza (forzare potrebbe voler dire creare delle "antipatie" verso la musica)
- cercare di creare degli incentivi (anche minimi)
- cercare di rendere interessante l'esercizio (e nel mio caso significa non renderlo uguale alla lezione.... aprirsi di più alle "divagazioni" del bimbo)
- visto l'orario di arrivo dal lavoro (19.30-20.00) i "compiti" si dovrebbero fare dopo la cena quindi con il bambino stanco (non solo lui), molto facile il calo di concentrazione.

Di tutti i problemi (ognuno enorme) l'ultimo è sicuramente il più involontario ma anche quello più condizionante. Arrivare dal lavoro o comunque da una giornata di contatti con altre persone (ognuna con il suo problema o lamentela ecc ecc) non è il massimo, se poi bisogna cercare l'interesse del bambino verso una cosa specifica diventa un piccolo inferno. Lo stesso dicasi per il bimbo che vede arrivare il papà dopo una giornata di duro divertimento. E, almeno col bambino piccolo, non ha una soluzione.
Sul resto dei problemi esposti invece posso dare un'opinione più precisa, avendo ormai capito come può andare il primo anno. Ogni lezione è un'incognita e soprattutto si va avanti spediti. A casa bisognerebbe rifare tutto ma è difficile. Ammetto di essere riuscito poche volte, in questi 4 mesi, ad attirare l'attenzione del bimbo. Di queste poche volte alcune sono state fallimentari (scarso interesse fin dall'inizio), altre normali (5-10 minuti di compiti svolti bene), in pochi casi è stato un successo. Il successo è stato possibile grazie ad alcuni esercizi che comunque il bambino dimostrava di apprezzare (nascondere l'anello dopo averlo dondolato fra le dita gli piace, ad esempio, o le canzoncine con coreografia). Il caso della FILASTROCCA, una nuova da imparare di volta in volta, è particolare (serve per sviluppare la memoria), fin dalla prima volta il bimbo ha imparato a memoria dopo alcune letture e finora a lezione non ha mai sfigurato (la filastrocca è l'unica "lezione per casa" esplicita).

Da qualche settimana ho però intuito un percorso per ottenere la sua attenzione (magari vi può servire). Visto che, per il momento, non apprezza moltissimo gli "strumenti della valigetta" ho provato a lasciargli usare i suoi oggetti (bacchette della batteria di plastica, barattoli ecc ecc), ho modificato un po' gli esercizi cercando di non perdere l'obiettivo.

Esempio:
"mi preparo per un tuffo" è una coreografia che prepara all'intonazione, al ritmo e al nominare le diverse scale cantando le note. Il bimbo non ha mai voluto eseguirla dimostrando non solo disattenzione ma facendo i versi all'esercizio (gli ho fatto ascoltare troppi Pink Floyd...). Quindi ho mantenuto la canzone (intonazione e numero delle note) e gli ho messo in mano le bacchette della batteria che servono per suonare la canzone a ritmo e "salire" quando si pronunciano le note sempre battendo fra di loro le bacchette (come fanno i batteristi per introdurre il ritmo di una canzone). Quando si arriva in alto (la nota massima - un do per esempio, sulla scala di do) facciamo un'improvvisazione ovvero battiamo più volte le bacchette fino ad un mio cenno, poi si scende e si fa la stessa cosa alla fine. Lo stesso con "il coniglio salterino" che serve per l'accordo maggiore. In questo modo andiamo avanti per diversi minuti e il bambino è contento. Ad oggi è l'unico metodo VALIDO che pian pianino gli serve per controllare il corpo (battere a ritmo le bacchette), l'intonazione e ricordare il nome delle note (in relazione alla scala o all'accordo). E penso di aver mantenuto saldo il principio di Suzuki visto che il punto di riferimento resto io.

E' un esempio, a seconda dell'esercizio poi vedo se applicarlo o meno. Per le canzoni che ama di più non serve questo "trucco", per quelle nuove cerco di capire come fare.

Visto il problemone (lezioni dopo cena) spiegato sopra non mi pongo una regolarità degli esercizi, cerco durante la settimana di dedicare almeno tre sere (martedi giovedi e sabato, ad esempio) ai compiti, senza insistere se il bambino non ha voglia. Ogni genitore secondo me deve pensare bene alla regolarità da dare agli esercizi a casa. Tutto dipende dal carattere, dalle aspettative e da altri impegni che può avere il bambino.
Inizialmente pensavo "mezzora al giorno leva il medico di torno". Ok, può essere vero ma non è giusto obbligare un bambino a fare questi esercizi per quanto bene gli possa fare. La musica in se si può imparare in ogni momento della nostra vita e soprattutto .... se son rose fioriranno.
Nel mio caso posso confidarvi di prendere me stesso come esempio. Da piccolino mio padre aveva fatto di tutto per farmi giocare a calcio (scarpette da calcio appena nato, allo stadio a vedere le partite ecc ecc). A sei anni dopo una stagione (il più brutto della mia vita) di calcio ho appeso le scarpe al chiodo e oggi il calcio non lo reggo più. Quindi di riflesso ho paura ad "insistere" troppo. Non ho intenzione di obbligare il bambino a fare gli esercizi, solamente sto cercando di "girare la frittata" per invogliarlo perchè comunque penso sia una cosa utile. Specifico che a casa fra tastiere pianoforti e batterie elettriche il bimbo ha sempre la possibilità di apprendere qualcosa (certo manca il rigore di una scuola che comunque a livello di crescita serve moltissimo).

Tralascio ora queste riflessioni (ma ci tornerò a fine corso) per dare le ultime impressioni e gli ultimi consigli:

- gli esercizi al violino sono i più stressanti perchè richiedono la correttezza della presa dello strumento e dell'archetto, il bambino quando è "difficile" si blocca e spesso e volentieri fa il contrario di quel che deve fare, anche in questo caso bisogna lavorare "in simpatia" e arrivare al dunque facendo un giro largo. In questo caso sono molto indietro con i lavori ma ho notato che quando arrivano gli amici e il bimbo esibisce la sua valigetta è molto più attento a come "usa" gli oggetti e arriva inspiegabilmente a tenere il violino correttamente..... misteri della vita.
- se abitate lontano dal luogo dei corsi non prendete sotto gamba il viaggio di andata - ritorno. Un bambino di 3-4 anni si stanca molto, all'andata scende teso e la lezione va come va (nel mio caso è veramente dura tenerlo tranquillo durante la lezione). Sicuramente con il passare dei mesi la cosa migliora perchè proprio verso i 4 anni il bimbo tende a "resistere " di più. Ma non è tutto. Il papà si prende un pomeriggio per accompagnarlo. Non tutti i papà possono e comunque anche nel mio caso è dura perchè posso lavorare meno sia in ufficio sia ... a casa (musica) con tutte le conseguenze del caso (maggior carico gli altri giorni, più stress). Cari papà...pensateci due volte. Se poi penso ai prossimi anni (se rinnoverò l'iscrizione....) quando le lezioni sono due (strumento+ritmica) tutto diventa più nebuloso.
- durante i corsi gli esercizi che il bambino apprezza di più sono quelli che ha svolto a casa, penso infatti sia una cosa normale, per loro, interessarsi di più alle cose che conoscono già e che quindi sanno fare meglio. Di contro le cose nuove rappresentano un ostacolo quindi per loro è facile volerlo evitare...tanto ci siamo noi. E qui viene un insegnamento importante del corso Suzuki che può far maturare noi come genitori nonchè il rapporto con il bimbo: cercare di fargli capire che con l'applicazione può risolvere ogni problema. Un insegnamento non da poco......

Per oggi è tutto, magari due mesetti, salvo novità, farò ancora il punto della situazione prima della conclusione. Vi faccio i complimenti se siete arrivati a leggere (e capire) tutto fino in fondo!

martedì 2 febbraio 2010

Watergames


Title : Watergames
Author, arrangements & performance : Fabio Ranghiero

Type of file : mp3 (256 kbps) -- size : 9918 kb



Continuano i giochi d'acqua, eccoci al penultimo brano di questa "serie". Il brano di oggi è forse quello che preferisco, a dire la verità sono abbastanza indeciso fra questo ed il precedente "Waterpuzzle". Buon ascolto.



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lunedì 1 febbraio 2010

Si parla di me su.....

....wired.it, dove il gentilissimo (questa ancora non l'avevo usata) Giovanni Amighetti mi cita. Non riporto nulla perchè vale la pena di leggere tutto l'articolo, molto interessante e come al solito a 360°. Si parla naturalmente di ARVmusic, l'etichetta di Mr. Amighetti, con il quale sono sempre in contatto per cercare di modellare un po' di creatività.

Buona lettura.