giovedì 8 aprile 2010

Laboratorio di Piano Blues - 6

Laboratorio di Piano Blues

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Bentornati a questo (per ora ) sporadico appuntamento dedicato al nostro rapporto con il pianoforte, con il blues e perchè no al rapporto che abbiamo con il nostro "io". Lo sapete che dedicare uno spazio quotidiano agli esercizi per pianoforte può servire ad approfondire la conoscenza di noi stessi? L'importante, per raggiungere ANCHE questo importante risultato è non fare mai nulla di meccanico, pensare ad ogni nota come se fosse un asse portante di tutto il brano e della nostra vita. "Ordinare" alle nostre dita di fare dei movimenti senza vivere questo momento con il cuore e con la mente significa restare solo in superficie e scollegarsi da qualsiasi forma futura di autocritica. E l'autocritica è fondamentale per tre semplicissimi motivi:

1- il maestro non è sempre presente con le sue osservazioni
2- il maestro potrebbe non essere abbastanza critico nei confronti di quel che facciamo
3- non avete un maestro

Un atteggiamento critico (non esasperato) è la base per il nostro miglioramento!

Per questi motivi gli "studi" che vi presento non devono essere eseguiti sempre alla lettera (o alla nota...). Inizialmente vanno si letti ed eseguiti, ma poi vanno perfezionati e cambiati a seconda delle vostre esigenze (e delle vostre capacità).

Lo studio di oggi è principalmente basato sulla mano sinistra, si tratta di due accompagnamenti molto importanti da studiare sia come scritti, sia in terzinato. Toglietevi dalla testa che il terzinato è più importante, i boogie vengono eseguiti anche così come li ho scritti.
Nella seconda parte facciamo lavorare anche la mano destra. Non si tratta di un vero e proprio solo bensì di alcuni esercizi-base per ottenere un buon "shake" che fa sempre molto rock'n'roll, ma non dimentichiamo che il rock'n'roll è figlio del boogie e del blues.
Ho preferito non appesantire troppo il lavoro della mano destra lasciandola muta per un giro completo (infatti entra in scena dalla 12a misura) e disegnando un accordo sul momento più bello, ovvero sul quarto e quinto grado (G-F se si suona in C) . Attenzione però, l'accordo che ho scritto è uno dei più belli e spettacolari per il piano blues.

Passo ora ai consigli "generici":

- studiate prima la mano sinistra
- occhio al passaggio fra i due tipi di accompagnamento, la ripetizione è fatta apposta quindi diventa obbligatoria
- l'esercizio va ovviamente trasportato in tutte le tonalità.


Buon lavoro !

1 commento:

Donato ha detto...

Lo provo subito, con un pò di ritardo dovuto a tanti impegni. Grazie ancora e auguri per i tuoi progetti futuri!!