tag:blogger.com,1999:blog-15797264645158786892024-03-13T07:38:58.257+01:00The Musical BlogFabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.comBlogger907125tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-23387071387510686292024-01-22T17:25:00.007+01:002024-01-22T17:30:35.168+01:00Rubber Band: era ora!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDGdPLRqDrHcoTM8VJaNjvIWIDltc0f-ag0r65vW_m9SOJuZZQNcUpqu5yb9o_l0Al78aDvmEyc4PGL0rQ379W2iqSAaFFuGykygL3RGU11hDc0VrUimrIroXlRFdXvUCPCWcPqYsUEof_65-qdzmREjo5-h4HnAOqZlk9px-h8ckvLlpAiL3DO5yX5G0/s1600/abouttime.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDGdPLRqDrHcoTM8VJaNjvIWIDltc0f-ag0r65vW_m9SOJuZZQNcUpqu5yb9o_l0Al78aDvmEyc4PGL0rQ379W2iqSAaFFuGykygL3RGU11hDc0VrUimrIroXlRFdXvUCPCWcPqYsUEof_65-qdzmREjo5-h4HnAOqZlk9px-h8ckvLlpAiL3DO5yX5G0/w200-h200/abouttime.jpeg" width="200" /></a></div>Conosco <b>Giorgio Fairsoni</b> da un bel po' di tempo e con lui ho condiviso momenti importanti, anche se con il "contagocce": alcune trasmissioni in radio, qualche concerto importante, diverse letture. Ogni incontro con Giorgio nasconde sempre un'attività artistica o un progetto particolare. Anche in questo caso, Giorgio mi ha voluto fra gli ospiti del nuovissimo Album della "Rubber Band", come pianista <b>nel secondo brano "All gone"</b>. Il gruppo è composto da Giorgio (voce/chitarra)<b> Renato Banino</b> (chitarra) e <b>Massimo Durante</b> (basso) e trovate il CD in vendita su <a href="https://www.discogs.com/it/sell/item/2854648411" target="_blank"><span style="color: red;"><b>DISCOGS</b></span></a> - <b><a href="https://www.discogs.com/it/sell/item/2854648411" target="_blank">link</a></b>. <span><a name='more'></a></span><br /><br /><div>La miglior presentazione è contenuta nel book dell'Album, che incollo qui:<p></p><p></p><blockquote><i>Rubber Band, come sono stati definiti dalla stampa, “è un gruppo che coniuga il feeling del blues e l’energia di una rock band”. Il loro nuovo album, About Time, lascia chiaramente intravvedere le influenze del gruppo, attraverso 14 brani che vanno da standard del Blues come Talk To Me Baby (Elmore James) e Third Degree (Eddie Boyd) ad alcuni evergreen jazz (ad esempio Route 66 e The Trouble With Me Is You di Nat King Cole), oltre a canzoni originali scritte e arrangiate dalla band. Partecipano all’album alcuni grandi musicisti, che sono anche amici di lunga data, con i quali si sono spesso incrociati sul palco.</i></blockquote><p></p><p> Ed ecco info più succose, musicisti ospiti e tracklist:</p><p><b>MUSICISTI:</b></p><p>GIORGIO FAIRSONI: voce, chitarra acustica, cajon<br />MAX DURANTE: basso elettrico e cori<br />RENATO BANINO: chitarre acustiche, chitarra elettrica e cori.</p><p><b>OSPITI:</b></p><p>MAx LAzzarin: pianoforte e voce su "Too Old"<br />FABIO RANGHIERO: organo e piano su "All Gone"<br />MAURO MINAZZATO: armonica su "All Gone"<br />CHECCO LAZZARINI: violino su "San Francisco Bay Blues"<br />SIMONE ROSSETTO: sax alto e tenore su "Whiskey Drinkin' Woman"<br />ALBERTO BERLESE: piano elettrico e acustico su "Route 66"<br />IVAN TIBOLLA: fisarmonica su "3 Sisters"<br />DARIO GUIDOTTI: armonica su "Talk to me Baby"</p><p><b>TRACKLIST</b>:</p><p>1 – Too Old<br />2 – All Gone<br />3 – San Francisco Bay Blues<br />4 – Whiskey Drinkin' Woman<br />5 – Route 66<br />6 – Theme from an Imaginary Western<br />7 – 3 Sisters<br />8 – Talk to Me Baby<br />9 – Ain't no Sunshine<br />10 – The Trouble with Me is You<br />11 – Third Degree<br />12 – Jessica<br />13 – I ain't got Nothin' but the Blues<br />14 – Vagabondo Blues</p><p>Pubblicato e distribuito da<b> G.T. MUSIC DISTRIBUTION</b>.</p><p>G.T. Music Distribution di Antonino Destra</p></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-61788093459924367632023-12-05T21:52:00.022+01:002023-12-06T08:53:09.307+01:00Peter Gabriel - i/o<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcvRm03C4sSusGenD95B1kdV_iHA1FoI3OetWjyWMSDIkkCtsoJFPQkeg1lZa-kkR6ImjYYgP__ec-KubFQ3iGGidYhFjS59To8QZ4B1k_0pnGwBc3lSLf7lalkkrkDQniw8emBKIm55mFTPYchYf18bDrjtPSePestKVHKUgDsa1QghPiCWgPnNtcyno/s1440/pet.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="1440" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcvRm03C4sSusGenD95B1kdV_iHA1FoI3OetWjyWMSDIkkCtsoJFPQkeg1lZa-kkR6ImjYYgP__ec-KubFQ3iGGidYhFjS59To8QZ4B1k_0pnGwBc3lSLf7lalkkrkDQniw8emBKIm55mFTPYchYf18bDrjtPSePestKVHKUgDsa1QghPiCWgPnNtcyno/s320/pet.jpg" width="320" /></a></div><p>Infine arrivò. Quando ormai nessuno ci sperava più tanto da sentirsi beffato, quell'Album annunciato o comunque "promesso" almeno 10 anni fa è venuto alla luce. L'attività di Peter Gabriel non è esclusivamente fare musica, lui è coinvolto nel "tutto", quell' "everything" di cui parla nella title-track "i/o". I suoi obiettivi sono stupire, provare a dire qualcosa di nuovo, scoprire e tracciare nuove strade. Questo comporta rischio e una scarsa propensione al "fan service", l'insieme di marchette musicali e non realizzate con l'intento di rivendere al pubblico un insieme di prodotti stracotti con il fine di fare soldi senza sudare troppo.<span></span></p><a name='more'></a><p></p><p>Chi conosce la discografia di Gabriel sa benissimo di cosa parlo: ogni album del dopo-Genesis è un quadro in cui troviamo un'equazione artistica legata ad periodo di ricerca personale e al tentativo di creare il manifesto per la musica futura. Finito un Album, si riparte, via con nuove idee e propositi. Una ricerca del suono condotta su più fronti, nel proprio studio con attrezzature all'avanguardia e fuori, più lontano, ascoltando tutti i musicisti del mondo e cercando di portare la magia del loro strumento nei nostri impianti.</p><p>Con queste premesse è naturale avere delle aspettative altissime. L'attesa poi fa il resto.</p><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxYfeRLxYa-rlunBQROpxt6Wbc5BSmaFmRc_UjnG3g9wYQJHowJEP6ZWEGbnw6Dsd9MzU4qe4MPSoSXNFI6NMyJBr3mqO_9DcpMtPTx_6um-3NSQ3wTs12NudtstyE5BZElDEBD0O2JgaKwP_Avnh5ursdaAJLjQXtc_RgRIhxQwOyP4jXnY4z-qglWO8/s1280/io.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1280" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxYfeRLxYa-rlunBQROpxt6Wbc5BSmaFmRc_UjnG3g9wYQJHowJEP6ZWEGbnw6Dsd9MzU4qe4MPSoSXNFI6NMyJBr3mqO_9DcpMtPTx_6um-3NSQ3wTs12NudtstyE5BZElDEBD0O2JgaKwP_Avnh5ursdaAJLjQXtc_RgRIhxQwOyP4jXnY4z-qglWO8/w200-h200/io.jpg" width="200" /></a></p><b>i/o</b>. Prima vera sorpresa di questo 2023, a gennaio, il primo singolo "<b>Pan</b>opticom" uscito mentre ero ancora sotto l'effetto del <b>Pan</b>doro tanto da confondere pericolosamente le due cose. Confusione che covavo già qualche settimana prima visto che per la prima volta nella mia vita avevo acquistato i biglietti per <a href="https://musicalblog1.blogspot.com/2023/12/peter-gabriel-io.html"><span style="color: red;">un concerto (maggio 2023)</span></a> senza sapere bene cosa sarei andato ad ascoltare.<br />Gabriel ha colpito ancora e solo oggi possiamo comprendere quanto ha giocato con il suo pubblico, provocando una certa varietà di reazioni che mi son divertito a leggere. Nessun Album in uscita a gennaio, tantomeno a febbraio ("presto" diceva lui): un brano al mese rilasciato in due versioni differenti (due mix), ad ogni luna piena. Fino a quando non si sa. Faccio i conti: cosa ascolteremo a maggio a Verona? La logica soluzione solo il giorno prima: eseguirà tutti i brani nuovi, anche quelli non usciti, alternati a qualche suo classico.<div><a href="https://musicalblog1.blogspot.com/2023/05/io-verona-20-settembre.html"><b><span style="color: red;">Qui il mio racconto del concerto.</span></b></a></div><div>i/o esce l'1 dicembre 2023 quando ormai è stato già ascoltato in molte versioni, live compreso. Realizzo oggi che Peter, più di 70 anni, mi ha tenuto compagnia ogni mese con i suoi video, la sua musica, i testi, la sua presenza reale, il suo - ancora una volta magico - spettacolo. Così so già cosa mi mancherà l'anno prossimo.</div><div>Il suo progetto "i/o" vince perchè continua a provarci.</div><div><br /></div><div>i/o è un album di 12 canzoni proposte in due mix diversi (<a href="https://musicalblog1.blogspot.com/p/inout-mix.html"><span style="color: red;"><b>qui, con molta calma, analizzo e analizzerò le differenze fra tutti i mix</b></span></a>), il Dark Mix ed il Bright Mix. Esiste anche un terzo mix "In-side Mix" destinato ad impianti multicanale (purtroppo per ora non me lo posso permettere). Esistono quindi due modalità di ascolto curate da due giganti del suono: Tchad Blake (dark) e Mark "Spike" Stent (bright). Riassunto sintetico: il DarkMix è audace (per l'ascoltatore che non deve chiedere mai) mentre il BrightMix è buono e moderno (per l'ascoltatore medio). Va detto che è stato ed è un piacere ascoltare entrambi, è una lezione incredibile toccare con mano l'interpretazione sonora opposta dei due tecnici ai quali Gabriel - pare - ha dato carta bianca.<br /><br /><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH9KepYd5T2995XK9G7DKe-vViqH8nNyg-Vky88J7TLlrdFCZlEjkc9W6vB8HvHhTxGvJKDU7-dqv9nrUpUPJyAHNTS9njZbSgHfhyphenhyphenynMUoGjcUUl8YEpyl92BidUpWCptfgEFh8YBVvsaVxcvw11G3Wm8S7IwEBROhStsnfhBUdTMxXZvDkggsqc04uU/s2560/liveandlet.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2560" data-original-width="2560" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH9KepYd5T2995XK9G7DKe-vViqH8nNyg-Vky88J7TLlrdFCZlEjkc9W6vB8HvHhTxGvJKDU7-dqv9nrUpUPJyAHNTS9njZbSgHfhyphenhyphenynMUoGjcUUl8YEpyl92BidUpWCptfgEFh8YBVvsaVxcvw11G3Wm8S7IwEBROhStsnfhBUdTMxXZvDkggsqc04uU/w200-h200/liveandlet.jpg" width="200" /></a></div>Brani nuovi, lunghi. Produzione "grossa", Gabriel in forma. Tutto bellissimo ma visto che dobbiamo parlare di musica .... com'è? <br />Nel 2023 Peter Gabriel presenta un'opera che se da una parte prende spunto dalle esperienze ed esperimenti del passato, dall'altra diventa uno speciale lascito ai posteri, un mini-testamento. Una raccolta di riflessioni sulla vita e su alcuni problemi sempre attuali da parte di una persona che ha toccato con mano e vissuto. L'evidenza è soprattutto nei testi e nei lunghi video di presentazione sparsi nel corso dell'anno che sta per finire. Va accettata, prima di tutto, la realtà (che da qualche anno è certezza): la creatività compositiva non è più quella di un tempo. Non dobbiamo aspettarci le innovazioni di III e IV, la bellezza di "So", l'enormità di "Us", la concretezza di "Up" o i racconti di cielo e terra di "Ovo". "i/o" non è l'album della maturità, semmai è quello della senilità. Una bella senilità, raggiunta in salute senza sorprese, visti i genitori. Il prodotto che uno dei maggiori artisti del secolo ha voluto rilasciare tenendoci per mano forse un'ultima volta (pare chiaro che - visti i ritmi - non uscirà più nulla di lontanamente simile). Se accettiamo questo dato di fatto (e a sentire molti, non è così semplice) posso affermare che "i/o" è un album di buone canzoni arricchite da ottimi arrangiamenti, varietà di genere, suoni ricercati ed un valido supporto orchestrale mai scontato o banale. La voce di Gabriel è ancora ipnotica, audiogenica, a tratti profonda e scura. Il termine che forse preferisco:<b> magnetica</b> in quanto capace di attirare a se' in modo forte e deciso l'insieme di scelte artistiche fatte da musicisti e tecnici fino al missaggio finale. Piacevole eredità e "quasi" novità da "Scratch my back" è l'uso dell'orchestra, qui "sporco" in quanto a tratti appiattita o nascosta dai synth, in altre occasioni sontuosa e aperta nei due canali. Sicuramente frutto delle decisioni di Brian Eno, accreditato fra i collaboratori di produzione. <div><br /></div><div>Ho già scritto di "lunghezza" dei brani: la media potrebbe essere di circa 6 minuti, sicuramente sopra le esigenze / usanze attuali il che ci permette di ascoltare tutto l'album (ora che è uscito) senza vederlo finire troppo presto, apprezzando intro e finali non tagliati, godendo maggiormente dei refrain - quando ci sono - in quanto non presentati in fretta per paura di "perdere l'ascoltatore". La cura maniacale del dettaglio, la varietà dei colori utilizzati, la possibilità di avere più punti di vista "gratis" (paghiamo uno prendiamo 2/3), la perfezione e l'inimitabile voce riescono a darci entusiasmo ad ogni ascolto e a farci dimenticare l'assenza di veri momenti "top" (e non abbiamo l'esigenza di scomodare questo o quel titolo, ci siamo capiti).</div><div><br /></div><div><b>Voto 7,5</b>: i/o è curatissimo sotto ogni aspetto. Manca però una cosa fondamentale per metterlo fra i grandi, il tocco magico capace di far volare i brani ancora più in alto. Non ci sono i picchi compositivi già raggiunti tempo fa. Gabriel musicalmente parlando è sicuramente il primo ad aver capito che il fiume è quasi esaurito e "gioca" ad autocitarsi pescando alcune soluzioni dal passato e aggiungendo quel pizzico di "philcollinsite" in qualche traccia come uno sfizio che prima o poi si voleva assaggiare. Restano bei pensieri, le belle parole, il tocco perfetto per creare equilibrio fra gli strumenti ed il perfezionismo frutto di capacità ed esperienza di una vita, di un metodo di lavoro collaudato e invidiato che difficilmente può dare risultati solo sufficienti. L'album si ascolta con piacere soprattutto per la cura e l'amore con cui è stato suonato cantato e programmato. Possiamo alzare il voto se consideriamo la coraggiosa soluzione scelta per l'uscita: più mix (quindi diversi punti di vista), distribuzione nel corso dell'anno, presentazione di tutto l'album nei concerti di fronte ad un pubblico sicuramente esigente. Per Gabriel forse il massimo raggiungibile e sicuramente sopra alla maggior parte delle produzioni di questo 2023. Senza dubbio fra i primissimi, in questo periodo.</div><div><br /></div><div>Note a margine</div><div>1- non ho una canzone "migliore" o "peggiore" ogni brano è semplicemente parte del tutto</div><div>2- l'ascolto del CD con risoluzione nativa (diciamo così) è decisamente consigliata, lo streaming comprime molto e nasconde, oscura, riduce un'esperienza che vale la pena di fare </div><div>3- i/o è anche il tentativo di Gabriel di proporsi "appetibile" nei confronti dei giovani (non è un disco per vecchi)</div><div>4 - ritengo il dark mix molto "soul" a differenza del bright che è spudoratamente "pop" (preferisco il dark)</div><div>5 - nel corso del 2024 uscirà sicuramente il film del concerto, spero nel "bis" del tour</div><div>6 - si, forse poteva aspettare meno di 21 anni prima di farlo uscire e provare a scriverne un altro</div><div><br /></div><div>Avete letto tutto e siete arrivati fino a qui. Se vi piace "i/o" e volete approfondire con me la conoscenza del "dark-side" e "bright-side" mix <a href="https://musicalblog1.blogspot.com/p/inout-mix.html">vi invito in questa pagina</a> che aggiornerò per tutti i brani.<div><div><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/8Q04kO10A3E?si=wMvenAwTszuc2ESo" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div></div><br /></div></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-84444078574493225752023-09-15T10:31:00.003+02:002023-09-15T10:31:29.894+02:00Live a Villaga con i " 900 quintet"<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXBdtRv67iEfCuMif2EVXQPVy4__C-6QPGPkdF3kskTMhZL5iNFCpeRvZFSwKTKZZIyk8CoFrzPVZyBpEisUZP2VIRRPd5hLCuJtPeBB0bXjkUszU0mBk5L55vrxRE6QXAw9d9agFY9BQ0FpepFzj5J_IVVrmQqKn18-pzzOPAShxzLb5aY1Lrg9L3Sk4/s1203/barbagianni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="621" data-original-width="1203" height="330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXBdtRv67iEfCuMif2EVXQPVy4__C-6QPGPkdF3kskTMhZL5iNFCpeRvZFSwKTKZZIyk8CoFrzPVZyBpEisUZP2VIRRPd5hLCuJtPeBB0bXjkUszU0mBk5L55vrxRE6QXAw9d9agFY9BQ0FpepFzj5J_IVVrmQqKn18-pzzOPAShxzLb5aY1Lrg9L3Sk4/w640-h330/barbagianni.jpg" width="640" /></a></div><p>Occasione per ascoltare le più belle canzoni di Lucio Dalla.</p><p>Agriturismo Barbagianni - Villaga via Longhe 6 (località Toara). Per prenotare chiamate 0444888362 / 3477370603.</p><p>Vi aspetto</p> <p></p>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-10689745772653005742023-08-14T17:05:00.004+02:002023-08-14T17:05:33.401+02:00i/o - analisi e differenze fra i Mix<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheJ9qZ0KL_qWEcMr1UEq0GG8c_t2LtWKppugwdrLn93kgfd8W-2VyFAXhNwkCEMcz5YHp_20SawNbqbI-4TemDWa2k5d7Ip4EYCkJ7U0HLTElspqO8aKUEA8VFRddypyx61sB4XNufqOikQgK_n4-hDEEVe7WdS7bYesfPeNtbU69ajkyHjzJrt8ry/s1536/io.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="1536" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheJ9qZ0KL_qWEcMr1UEq0GG8c_t2LtWKppugwdrLn93kgfd8W-2VyFAXhNwkCEMcz5YHp_20SawNbqbI-4TemDWa2k5d7Ip4EYCkJ7U0HLTElspqO8aKUEA8VFRddypyx61sB4XNufqOikQgK_n4-hDEEVe7WdS7bYesfPeNtbU69ajkyHjzJrt8ry/w200-h200/io.jpg" width="200" /></a></div>Più di un mese di assenza dal blog, sono stato quasi sepolto dai miei impegni. Voglio però lasciare un lumino acceso, l'ascolto e un po' di osservazioni sui mix dell'album I/O che stanno uscendo. Stiamo all'ottava luna piena del 2023 quindi siamo a otto brani usciti. Sono un po' in ritardo ma non c'è nessuna fretta. L'ascolto deve essere un piacere di conseguenza tutto quel che scrivo deve uscire nel momento in cui "sento" di poter dire qualcosa.<div>Tocca quindi a "i/o", titolo della canzone e dell'album. Mi guardo un po' indietro, rievoco i vecchi album e i vecchi titoli (l'ultimo è uscito vent'anni fa quindi l'aggettivo non è sbagliato). Questa è la seconda volta in cui il titolo dell'album è anche il titolo di una canzone compresa nell'album stesso. "Us" e "i/o". C'è qualcosa in comune? Apparentemente nulla ma scavando nello sporco (diggin' in the dirt) qualcosa lo troviamo.<span><a name='more'></a></span><i>(foto "rubate" dal sito di Tony Levin che sta documentando le prove dell'imminente Tour)</i></div><div><i><br /></i></div><div>Ci provo:</div><div>- entrambi gli album affiancano un'opera d'arte ad ogni brano</div><div>- entrambi gli album escono in momenti molto delicati per Peter. "Us" in "zona divorzio", fine di relazione importante e il rapporto lontano e difficile con la figlia ("Come Talk to me"). "i/o" ci porta più avanti, Peter è ormai anziano e trasmette nei suoi testi e nei suoi video una specie di "saggezza", un grande maestro un po' nonno che vuole lasciarci un'importante eredità. Proprio per questo l'uscita di un brano è l'occasione di fare il punto sulla maturazione delle domande (e/o risposte) che hanno fatto parte della sua vita.</div><div>- entrambi i testi hanno in comune "l'interconnessione" . In "us", da traduzione, si ricerca un "noi" andato perso ma necessario. "i/o" invece funziona più da sermone, come dicevo sopra Peter è un vecchio saggio pieno di esperienza e vuole trasmetterci quella che probabilmente è la sua visione finale di come vanno le cose. Io sono interconnesso, noi ("us") siamo interconnessi, inconsapevoli parte del tutto.</div><div><br /></div><div><b>i/o, input/output</b></div><div><b><br /></b></div><div>Il titolo dell'album non è un segreto da molti anni, probabilmente l'ho visto scritto (e annunciato) nel corso del "So" tour. In quell'occasione Peter non nascondeva di essere al lavoro a nuove composizioni tanto da portarne un paio in concerto. In pochi probabilmente hanno creduto fino in fondo alla certezza del titolo visti i precedenti. Nessuno probabilmente avrebbe scommesso sulla canzone. <br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBl9_Us5LQdqhCtRZtfaTIbcNNsza-AoVm25fbF8P6LC18RGY4B_mEeg2zX5Qli16-1mQMcVrJ2KKHdh76WWLFTdAcqx5NCYY4mg6ItVIPo6ePamY1kQWpJaJTMPckEIeUKAiB9qfQfp91qM4PAmiiWYeQM6AzJfy3j__xZZV0vscf_gWloQhn38Me/s870/prove.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="470" data-original-width="870" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBl9_Us5LQdqhCtRZtfaTIbcNNsza-AoVm25fbF8P6LC18RGY4B_mEeg2zX5Qli16-1mQMcVrJ2KKHdh76WWLFTdAcqx5NCYY4mg6ItVIPo6ePamY1kQWpJaJTMPckEIeUKAiB9qfQfp91qM4PAmiiWYeQM6AzJfy3j__xZZV0vscf_gWloQhn38Me/w320-h173/prove.jpg" width="320" /></a></div>Peter nel video (che riporto qui sotto per i più pigri) ammette di essere partito dal titolo per scrivere poi tutto il resto: " <i>i/o significa input/output. Lo vedi sul retro di molte apparecchiature elettriche e ha innescato alcune idee sulle cose che mettiamo e tiriamo fuori da noi stessi, in modi fisici e non fisici. Questo è stato il punto di partenza di questa idea e poi ho cercato di parlare dell'interconnessione di tutto</i>".<div><br /></div><div>Ogni uscita viene accompagnata da un artista e un'opera d'arte. Ormai ci siamo abituati e personalmente sono veramente felice di questo modo di presentare ogni brano che, se non ce ne siamo accorti, non è il classico "videoclip" (su cui Peter ha costruito anche un bel po' di successo se ricordate "Sledgehammer"). L'artista di aprile si chiama <b><a href="https://olafureliasson.net/" target="_blank">Olafur Eliasson</a></b>. <i>"E' un artista straordinario e, per molti versi, credo sia il re della luce. Molte delle sue opere hanno a che fare con la luce e con la natura e sentivo che per questa canzone in particolare sarebbe stato assolutamente perfetto e mi ha reso molto felice il fatto che abbia accettato</i>". L’opera si chiama <b>Colour experiment no. 114</b>, del 2022.</div><div>Olafur rappresenta anche il momento "sociale", momento fisso di ogni uscita. Sua è l'organizzazione "<b><a href="https://littlesun.org/about/mission/" target="_blank">Little Sun</a></b>" che si propone di portare luce a chi non può averla. <i>Un matrimonio tra arte e scienza, Little Sun è stato fondato nel 2012 dall'artista Olafur Eliasson e dall'ingegnere Frederik Ottesen. La loro collaborazione ha prodotto la lampada Little Sun, una piccola luce solare portatile, che è stata inizialmente distribuita alle persone che vivono senza elettricità in Etiopia. La lampada è uno strumento pratico che consente agli studenti di studiare dopo il tramonto, alle madri di prendersi cura dei propri figli di notte e alle famiglie di ridurre gli effetti dei fumi tossici del carburante. La lampada è diventata anche un'icona del futuro delle energie rinnovabili, fondamentale per l'umanità e il mondo naturale.</i></div><div><div><br /></div><div><b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5NMshB0P0EqYaqYyT-3ggaLwNRbnq1arCgBFew0iXpNVtYd5JbYHK1kfnkcJYtS28GMN24JyXUdQ1okqyYjvH6MWb99ZgmcyRObGZ2veyfWFPFiHCWjxQDp5fMlIB-ik3ZtEUOJllSkqub5gMqaDUHdX1_J6zWrcT4k1bmTht1EAALXUDpbaN7Nnx/s870/trumpet.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="580" data-original-width="870" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5NMshB0P0EqYaqYyT-3ggaLwNRbnq1arCgBFew0iXpNVtYd5JbYHK1kfnkcJYtS28GMN24JyXUdQ1okqyYjvH6MWb99ZgmcyRObGZ2veyfWFPFiHCWjxQDp5fMlIB-ik3ZtEUOJllSkqub5gMqaDUHdX1_J6zWrcT4k1bmTht1EAALXUDpbaN7Nnx/s320/trumpet.jpg" width="320" /></a></div>Ascoltare / non ascoltare</b></div><div><br /></div><div>L'ho già detto nelle precedenti occasioni, avere a disposizione di un "doppio mix" è una ghiotta opportunità per ascoltare più a fondo un brano e capire come la percezione di piccole differenze può aiutarci in una maggiore sensibilità generale. L'udito fa solo da "unità di misura" il resto è un'elaborazione che avviene dentro di noi e può coinvolgere, se vogliamo, tutte le nostre capacità critiche e interpretative. </div><div>i/o è un brano pop dalla classica struttura - canzone. Nulla di più semplice, aggiungiamoci pure la durata, meno di 4 minuti, che piazza il brano come il più corto almeno fra quelli finora usciti. </div><div>Piccola annotazione: riascoltando gli altri (brani) mi accorgo di ulteriori differenze e di qualche imprecisione, è un buon segno significa che si può approfondire ancora di più (e magari alla fine farò una piccola ma doverosa revisione.</div><div><br /></div><div><i>0 - 22 secondi, Peter e pianoforte</i>: il <b>darkmix ci presenta un piano più corposo</b> rispetto al <span style="color: red;"><b>bright mix con le frequenze basse in evidenza</b></span>. Anche la voce presenta piccole ma sostanziose differenze,<span style="color: red;"> il brightmix come visto negli altri brani sottrae un po' di frequenze medie</span>, noto anche le "s" più sibilanti (o magari il <b>dark mix ha utilizzato maggiormente il de-esser</b>). Mi fermo un attimo per criticare un po', in generale, quel che leggo in rete: troppi commenti affrettati del tipo "non cambia nulla" o "inutilità dei due mix". No, dietro piccole differenze ci stanno grandi scelte e diversi modi di lavorare dei tecnici del suono. Le piccole differenze diventano, mano a mano che si ascolta, sempre più "letali" per il nostro ascolto. Il fatto è che noi, semmai, se non ce ne accorgiamo tendiamo a "subire incoscientemente". Senza poter scegliere.</div><div><br /></div><div><i>22 - 37 secondi, basso e....</i>: arriva la prima sorpresa, <span style="color: red;">il brightmix ci fa ascoltare una traccia di armonici (con delay) verso sinistra</span> (chitarra? campione?) che il <b>darkmix - rendendo onore al proprio nome - oscura letteralmente</b>. Non preoccupiamoci, arriveranno. Grazie al <b>dark mix resta maggiormente in evidenza la percussione</b>, sempre sulla sinistra. <b>C'è anche il basso, ben definito</b> nel darkmix che ci lascia ascoltare un po' di "corda" mentre il <span style="color: red;">bright insiste sulla profondità delle frequenze basse lasciando meno evidente tutto quello che "sta sopra"</span>.</div><div><br /></div><div><i>38 sec - 1min 08 odio-amore per il rullante</i>: come promesso <b>entra quel suono di "armonici" nel darkmix</b>, più definiti (meno effetti) rispetto al bright. In questo brano le differenze sono molto sottili e difficili da identificare, diventa quindi appagante la scoperta continua. Andate <b>al secondo 58, nel dark mix la voce di Gabriel si sdoppia (enancher)</b> mentre nel <span style="color: red;"><b>bright resta bella, centrale e sibilante</b></span>. Amo la capacità di Blake (darkmix) nel continuare a capovolgere i mix (più esplorazione, più apertura mentale) contrariamente a Stent (bright) che è più regolare e ligio ai propri principi sonori. Perchè odio-amore per il rullante? In generale non mi piace il suono di batteria un po' in tutti i brani, qui si peggiora ulteriormente. Nel bright mix è proprio "terribile", non ho altri termini ad oggi mentre per fortuna il dark mix (che per ora apprezzo maggiormente) ce la salva un po'. <span style="color: red;"><b>Giù sui medi il rullante del brighmix, mi ricorda il suono di Bobby Z</b></span>. (Prince) degli anni 80. Decisamente più utile <b>la grancassa nel darkmix</b>, insomma come dicevo qui sopra il caro Blake è molto attento a dare una dimensione corretta ed originale in ogni brano. </div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOmH2twhUzZStZ4pWxgkpvc0y6JepvcZdL8dcYcj9Tj_q4OXkdYOG54IEzsQg3phWwzo-39p3NhY_SRe-LKUYbYVJst7thKri9s4pMJA5-Bl1EWVj48LfAuLUA7b5D2d6WSFuPdFkpqz98Fs_NPDFzlO5d1zbPshwkJvjcf3Ib8avG0FPKEziVSO3z/s870/rhodes.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="580" data-original-width="870" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOmH2twhUzZStZ4pWxgkpvc0y6JepvcZdL8dcYcj9Tj_q4OXkdYOG54IEzsQg3phWwzo-39p3NhY_SRe-LKUYbYVJst7thKri9s4pMJA5-Bl1EWVj48LfAuLUA7b5D2d6WSFuPdFkpqz98Fs_NPDFzlO5d1zbPshwkJvjcf3Ib8avG0FPKEziVSO3z/s320/rhodes.jpg" width="320" /></a></div><i>1min 08 - 1min 31sec, la Sardegna! i/o si pronuncia "aiò aiò"</i>, non ha una casa ad Arzachena il signor Gabriel? In i/o si fondono suoni e significati, a pensarlo si commette peccato. Questo refrain è un momento difficile, è un "tutti" quindi i suoni singoli vengono un po' schiacciati.<b> <span style="color: red;">Il Brightmix se la cava bene con un'apertura stereofonica maggiore infatti si distinguono bene il basso, il piano, qualche synth e chitarre</span></b>. Voce di Gabriel quasi sdoppiata. Il <b>Darkmix non rispetta questo magic-moment</b> e delude un po' <b>lasciando tutti i suoni quasi centrali</b> a parte la batteria, i/o diventa più percussiva e meno imponente oppure - mi riservo di fare altre prove - è studiata per essere più efficace ad alti volumi o su impianti più "high".</div><div><br /></div><div><i>1min 32sec - 2min 10sec</i>, torniamo alla dimensione iniziale, non ci sono differenze se non <span style="color: red;"><b>un "rumore" percepibile nel brightmix al minuto 1 e 34sec</b></span>. Cos'è? Una semplice strisciata della chitarra o una percussione? Non riesco a definirlo. <br /><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlDCt0Of7fqtO651PF4MP0wtp0KM9IQHDgu3S-Xy_Zxy9v4FihRJcusbun_ehiil2QMeFidkedOtqQRDYbOhAHtPV4CsotqB4mhFnAdGTCghg0WJVJ6e-GW_6DK7toBRn1ltLTovKx27VQzs04KNY5YoDCKqh6cxua_kwZ1tZcyQZPkDJ5hWvjh3iwIFo/s1200/clock-w1200.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlDCt0Of7fqtO651PF4MP0wtp0KM9IQHDgu3S-Xy_Zxy9v4FihRJcusbun_ehiil2QMeFidkedOtqQRDYbOhAHtPV4CsotqB4mhFnAdGTCghg0WJVJ6e-GW_6DK7toBRn1ltLTovKx27VQzs04KNY5YoDCKqh6cxua_kwZ1tZcyQZPkDJ5hWvjh3iwIFo/s320/clock-w1200.jpg" width="320" /></a></div>2min 11sec - 3min 17sec : un mini-bridge caratterizzato dal suono di flauto suonato da Richard Evans, lasciato in entrambi i mix molto lontano, quasi un eco con gli strumenti tutti attorno a colorare. <span style="color: red;"><b>Il brightmix presenta una batteria invasiva</b></span> (ascoltate kick e i colpi rullo-piatto al minuto 2 e 17sec), i<b>l darkmix mostra più "rispetto" per il momento più intimo la grancassa molto delicata </b>e il famoso rullo-piatto diventa un ancora più delicato piatto. Scelte dinamiche importanti che influiscono anche sulle emozioni di chi ascolta. Infatti, come si voleva dimostrare, <b>dal minuto 2 e 26sec torna nel darkmix una batteria "d'attacco"</b>, <span style="color: red;"><b>il brightmix resta più piatto nella dinamica lasciando al minibridge un ruolo meno importante</b></span>. Lo stesso discorso vale per il basso di Levin con il risultato che poi nel refrain "i/o" la situazione si capovolge: <span style="color: red;"><b>gli spazi aperti del brightmix lo rendono più piacevole e solare all'ascolto</b></span>. Potremmo pensare, a questo punto, che tutti gli sforzi del brighmix sono rivolti a soddisfarci durante il refrain. Ruffiano?ù</div><div><br /></div><div>3min 18sec - finale. Si ripete il refrain solo strumentale ed entra un solo di Rhodes e successivamente il Soweto Gospel choir. <b>La centralità del darkmix toglie non poco all'imponenza del coro</b> sicuramente <span style="color: red;">più in evidenza nel brightmix</span>, la chitarra di Rhodes invece ne guadagna in presenza. Volendo entrare nel significato del brano, <b><span style="color: red;">il brightmix è riuscito ad essere "parte del tutto"</span></b> grazie ad un trattamento più equo (anche se nazional-popolare) del refrain. </div><div><br /></div><div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/UH1tMwqAv-c" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b>- CREDITS -</b></div><div style="text-align: center;"><b><br /></b></div><div style="text-align: center;"><div>Words and Music Peter Gabriel</div><div>Engineering by Oli Jacobs, Katie May</div><div>Additional engineering by Dom Shaw</div><div>Assistant engineering by Faye Dolle, Dom Shaw</div><div>Pre-production engineering by Richard Chappell</div><div>Produced by Peter Gabriel</div><div>Mixed by Mark ‘Spike’ Stent</div><div>Mastered by Matt Colton at Metropolis</div><div>Recorded at Real World Studios, Bath, The Beehive, High Seas Studios, South Africa</div><div><br /></div><div>Cover image: Colour experiment no. 114, 2022 by Olafur Eliasson</div><div>Oil on canvas, ø Diameter 80 cm</div><div>Courtesy of the artist; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles; neugerriemschneider, Berlin</div><div>Photo: Jens Ziehe</div><div><br /></div><div>Drums: Manu Katché</div><div>Rhythm Programming: Peter Gabriel, Oli Jacobs</div><div>Percussion: Katie May</div><div>Bass: Tony Levin</div><div>Electric Guitars: David Rhodes</div><div>Rickenbacker Guitar: Katie May</div><div>Acoustic Guitar: Katie May</div><div>Piano: Peter Gabriel</div><div>Synths: Peter Gabriel</div><div>Additional Synths: Katie May, Oli Jacobs</div><div>D Whistle: Richard Evans</div><div>BVs: David Rhodes, Peter Gabriel</div><div>Choir: Soweto Gospel Choir</div><div>Soprano: Linda Sambo, Nobuhle Dhlamini, Phello Jiyane, Victoria Sithole, Alto Maserame Ndindwa, Phumla Nkhumeleni, Zanele Ngwenya, Duduzile Ngomane</div><div>Tenor: George Kaudi, Vusimuzi Shabalala, Xolani Ntombela, Victor Makhathini</div><div>Bass: Thabang Mkhwanazi, Goodwill Modawu, Warren Mahlangu, Fanizile Nzuza</div><div>Musical Director / Vocal Arranger: Bongani (Honey) Ncube</div><div>Choir Engineer: Jacques Du Plessis</div><div>LVs: Peter Gabriel</div></div><div><br /></div></div></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-31150562571396868912023-07-13T10:53:00.002+02:002023-07-13T10:53:09.698+02:00inBiCi - qualche foto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqVPiNwDraqAU1cnAycrTe7gwc4EFmFsTHP-n94YbqHzkVXdKGWh8O7QG5UF369d15MVTa38I65CiIDgTIDVeiJJCm3QWQlPUwgxj3yGzRzEESGiJewk863gQ0oG2D6BoKzj2yrtWv16MgloGPsJHe6zUjoRffk4WdZkmt1_k6iYL9N-3DM4S6hDwCG7M/s5888/cing.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3904" data-original-width="5888" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqVPiNwDraqAU1cnAycrTe7gwc4EFmFsTHP-n94YbqHzkVXdKGWh8O7QG5UF369d15MVTa38I65CiIDgTIDVeiJJCm3QWQlPUwgxj3yGzRzEESGiJewk863gQ0oG2D6BoKzj2yrtWv16MgloGPsJHe6zUjoRffk4WdZkmt1_k6iYL9N-3DM4S6hDwCG7M/s320/cing.jpg" width="320" /></a></div>Pubblico un po' di foto scattate durante le ultime uscite e per interrompere il "digiuno" dal blog. <br />Torno a breve con ulteriori novità, nel frattempo ecco un piccolo album. <br />Sto visitando e analizzando ulteriormente la zona circostante, mi sto concentrando sui Colli Berici che saranno oggetto di alcuni prossimi video che ambiziosamente chiamerei "doculeggeri".<span><a name='more'></a></span><p></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjARLrNFtYgD2ldXhkFZxa0NwCtbiLxcNZBPADZQbZ5D_sJms8tn5p9UyTmEyxIL6yPZsCgJJHNfcLXnavvUeFKCe3x66pO9HqDBH_X1hdx3b_S2cQdK-0MG4VN2-e9h9vlA5DERQIlcUq3Lp3x3aqORpYB7nikIMSuA9gdg2KrmtJbrnqtoQI72ZduXZg/s4000/ber.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1936" data-original-width="4000" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjARLrNFtYgD2ldXhkFZxa0NwCtbiLxcNZBPADZQbZ5D_sJms8tn5p9UyTmEyxIL6yPZsCgJJHNfcLXnavvUeFKCe3x66pO9HqDBH_X1hdx3b_S2cQdK-0MG4VN2-e9h9vlA5DERQIlcUq3Lp3x3aqORpYB7nikIMSuA9gdg2KrmtJbrnqtoQI72ZduXZg/w400-h194/ber.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp8-ShS-zd4i_PuKJinJvJ1ryjz98xbeiqCIAd-i_ToVyPNUbwjGC4lgJCLav4C-KudPbcYmUF4HlxKE3ojIYc4rfproZTTG26pjZFHSVf6v_cf94gGq2R6zHWoGOLZl6ibwc0VRUxG1Z2rjjkSr_eaL67ftbPXJwtmgHtM1dFQqpJUFwL7FJce28AO0I/s4000/bon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1936" data-original-width="4000" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp8-ShS-zd4i_PuKJinJvJ1ryjz98xbeiqCIAd-i_ToVyPNUbwjGC4lgJCLav4C-KudPbcYmUF4HlxKE3ojIYc4rfproZTTG26pjZFHSVf6v_cf94gGq2R6zHWoGOLZl6ibwc0VRUxG1Z2rjjkSr_eaL67ftbPXJwtmgHtM1dFQqpJUFwL7FJce28AO0I/w400-h194/bon.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQRQlXBmRXnpCcP8HNVdNaOMKHzDxP7WoCIlxWzOUr-9_FiJGt2UzbQOWMiibcgkcnkooBePXYI-9AYqSmFnAcOq3B7k7SsCErP5rQ1tHAtj0fXsfgiC9F-0cVn67zMyjTo_95DNqrOlh0zOGSImiCzqi0Jpj0FwrUtSVExVyOq5zfxL4qsPasr6bUsLk/s4000/granvc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1936" data-original-width="4000" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQRQlXBmRXnpCcP8HNVdNaOMKHzDxP7WoCIlxWzOUr-9_FiJGt2UzbQOWMiibcgkcnkooBePXYI-9AYqSmFnAcOq3B7k7SsCErP5rQ1tHAtj0fXsfgiC9F-0cVn67zMyjTo_95DNqrOlh0zOGSImiCzqi0Jpj0FwrUtSVExVyOq5zfxL4qsPasr6bUsLk/w400-h194/granvc.jpg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4wxpDKHep9NGm3DwwKGLBgpF9FpQkxFfAoCoZjmBNGH5gBfqvhaYEpZCnc3oa75Wouf_fTew30ILTWKxd8_OsXaHc0Vi9DT2wjvxcu1d06aCi61SNCRZq7s3-tpsGEFh8G6MjrhELXKLlwP7Do1217SfNIZ8ApfVTdDkzuhJ3UiXcGRMGUaiA3HF5Ijo/s4000/cast.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1936" data-original-width="4000" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4wxpDKHep9NGm3DwwKGLBgpF9FpQkxFfAoCoZjmBNGH5gBfqvhaYEpZCnc3oa75Wouf_fTew30ILTWKxd8_OsXaHc0Vi9DT2wjvxcu1d06aCi61SNCRZq7s3-tpsGEFh8G6MjrhELXKLlwP7Do1217SfNIZ8ApfVTdDkzuhJ3UiXcGRMGUaiA3HF5Ijo/w400-h194/cast.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-8889225367593558602023-05-29T11:00:00.000+02:002023-05-29T11:00:00.132+02:00In Concerto - Este<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9D9_gaYBdH6XtE9XPWu0SSt1iMSEeUKkenWb20aCX-3_UrrC3vk2uzmszPNH62FtWMo739z3pNOUvTChSc2OEbk05QBPg1VYKsUPk1aJ10mbe0e2g4DtyC0CCfbTJEDZev5d5AMlKgefBX1fHv_F8WTR7Eh5oxwN5J5kuQzYXcPeX_UepavtC03Zo/s2048/locandina%20Este.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1447" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9D9_gaYBdH6XtE9XPWu0SSt1iMSEeUKkenWb20aCX-3_UrrC3vk2uzmszPNH62FtWMo739z3pNOUvTChSc2OEbk05QBPg1VYKsUPk1aJ10mbe0e2g4DtyC0CCfbTJEDZev5d5AMlKgefBX1fHv_F8WTR7Eh5oxwN5J5kuQzYXcPeX_UepavtC03Zo/w453-h640/locandina%20Este.jpg" width="453" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Altra occasione per ascoltare l'intramontabile repertorio di Lucio Dalla in un concerto di beneficenza che si terrà ad Este (Pd) per aiutare un'amica in difficoltà.</div><br /> <p></p>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-19111385705598741382023-05-23T16:32:00.003+02:002023-05-29T10:02:15.029+02:00i/o - Verona 20 maggio<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP2sAteBfVhyU6Kl2GVMsSBY4UI8hTEsnYIJgUDa0hWNihkp6oNbPNb-ma-tvhHGNztlRdZ8xieaixRJBH6dvceuQHthehoGTVbTwYRpdH_rG64GTzXOVF4dcgbpdP4ghjqzgX2Kx4iUHduBNn0fN3XLFol0JHLKLfUTQUJcBlbqfdKwiI8tqK8085/s4000/arenagabriel.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1936" data-original-width="4000" height="155" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP2sAteBfVhyU6Kl2GVMsSBY4UI8hTEsnYIJgUDa0hWNihkp6oNbPNb-ma-tvhHGNztlRdZ8xieaixRJBH6dvceuQHthehoGTVbTwYRpdH_rG64GTzXOVF4dcgbpdP4ghjqzgX2Kx4iUHduBNn0fN3XLFol0JHLKLfUTQUJcBlbqfdKwiI8tqK8085/s320/arenagabriel.jpg" width="320" /></a></div>Ancora Peter Gabriel, artista centrale in questo blog soprattutto nel 2023. Il particolare calendario di uscita dei tanti "singoli" proposti in due mix diversi mi sta dando parecchio lavoro. <a href="https://musicalblog1.blogspot.com/p/inout-mix.html"><b>Qui potete studiare,</b></a> con me, le versioni che vengono rilasciate ogni mese (luna nuova - luna piena).<br />L'album i/o è stato annunciato a fine 2022 contemporaneamente alla notizia del ritorno di Gabriel ai concerti. L'apparente routine aveva un sapore di "normalità": annuncio di nuovo Album e seguente Tour. Non si immaginava la piccola ma importante rivoluzione, molto discussa, di presentare una canzone nuova ad ogni luna piena (con mix alternativo con la luna nuova seguente) e di portare in concerto tutto l'album, scartando di fatto molti brani conosciuti. Gabriel, da sempre antagonista (anche di se' stesso) ha sempre lo sguardo al futuro unito ad una certa simpatia per il "farlo diverso".<span><a name='more'></a></span><span><a name="more"></a></span><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZXG4q_oSblnMN-m1JdQfmbnbBVhwIVgzBCkypmwSITjS6_-ero-dbTcHU7owBtC5o5ifMyPbRwJmH74dA1x6t2_APzn0miw5VlUPHkUEMeOG9s_jA2gwvVR3y4U6OZp3CyXy3P5t1QnWyKf-1WbZCX3iCPJOeBvkEL6i8z-PQnmeMuLCJIjOCv6ax/s3840/panopticom.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1005" data-original-width="3840" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZXG4q_oSblnMN-m1JdQfmbnbBVhwIVgzBCkypmwSITjS6_-ero-dbTcHU7owBtC5o5ifMyPbRwJmH74dA1x6t2_APzn0miw5VlUPHkUEMeOG9s_jA2gwvVR3y4U6OZp3CyXy3P5t1QnWyKf-1WbZCX3iCPJOeBvkEL6i8z-PQnmeMuLCJIjOCv6ax/w640-h168/panopticom.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><i><span style="font-size: x-small;">Foto: Fabio Ranghiero (blocco 4)</span></i></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il Tour è partito a Cracovia il 18 maggio per poi approdare fresco in Italia. Munito di costoso biglietto acquistato al day-one eccomi a Verona, dove tutto finisce, dove tutto comincia.<br />Non mi aspetto, dopo "i/o" nuovi album e nuova musica da Peter, non mi aspetterò altri concerti. Ho affrontato Verona come "l'ultimo" della serie cominciata nel <b>1993 a Modena (</b>purtroppo prima non sono mai riuscito anche per questioni di età), proseguito a Bologna, Pesaro, Verona (con l'orchestra) e infine Milano. Ho vissuto questo concerto con gioia e con consapevolezza. Cosa ci sarà dopo? Peter è stato per molti versi il mio "lume". Lo sarà ancora (ci sono tutte le future uscite "i/o", i mix e l'eventuale film del concerto da gustare) ma la proiezione del " vado ad ascoltare Peter Gabriel" si chiude qui.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwDV5pi-NuluDDRw06rBbtwgp3FFuN908X9dKrsK5bvwKDSTsGPJcdkYkP6d9qDeZTof2l_KcDxx6DcYPC6wnL7vuuCQqr5aDSXgH-yB3FLBhkWqtkorOK8XK4VbtYmuLuLIt-ZEqbcvlxPihZ4uTgTFOZ9zMNKToRIjMgpMCn7VzJ9uFAEIepHAfZ/s3840/gabriel1-ok.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1010" data-original-width="3840" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwDV5pi-NuluDDRw06rBbtwgp3FFuN908X9dKrsK5bvwKDSTsGPJcdkYkP6d9qDeZTof2l_KcDxx6DcYPC6wnL7vuuCQqr5aDSXgH-yB3FLBhkWqtkorOK8XK4VbtYmuLuLIt-ZEqbcvlxPihZ4uTgTFOZ9zMNKToRIjMgpMCn7VzJ9uFAEIepHAfZ/w640-h168/gabriel1-ok.jpg" width="640" /></a></div><div style="text-align: left;"><i><span style="font-size: x-small;">Foto: Fabio Ranghiero (blocco 4)</span></i></div><div style="text-align: left;"><i><span style="font-size: x-small;"><br /></span></i></div><div style="text-align: left;">Il concerto di Verona, quasi tre ore di musica (più della metà inedita o quasi) comincia alle 8 in punto quando il sole illumina ancora la splendida cornice dell'Arena ed i suoi spettatori. Ho detto sole? Errore, quando arrivo alle 8 meno 10 il cielo è nuvoloso e cadono leggere gocce di pioggia. Tutti muniti di varie coperture impermeabili accogliamo Peter con il suo ultimo travestimento, in arancione come gli indispensabili addetti al palco, luci, suoni. Il suo messaggio è "siamo parte del tutto. Si accende magicamente un fuoco e attorno si siedono i musicisti che renderanno unica questa serata. Peter, i fedelissimi David Rhodes (chitarra) Tony Levin (basso) e Manu Katchè (batteria). Un graditissimo "recupero", Richard Evans e i nuovissimi musicisti Ayanna Witter Johnson (violoncello e ottima vocalist in "don't give up"), Marina Moore (violino e coro), Don E. (tastiere) e Josh Shpak (tromba e tastiere). Mentre una gigantesca Luna ruota sopra le loro teste ascoltiamo ottime versioni di "Washing of the water" e - sorpresa - "Growing up". Una dimensione acustica anche se Manu suona una e-drum e Peter un synth. L'Arena è già calda e pronta, si accendono le luci e parte Panopticom, il primo singolo uscito in gennaio.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: right;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqnlObz-pAYpDQnS0yTlXTHkcnpgqBKVwl5oAR7WnxgtfjyYv0W992Lu_3Ujn4Nlnau_80dymRCnZIFzdrg-xXDIcM3-HQR8M808M-Aw_IozqdNufXDN3hYALlt4OJQQ9GNyn8qQI-iEGY6-Zp4iLER3CpafBtzOIkPSA5uJYBC_AanxqxamdpcAr7/s3840/gabriel6ok.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="776" data-original-width="3840" height="130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqnlObz-pAYpDQnS0yTlXTHkcnpgqBKVwl5oAR7WnxgtfjyYv0W992Lu_3Ujn4Nlnau_80dymRCnZIFzdrg-xXDIcM3-HQR8M808M-Aw_IozqdNufXDN3hYALlt4OJQQ9GNyn8qQI-iEGY6-Zp4iLER3CpafBtzOIkPSA5uJYBC_AanxqxamdpcAr7/w640-h130/gabriel6ok.jpg" width="640" /></a></div><div><i><span style="font-size: x-small;">Foto: Fabio Ranghiero (blocco 4)</span></i></div><div><i><span style="font-size: x-small;"><br /></span></i></div>Il gruppo suona veramente bene (e siamo al secondo concerto, soprattutto i brani più nuovi soffrono ancora di qualche incertezza). I brani nuovi già usciti sono veramente piacevoli di ascoltare dal vivo grazie all'organico dei musicisti allargato che impreziosisce e migliora anche quelli più conosciuti. Tutti realizziamo (e qui riporto le impressioni del pubblico vicino fra un brano e l'altro) di trovarci di fronte ad un concerto importante, ad un momento della nostra vita che ricorderemo per molto tempo così come successo - per chi ha avuto la mia fortuna - di vederne altri. "Digging in the dirt" è il primo brano che arriva dal passato, ora non piove più ed il pubblico si alza in piedi. <br />Non si percepisce unicamente la voglia di divertimento, si percepisce l'emozione del pubblico, è una vibrazione leggera ma chiara. Trovo conferma osservando i volti di chi è attorno a me (e a Verona si è tutti vicini), un misto di sorriso, di lacrima pronta a scendere, di cuore che batte, di ammirazione verso quel Peter che ancora una volta ci porta dove vuole.<div><br /></div><div>I brani scorrono uno dietro l'altro. Proporre 12 brani nuovi è coraggioso e il pubblico fatica a trovare la concentrazione giusta, il contropiede è servito. Faccio fatica pure io nonostante l'ottima acustica. Ma ci piace, apprezziamo e personalmente non vedo l'ora di riascoltare tutto, più avanti. "Sledgehammer" fa saltare tutti in piedi così come, nel finale, "Big Time", Solsbury Hill", "In your Eyes" e "Biko". <br />Respiro la solita cura nella scaletta dei brani che si trasforma in storia che coinvolge suoni, canti, colori. Un concerto perfetto e - probabilmente - la migliore conclusione di una carriera da "anti-star". Tutti torniamo a casa con il cuore caldo, consci di essere stati ripagati da una bella spesa ( il prezzo del biglietto non si può di certo dire "popolare"). </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6vmsFujiB7knxag7yvWrGOqKsWJkx7J-rVWJBsu18S7Q52a7mPGk_wBNUi34aBVQo_Yy6IdLpoFqVBu5yh0ox51sMlqkPUK90Bqqsw5xY7HfIlP1gy5O4pX6sfK36goLTTukAMc5DG6KEIaNvAu7aFv_rvUlb0lc6zNfy997DBK-2HsG1_rlnCoPl/s3840/gabriel3ok.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="3840" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6vmsFujiB7knxag7yvWrGOqKsWJkx7J-rVWJBsu18S7Q52a7mPGk_wBNUi34aBVQo_Yy6IdLpoFqVBu5yh0ox51sMlqkPUK90Bqqsw5xY7HfIlP1gy5O4pX6sfK36goLTTukAMc5DG6KEIaNvAu7aFv_rvUlb0lc6zNfy997DBK-2HsG1_rlnCoPl/w640-h166/gabriel3ok.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div>In auto torno a ragionare, penso ai brani che devono ancora uscire e a quell'album, "i/o" che tutti si chiedono "quando uscirà". La risposta la sappiamo: uscirà quando tutto sarà finito e probabilmente conterrà i due mix per ogni brano e - ne son certo - una terza versione, quella live . </div><div><br /></div><div>Consiglio a CHIUNQUE di non perdersi questo concerto, occhio ai possibili bis di fine anno.</div><div><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/xYAUQMQKdiM" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-23576411676580597842023-05-18T08:16:00.004+02:002023-05-18T08:16:36.141+02:00In concerto - 900 Quintet<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0z_U7CMS11K2UTp_LPSFKqo07L8Bbkll-OX4iWZDNEdkWfOwrkoJy1qzfDRMsEnFeZCEOYxw5STouJhl-Q1i2enJ53SwJGC5RXxQBskwW7CR54g21bLnTqxbN7YZBsPV6ZccXPXt_kYzUDwD9oTqEYyPa0A82Xty6g23vFkdNePVUWYQVdTibyZ30/s1050/19maggio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="542" data-original-width="1050" height="330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0z_U7CMS11K2UTp_LPSFKqo07L8Bbkll-OX4iWZDNEdkWfOwrkoJy1qzfDRMsEnFeZCEOYxw5STouJhl-Q1i2enJ53SwJGC5RXxQBskwW7CR54g21bLnTqxbN7YZBsPV6ZccXPXt_kYzUDwD9oTqEYyPa0A82Xty6g23vFkdNePVUWYQVdTibyZ30/w640-h330/19maggio.jpg" width="640" /></a></div><br />Sarò con i '900 Quintet a Este il 19 maggio ore 21.30, prenotate e vi aspetto. Repertorio esclusivo "Lucio Dalla". <p></p>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-29350034239195340312023-04-04T11:00:00.033+02:002023-04-04T11:00:00.235+02:00Playing for Time - analisi e differenze fra i Mix<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFWeF8bru8pj2dNVb9ryAkOILQDewnY5ikxgU2k2YEHfTMEr0_Fze3nII9EdzKrTBjLG2WSCwMm0zQYtuZ1nirx_7byJ4LeRtxHzD3WgJ7Y3pspPj9Yrd6uZfExc-qAzrFub9tO3DjBp65PjgssaJinwVz4u5qsKycBWAJH7AHd7DUNE_V8mndv8du/s1920/annette.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1081" data-original-width="1920" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFWeF8bru8pj2dNVb9ryAkOILQDewnY5ikxgU2k2YEHfTMEr0_Fze3nII9EdzKrTBjLG2WSCwMm0zQYtuZ1nirx_7byJ4LeRtxHzD3WgJ7Y3pspPj9Yrd6uZfExc-qAzrFub9tO3DjBp65PjgssaJinwVz4u5qsKycBWAJH7AHd7DUNE_V8mndv8du/s320/annette.jpg" width="320" /></a>Siamo arrivati al terzo appuntamento, alla terza Luna piena (e alla controparte luna nuova). Peter ci consegna una nuova canzone e due mix diversi da scegliere: il bright mix ed il dark mix. Pochi sono gli artisti che possono permettersi questo (a proposito, ce ne sono altri?). Pochi gli artisti che ci hanno pensato. E' una cosa utile? Per chi ascolta a fondo avere la possibilità di scegliere il mix più adatto (e non l'unico scelto dall'artista, se mai avesse avuto modo di scegliere) è sicuramente un tesoro. <span></span></p><a name='more'></a>Se ne può fare a meno? Certo, ma devo dire che una volta avuta la possibilità se ne potrebbe sentire il bisogno anche in altre occasioni. Tralasciamo queste "voglie" visto che difficilmente altri artisti lo faranno. Peter è unico, soprattutto in questo.<p></p><p><b>Un po' di storia</b></p><p>Doveva arrivare prima o poi. Facciamo il riassunto degli ultimi 10 anni. Tour 2014, Peter festeggia l'uscita di "So" con una serie di date. Il concerto si apre con un brano che - dice - è in lavorazione ed entrerà di diritto nel nuovo album che uscirà a breve (sappiamo ora che non sarà così). Il titolo è "O but", testo del figlio più piccolo in continua elaborazione. Una versione che si pensa definitiva la troviamo nel film del concerto con il titolo "Daddy long legs". Definitiva? No, dell'album perdiamo le tracce dopo il 2017 ed il brano cade nel dimenticatoio. <br />2023, la promessa è mantenuta, il brano è presente nel nuovo album ed ora possiamo finalmente ascoltarlo nella versione finale. Poco è cambiato nell'armonizzazione e nella composizione originaria di Peter mentre sono state fatte delle simpatiche aggiunte che portano il brano ad essere il più lungo fra quelli finora usciti (6 min e 18 sec). Ottimo.<br />Il titolo è ora "playing for time" e Peter ne parla nella sua puntuale uscita di presentazione (Youtube, trovate il video qui sotto, comodo). Ci racconta che il testo è molto personale, parla del tempo che passa quindi del diventare vecchio, delle memorie: questo ci rende prigionieri o ci possiamo permettere delle libertà?</p><p>Ogni brano viene accompagnato da un'opera d'arte e dal link di una ONG che Peter ci vuole far conoscere. L'artista di questa Luna piena è <a href="https://www.mariangoodman.com/artists/52-annette-messager/" target="_blank"><b>Annette Messager</b></a> mentre l'associazione che ci invita a conoscere è <a href="https://longnow.org/">The long Now Foundation</a>, persone che cercano di creare, studiare, seminare e coltivare una cultura che possa dare utilità per molto tempo.</p><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWgoocuFPTGDEp9aQ2gaDmPZ7zk95QdE8xoBWolOM2PsMJSggRx7X5kv9a42vJEVCCm7eKJtXhZMDBhhxWZpCACXeU3R2Y1LCggekvVsb9tw2d3xeExAlCoTXaKv969DALVXqvTrZnNJ1RzMdgS9ocdhD2L73QsOwvU-xOYzdxUail40wGQ5Z10emw/s734/PeterGabriel_PlayingForTime_3000square-734x734.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="734" data-original-width="734" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWgoocuFPTGDEp9aQ2gaDmPZ7zk95QdE8xoBWolOM2PsMJSggRx7X5kv9a42vJEVCCm7eKJtXhZMDBhhxWZpCACXeU3R2Y1LCggekvVsb9tw2d3xeExAlCoTXaKv969DALVXqvTrZnNJ1RzMdgS9ocdhD2L73QsOwvU-xOYzdxUail40wGQ5Z10emw/w200-h200/PeterGabriel_PlayingForTime_3000square-734x734.jpg" width="200" /></a></p><b>PLAYING FOR TIME</b><div><br /></div><div>Peter ha rilasciato alcune dichiarazioni che riguardano la composizione di questo brano, abbastanza interessanti. E' partito da uno "studio" sulla scala cromatica, cercando una serie di accordi possibilmente in sintonia con il brano che aveva in mente. Peter sottolinea che il metodo è sicuramente tradizionale (nulla di nuovo) ma ricorda anche quanto detto da Kubrick: "se vuoi che il futuro sia credibile includi anche il passato".</div><div>Potremmo definire questo brano come una "classica ballata" alla Peter Gabriel, queste progressioni sono comuni in brani come "Family snapshot" o "washing of the water" anche se senza dubbio in "playing..." c'è un lavoro musicale più profondo. Si conferma la presenza dell'orchestra anche se per questo brano non troviamo Metcalfe agli arrangiamenti ma <b>Ed Shearmur</b>. <br /><p><b>Si comincia, prima la struttura come sempre</b></p><p>Il brano non presente sorprese nella geometria, si tratta di una canzone quindi strofa e ritornello sono al loro posto mentre nel finale troviamo un "tutti" aggiunto (se pensiamo alla prima versione) forse un po' forzato ma che piacerà a tutti, sicuramente. Quindi, volendo giocare alle letterine ci troviamo di fronte ad un</p><p><b>intro - A - B - A - B - minibridge - C </b></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwlIQe8kk3ifDlTKpMUir1ZRRsDCAr6uUiB8_Y0ABF2w7cke0Va3jBp_qPQGO8sfgTfEKIhpUbnBLmKK9DDbLDlPfxzdnIdq9gqMGvLotfcnITdv_WDzp9ZZ74FZl34frrrbWrKoyyhf9ciWOab8-caL6c5OAQPR53wVBsdZCge_JQfB0yTMBwsJjN/s1950/gab.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1300" data-original-width="1950" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwlIQe8kk3ifDlTKpMUir1ZRRsDCAr6uUiB8_Y0ABF2w7cke0Va3jBp_qPQGO8sfgTfEKIhpUbnBLmKK9DDbLDlPfxzdnIdq9gqMGvLotfcnITdv_WDzp9ZZ74FZl34frrrbWrKoyyhf9ciWOab8-caL6c5OAQPR53wVBsdZCge_JQfB0yTMBwsJjN/w200-h133/gab.jpg" width="200" /></a></div>Per tutta la prima parte troviamo quattro strumenti: Peter (voce),Tom Cawley (pianoforte), Tony Levin (basso) e l'orchestra. La batteria appare nella più movimentata "C" che, a dirla tutta, vedo come un classico "fan service". <br />Ma scriverò le mie impressioni più avanti, quando tutti i brani saranno usciti. E' il momento di analizzare i due mix. Ci sono differenze? Ebbene si, chiarisco subito che trovano conferme le due differenti "filosofie" che oramai possiamo dire di conoscere bene. <b>Tchad Blake (dark mix)</b> non ama molto compressione e stereofonia inoltre maltratta un po' troppo l'orchestra (ma lo farà anche qui?). Direi che i suoi mix sono ROCK vintage. <b><span style="color: red;">Mark "Spike" Stent (bright mix)</span></b> invece crea dei mix aperti, molto solari e con un'equalizzazione che sacrifica un po' i medi. I suoi sono mix POP. Blake azzarda di più sporcando molto, Stent invece cerca maggiormente di non disturbare il nostro apparato uditivo.<p></p><p>Le differenze sono molto marcate anche in "Playing for time", la struttura ed il carattere più intimo questa volta mi permette di essere molto semplice e sintetico nella descrizione:</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3zZQpWVmwXla91o8YLYBpvui-d27LS3ljcOOtDIahyhVeLRh_DhWmvymfjsQBg6bV2CREw19R9iSZ-GQSPDyDsGfxBFVhzIRLL_QnRZExI-34JIr_iFs77eVhsyJXU53p5f0byFc76dmK0Hu3-8mISo2QC5WD6Zzfkka-yrdBntDniPwaZmNKDxF8/s734/peterlong.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="489" data-original-width="734" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3zZQpWVmwXla91o8YLYBpvui-d27LS3ljcOOtDIahyhVeLRh_DhWmvymfjsQBg6bV2CREw19R9iSZ-GQSPDyDsGfxBFVhzIRLL_QnRZExI-34JIr_iFs77eVhsyJXU53p5f0byFc76dmK0Hu3-8mISo2QC5WD6Zzfkka-yrdBntDniPwaZmNKDxF8/s320/peterlong.jpg" width="320" /></a></div><b>- PRIMA PARTE - (piano-basso-voce-orchestra)</b><p></p><p>Entra subito il pianoforte, da solo, occasione per analizzarne le differenze: <b>nel darkmix è centralissimo</b> e apparentemente lontano, quasi monofonico (così come il reverbero) mentre il <b><span style="color: red;">brighmix lo vuole più stereofonico</span></b>. La differenza scompare con l'arrivo del basso<b><span style="color: red;"> (contrabbasso) di Levin, quasi "primadonna" nel brightmix</span></b>, alla "pari" <b>con il piano nel dark mix</b> (si nota bene, per esempio, ad 1min e 40 sec). Il <b>darkmix si rivela ancora una volta vincente per la voce di Gabriel</b>, appare infatti più ruvida quindi reale. Il <b><span style="color: red;">brightmix invece tende ad ammorbidirla</span></b> forse un po' troppo togliendo molti medi, alzando l'asticella del compressore con il risultato di far perdere un po' di mordente (per carità, niente da essere passivo di denuncia). <i>Per capire meglio, posizionatevi a 2min 5sec e ditemi se non ho ragione</i>. Sempre sulla voce noto ora <b><span style="color: red;">più reverbero e più distribuzione dello stesso nel brighmix</span></b>. Anche l'orchestra si fa notare subito (40 secondi circa). Devo dire che il <b>darkmix in questo brano ci regala un'orchestra piena di particolari</b> probabilmente perchè ha utilizzato in modo intelligente anche i microfoni più vicini agli strumenti, <b><span style="color: red;">cosa che il brightmix evita</span></b>. Ascoltiamo ad esempio dal minuto 2 e 50 sec, si riescono a distinguere i primi violini (si distingue bene la corda che suona) tanto da sembrare quasi un quartetto, <b><span style="color: red;">cosa impossibile nel bright mix</span></b> che privilegia l'insieme. Ritengo che in questo caso la ricerca del particolare regali al brano una marcia in più, lo rende evocativo e più vicino all'anima di Gabriel. Proposta artistica: non sarebbe stato più indovinato un quartetto d'archi?</p><p>Siamo alla fine della prima parte, a 3min 50sec la voce di Peter si "perde" subito nel reverbero (brightmix), più tardi nel darkmix.</p><p><b>SECONDA PARTE, quello che non ti aspetti</b></p><p>Troppo facile scovare le differenze,<b> <span style="color: red;">orchestra dominante (prevedibile) nel brightmix ma moltissima compressione e medi molto schiacciati</span></b>, batteria leggera e pianoforte invisibile. Il<b> darkmix vince a mani basse, una bella batteria, la voce di Gabriel più viva e vera, un piano cattivissimo e l'orchestra in secondo piano</b>. Il tutto schiacciato al centro (wall of sound) molto molto sporco, piacevole contrasto con la prima parte.</p><p>"Playing for time" è un brano privo di synth, campionamenti, effetti. L'ascolto è quindi molto più semplice e - permettetemi il termine - più orizzontale. Le differenze - soprattutto nella filosofia - fra i due mix trovano comunque conferma. Ruvido e ricercato per Blake (fatto apposta per piacere meno alle masse), ruffiano ma elegante per Spike. </p><p>La curiosità e la voglia di scoprire e confrontare però sale. E siamo con ogni probabilità all'inizio.</p><p>6 aprile prossima luna nuova, prepariamo cuffie e impianto.</p><p style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/gfje5GekbvI" title="YouTube video player" width="560"></iframe></p><p style="text-align: center;"><b>-CREDITS-</b></p><p style="text-align: center;">Words and Music by Peter Gabriel</p><p style="text-align: center;">Engineering by Oli Jacobs and Katie May</p><p style="text-align: center;">Assistant engineering by Faye Dolle, Dom Shaw</p><p style="text-align: center;">Orchestral engineering by Lewis Jones</p><p style="text-align: center;">Orchestral assistant engineering by Tom Coath, Luie Stylianou</p><p style="text-align: center;">Pre-production engineering by Richard Chappell</p><p style="text-align: center;">Produced by Peter Gabriel</p><p style="text-align: center;">Mixed by Tchad Blake</p><p style="text-align: center;">Mastered by Matt Colton at Metropolis</p><p style="text-align: center;">Recorded at Real World Studios, Bath, The Beehive, London and British Grove, London.</p><p style="text-align: center;">Cover image: Mes voeux (avec nos cheveux) by Annette Messager</p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;">Drums: Manu Katché</p><p style="text-align: center;">Bass: Tony Levin</p><p style="text-align: center;">Piano: Tom Cawley</p><p style="text-align: center;">Synths: Peter Gabriel, Oli Jacobs</p><p style="text-align: center;">BVs: Peter Gabriel</p><p style="text-align: center;">LVs: Peter Gabriel</p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><b>Orchestral Arrangement by Ed Shearmur</b></p><p style="text-align: center;">Violins: Everton Nelson, Ian Humphries, Louisa Fuller, Charles Mutter, Cathy Thompson, Natalia Bonner, Richard George, Marianne Haynes, Martin Burgess, Clare Hayes, Debbie Widdup, Odile Ollagnon</p><p style="text-align: center;">Violas: Bruce White, Fiona Bonds, Peter Lale, Rachel Roberts</p><p style="text-align: center;">Cellos: Ian Burdge, Chris Worsey, Caroline Dale, William Schofield, Tony Woollard, Chris Allan</p><p style="text-align: center;">French Horn: David Pyatt, Richard Bissil</p><p style="text-align: center;">Tenor Trombone/Euphonium: Andy Wood</p><p style="text-align: center;">Tenor Trombone: Tracy Holloway</p><p style="text-align: center;">Bass Trombone: Richard Henry</p><p style="text-align: center;">Tuba: David Powell</p><p style="text-align: center;">Orchestra Conductor: John Metcalfe</p><p style="text-align: center;">Orchestra Leader: Everton Nelson</p><p style="text-align: center;">Sheet Music Supervisor: Dave Foster</p><p style="text-align: center;">Orchestra Contractor: Lucy Whalley and Susie Gillis for Isobel Griffiths Ltd</p></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-90902563464649320032023-03-07T11:00:00.014+01:002023-03-07T11:00:00.192+01:00Dreamland / Recital<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu6vM8pfS1TfY4aQBsnoB_FGaLhX3e0o6pEitO0HNMdC_7l5TTxsFuhrHVex5e0vVclUB0RMm8khAe0mWBY57un_IQCMDMkWSLwZTNvpq1M2riYTDYv0ZUnipFGQ6qmaPCfXPrQExTQZgkyI8Y-1tJO8kxLTo4E3QZ81g2gJ1kglPRpPGYwyl23nX_/s960/loc.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="678" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu6vM8pfS1TfY4aQBsnoB_FGaLhX3e0o6pEitO0HNMdC_7l5TTxsFuhrHVex5e0vVclUB0RMm8khAe0mWBY57un_IQCMDMkWSLwZTNvpq1M2riYTDYv0ZUnipFGQ6qmaPCfXPrQExTQZgkyI8Y-1tJO8kxLTo4E3QZ81g2gJ1kglPRpPGYwyl23nX_/w283-h400/loc.jpg" width="283" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div>Sarò a Villafranca (VR) il prossimo venerdi 10 marzo dalle ore 21 per accompagnare Stefano Bortolussi e Lucia Minetti nel Recital "derivato" da "Dreamland". Accanto ad alcuni dei brani del CD rivisti per solo piano altri brani dal repertorio di Lucia. Il teatro che ci ospita è piccolo ma stupendo, creato appositamente per l'ascolto perfetto. Tutte le info in locandina, le ripeto qui sotto:<div><br /></div><div><b>10 marzo 2023 ore 21</b></div><div><b>Villafranca (Vr) ESOTERICPROAUDIO THEATER</b></div><div><b>via Remagni 6</b></div><div><b>Prenotazioni : 347 5265629</b></div><div><br /></div><div>E' prevista la quota di euro 10 per soci e nuovi soci.</div><div><br /></div><div>Vi aspetto!<p></p></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-48256709682430197002023-03-04T12:01:00.010+01:002023-03-04T12:01:00.197+01:00TEDx Noventa: video ufficiali<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl2hcEkUvlhCUenSbaDVlz-EeRyxHWJooPVtXsKG9IEm5svfBmQrA5QFvXN1xTmBmkhYmXGc_DwanlkEcaUrLC1n_tK4sHjvd_tADh1EOpbbI2tQnO19o0R7HjziVsZ5wqAF-FcaBSirTVRWRCoxGbge8JQV4KUvi15_SPBDgRftgE4wZC6CN5Cu_f/s1920/cover%20ted.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl2hcEkUvlhCUenSbaDVlz-EeRyxHWJooPVtXsKG9IEm5svfBmQrA5QFvXN1xTmBmkhYmXGc_DwanlkEcaUrLC1n_tK4sHjvd_tADh1EOpbbI2tQnO19o0R7HjziVsZ5wqAF-FcaBSirTVRWRCoxGbge8JQV4KUvi15_SPBDgRftgE4wZC6CN5Cu_f/s320/cover%20ted.png" width="320" /></a></div>Il 17 febbraio scorso si è svolto, al CinemaTeatro Famiglia di Noventa Vicentina la prima edizione del TEDx. Successo di pubblico, tanti complimenti e THE MUSICAL BLOG partner principale (la licenza TEDx per Noventa Vicentina è del sottoscritto). Ma la fine dell'evento live non coincide con la fine vera e propria. Tutto il registrato viene rielaborato, inviato a TED per l'approvazione e poi pubblicato sul canale ufficiale per la diffusione internazionale. Ebbene ci siamo, ecco i sei interventi che consiglio vivamente di ascoltare, o riascoltare. Grazie ancora a tutto il gruppo TED, ad Angela Forin, Federico Benuzzi, Alessandro Gelain, Emiliano Brajato, Paolo Piffer e Federico Monutti. <span><a name='more'></a></span><p></p><p>Nuova edizione? Ne stiamo già parlando e THE MUSICAL BLOG ha già confermato l'appoggio già dato.</p><p>Ed ora ecco la cosa più importante: gli interventi sul canale ufficiale TED.</p><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/1qkRIjvhzKc" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/vr4wXNpiZos" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Cdu0mRZnUUw" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><br /><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/rjR1KutirZk" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/KC1M9gFPn-g" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/_uMw_v35Qz8" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-24214028322780669952023-03-02T00:02:00.008+01:002023-03-02T11:12:20.195+01:00The Court - analisi e differenze fra i mix<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO4bHI4WefH0Vv8P-MNVf43n59zjPIACC0P5KhA2DtJY4B3IzclKSFzSS5Wn3GKn4SFksHHCsKNq1I6R5OuXOVpM-1eHGZ00Fej5Kw4O1b4f-3437aH2hAEFDkrQQJqOVsuIpyLelJSHxQTDxkkArwpevIfFY90pWnUxltBQkApi_GO6kl3ebZ2K7Z/s2500/shaw.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1667" data-original-width="2500" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO4bHI4WefH0Vv8P-MNVf43n59zjPIACC0P5KhA2DtJY4B3IzclKSFzSS5Wn3GKn4SFksHHCsKNq1I6R5OuXOVpM-1eHGZ00Fej5Kw4O1b4f-3437aH2hAEFDkrQQJqOVsuIpyLelJSHxQTDxkkArwpevIfFY90pWnUxltBQkApi_GO6kl3ebZ2K7Z/s320/shaw.jpg" width="320" /></a></div>Luna piena, Luna nuova. Per questo 2023 avrò un occhio di attenzione per le fasi lunari in quanto ad ogni luna piena verrà rilasciato un nuovo brano di Peter Gabriel ( che poi, ripeto POI, farà parte dell'Album In/Out), ad ogni Luna nuova ecco arrivare il mix alternativo. Devo ammettere che da bravo "anziano" sono strettamente legato all'uscita di un Album che comprende un insieme di brani pensati per stare assieme, per essere ascoltati assieme e magari in un certo ordine. Ma i tempi cambiano e Peter Gabriel ha da sempre lo sguardo avanti. Che piaccia o no. Quindi meglio lasciarci cullare da questa sua "visione" anche innovativa se vogliamo, che comprende:<div><br /><div>- nuovo brano ad ogni Luna piena (quindi uno al mese, attenzione in agosto ci sono ben due giorni di luna piena)</div><div>- nuovo mix alternativo per ogni Luna nuova</div><div>- ogni brano viene accompagnato da un video molto esaustivo di spiegazione da parte di Gabriel</div><div>- la cover di ogni brano è abbinata ad un artista e ad una sua opera</div><div>- ogni testo viene collegato ad una ONG<span><a name='more'></a></span></div><div><br /></div><div>Veramente una bella pensata se pensiamo che la discografia "classica" è ormai ad un punto di non ritorno, in una situazione di caos o di stallo per cui forse è il momento di pensare a qualcosa di nuovo, ad una "nuova normalità" (per quanto il termine sia orribilmente pauroso). </div><div><br /></div><div>Il 5 febbraio è uscito "the court", il testo si concentra sul tema della giustizia ("the court" = "il tribunale") che viene vista come un qualcosa di necessario anche se nasconde una profonda diseguaglianza: chi se la può permettere e chi no. Per questo Peter cita <a href="https://namati.org/" target="_blank"><b>NAMATI</b></a>, organizzazione che opera a livello internazionale per garantire una giustizia a chi non se la può permettere per provare a riportare equilibrio fra chi può e chi non può. </div><div>Opera collegata a "The court" è "<a href="https://www.timshawsculptor.com/projects/lifting-the-curse.php" target="_blank">Lifting the course</a>" dell'artista Tim Shaw. Devo dire che questo IN/OUT diventerà un appuntamento costante per questo 2023, non presentando solo contenuti musicali. Ora la domanda è: l'album uscirà veramente alla fine di tutte queste uscite e, ancora più importante: quanti brani ne fanno parte? 10? 15? 20? Presumo una decina ma sarebbe una sorpresa gradita un numero maggiore. Vedremo</div><div><br /></div><div><b>QUELLO CHE A NOI INTERESSA</b></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxek2d7e8OqE_vRTwlKqhXU2MVrlOmj_btV69R1Tlau2iXUtP5W61PyKHbek3qYNN4j9SB4XbRuWvnzQ7x7ysnJlucfS5varwIuZ4IhpjY4O9iTWn_wvZVJkejpe2TBKTcC86DGRzJ5dNb0c2ZBPQoCmzst5uBfYBKyK4uXXtLr3NBJpNJPWZXeUGH/s2048/thecourt.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxek2d7e8OqE_vRTwlKqhXU2MVrlOmj_btV69R1Tlau2iXUtP5W61PyKHbek3qYNN4j9SB4XbRuWvnzQ7x7ysnJlucfS5varwIuZ4IhpjY4O9iTWn_wvZVJkejpe2TBKTcC86DGRzJ5dNb0c2ZBPQoCmzst5uBfYBKyK4uXXtLr3NBJpNJPWZXeUGH/w200-h200/thecourt.jpg" width="200" /></a></div>Spero di riuscire ad occuparmi di tutti i mix in uscita, se da una parte il progetto di Gabriel sta prendendo forma e si dimostra solido e interessante dall'altra noi ascoltatori dobbiamo fare la nostra parte. Quando sarà possibile ascoltare due mix differenti di un album? Spesso escono versioni diverse dello stesso brano che però dobbiamo chiamare con il loro nome vero: re-edit. Oppure dopo qualche anno va di moda rivedere il mastering (re-mastering). Ma il mix non tocca la struttura di un brano, è un lavoro delicatissimo che può arrivare a rivoluzionare quanto suonato in studio attraverso la manipolazione di suoni, l'inserimento di effetti, l'aggiunta o sottrazione di tracce. Come per "Panopticom" i due mix di "The court" possono sembrare simili. Sembrano, ma non lo sono. Procediamo con cautela e ascoltiamo. Come per la precedente <a href="https://musicalblog1.blogspot.com/2023/01/panopticom-analisi-e-differenze-fra-i.html"><b>Panopticom </b></a>coloro diversamente i due mix per facilitare la comprensione d'insieme. Vi chiedo di non tenervi le critiche in quanto è un lavoro difficile, piacevole che può ovviamente dar luogo ad errori non voluti.<div><b><br /></b></div><div><b>DUE ECCELLENZE</b></div><div><br /></div><div>Prima di cominciare ricordo i due affermati tecnici del suono scelti da Gabriel: <b>Tchad Blake</b> per il DarkMix, <b><span style="color: red;">Mark "Spike" Stent</span> </b>per il BrightMix. Chi sono? La cosa migliore è sfogliare velocemente il loro curriculum , il primo ha mixato per The arcs, Sheryl Crow, The Black Keys, Elvis Costello, Tom Waits <b><a href="https://www.allmusic.com/artist/tchad-blake-mn0000017254/credits" target="_blank">(lista completa qui)</a></b>. Spike ha invece lavorato per Paul McCartney, Ed Sheeran, Gorillaz, Coldplay, Sade e tanti altri (<a href="https://www.allmusic.com/artist/mark-spike-stent-mn0000233507/credits" target="_blank"><b>che potete trovare qui</b></a>). Mica male. </div><div><br /></div><div>Anche The Court presenta una struttura inusuale ma non è nulla di difficile, non preoccupatevi. L'intro è impercettibile, qualche suono, percussioni e parte un cantato a falsetto inedito per Gabriel. Strofa - ritornello si succedono (se così le vogliamo chiamare) molto veloci, nella parte centrale si sviluppa una "B" che chiamerei "special" caratterizzata dall'uso di un'orchestra con parti scritte e arrangiate dal bravo John Metcalfe (con Peter Gabriel), si torna nuovamente ad un velocissimo strofa ritornello che sfocia in un "pedale" finale, un arpeggio grave di pianoforte. Direi quindi che la struttura potrebbe essere un buon <b>AAA B A A C</b></div><div>Con questo brano provo a dare un ordine all'ascolto scrivendo l'intervallo di tempo che sto analizzando, forse mi e vi rendo la vita più semplice.</div><div><br /></div><div><i>-Da 0 a 20 secondi- (intro)</i></div><div><br /></div><div>I due mix ci presentano i due suoni (synth) in modo diverso: <b>Darkmix lancia il tappeto sonoro (synth che fa l'accordo) bene in evidenza, aperto e bello lasciando il suono/tema un po' nascosto</b>. <span style="color: red;"><b>Brightmix invece fa l'esatto contrario</b></span>, il "tappeto" è molto indietro e scarno. Detto questo non ci sono molte differenze nell'equalizzazione delle percussioni che sono pressochè simili. Noto <b>un effetto panning evidente in una percussione nel darkmix</b>. Quest'ultimo inoltre <b>presenta un rumore (lo chiamo "accensione") che parte a 0.14 non riesco a capire cos'è</b>, ovviamente è un campionamento ma con Gabriel mai essere sicuri di nulla. L'accensione è <b style="color: red;">nascosta nel brightmix, noto la coda ma non capisco a cosa serve qui, </b>si poteva tralasciare. Resta la curiosità: cos:è?</div><div><br /></div><div><i>-Da 20 a 44 secondi- (A)</i></div><div><i><br /></i></div><div>Arriva Peter in un'inedita e piacevole versione a falsetto. Sdoppiato nel caso del darkmix <b>dove una voce sta leggermente a destra l'altra leggermente a sinistra in impercettibile fuori-sincrono fra loro</b>, nel <b><span style="color: red;">brightmix le voci sono sovrapposte, a queste se ne aggiunge una terza sempre di Gabriel 1 ottava sotto</span></b>. Avete presente i synth iniziali? Ci sono anche qui, <b>molto in ombra nel darkmix</b>, <b><span style="color: red;">in evidenza nel bright (soprattutto quella specie di "fischio"</span></b>). La nota in battere basso+pianoforte <span style="color: red;"><b>è più morbida nel brightmix</b></span>, <b>più secca e cattiva nel dark</b> (fra l'altro c'è un leggero strascico metallico). "In the court", resta solo una specie di "click" a segnare il tempo, curioso come il <b>nel darkmix compare la voce di Gabriel sotto di un'ottava</b> mentre <b><span style="color: red;">nel brightmix non c'è, resta una specie di vuoto sotto </span></b>(perlomeno quando dice "the court will rise"), l'esatto contrario di quanto fatto prima. Ad accompagnare Gabriel <b>un synth nel dark mix</b>, <b><span style="color: red;">un piano elettrico (rhodes?) nel bright mix</span></b>. Non si tratta di piccole differenze! Ascoltate il basso dal secondo 37 come viene interpretato diversamente dai due tecnici. Il Darkmix <b>ci regala una "corda" che mi fa impazzire con tanto del suono delle dita che scorrono (ricordo questo suono magnifico nel doppio live del 1983)</b>, nel bright <span style="color: red;"><b>è più cupo</b></span> (per forza toglie gran parte delle frequenze alte). </div><div><br /></div><div>-<i>Da 45 secondi a 1m10sec- (A)</i></div><div><br /></div><div>La seconda "A" è in pratica, musicalmente parlando, una ripetizione della prima. Le differenze sono veramente nulle se non una maggiore presenza di Tony Levin (bass). Ma a livello di mix direi di passare direttamente alla terza "A" che vede l'entrata della batteria. Curiosi?</div><div><br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-zzBjroYmmJs2b80OGRSQdjKxgJ702zeXh7JjGMDN--wslw0bo-wzRZcn6-EcQJ_YmhTXIhmiE--C54ROso9xbd1m82ZdMUUraduudl3EpxXgjXy7MjlZsDtp86mYD2c-JU-lp2lX109r4LD8fwRAOlf6Ecr8xPl5_Q1x07Vft1nrzJHN7412JDIf/s564/gab.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="564" data-original-width="510" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-zzBjroYmmJs2b80OGRSQdjKxgJ702zeXh7JjGMDN--wslw0bo-wzRZcn6-EcQJ_YmhTXIhmiE--C54ROso9xbd1m82ZdMUUraduudl3EpxXgjXy7MjlZsDtp86mYD2c-JU-lp2lX109r4LD8fwRAOlf6Ecr8xPl5_Q1x07Vft1nrzJHN7412JDIf/w181-h200/gab.jpg" width="181" /></a></div><i>-Da 1m10sec a 1m30sec- (A)</i><div>Arriva Manu Katchè e devo dire che le differenze non sono così eclatanti fra i due mix (tanto che rinuncerò all'uso dei due colori). Mi concentro sul suono di rullante e grancassa, il darkmix insiste nella centralità e sulla purezza della ripresa (meno effetti), il brightmix si allarga un po' aprendo ai bassi per quel che riguarda la grancassa e sugli alti per il rullante. Decisamente come in "panopticom" Blake cerca un'interpretazione rock mentre Stent preferisce decisamente l'ambiente pop (e pop-funk), il curriculum parla chiaro. Comincio a preferire, contrariamente al primo brano uscito, la versione "bright". Chissà...</div><div>In questa terza "A" la voce di Gabriel viene rinforzata. Non riesco bene a capire come, si è aggiunta una traccia vocale? <span style="color: red;"><b>Nel brightmix la voce risulta schiacciata nei medi,</b></span> in questa terza "A" viene tolta la traccia cantata un'ottava sotto.<br /><br /></div><div>Si sente la mancanza di una sorpresa che arriva puntuale, al minuto 1'36'' . </div><div><i><br /></i></div><div><i>Da 1min 36 sec. (B)</i></div><div><br /></div><div>Entra in scena una vera orchestra con arrangiamenti del bravo John Metcalfe, già scritto sopra? Nei crediti, per l'arrangiamento orchestrale, troviamo lo stesso Gabriel.</div><div>Il <b><span style="color: red;">darkmix osa un pochino e bistratta l'orchestra </span></b>che appare piccolina, quasi campionata (non lo è), quasi soffocata dal groove di batteria/basso (che viene doppiato da un secco piano a coda). Orchestra <span style="color: red;"><b>più dinamica e - secondo il sottoscritto - più dignitosa nel brightmix</b></span>, si nota anche l'assenza del piano (a doppiare il basso) che rende meno "acerbo" il suono globale, gli strumenti si riconoscono più facilmente (soprattutto gli ottoni). <b>A favore del darkmix l'attacco al minuto 2, </b>viene aggiunto un synth bello grosso che va a soffocare il resto. <b><span style="color: red;">Il brightmix, più rispettoso, ci regala un'immagine più naturale e veritiera che per qualche istante ci fa godere</span></b>. Certo il caro Blake potrebbe risultare un po' oltraggioso in quanto pare aver ridotto un po' la delicata pomposità orchestrale ad un sottofondo quasi anonimo (si ora esagero io). </div><div><br /></div><div>Da 2min 6sec a 2min 52sec ( A)</div><div><br /></div><div>Si torna al tema principale di "in the court". Da questo punto i due mix si allontanano moltissimo, nel <b><span style="color: red;">brightmix troviamo ancora l'arrangiamento orchestrale che alza l'asticella del brano,</span></b> lo impreziosisce e lo caratterizza senza rinunciare alle percussioni (presenti fin dall'inizio) e alla potenza di basso/grancassa. Il <b>darkmix bypassa invece l'orchestra tanto da far sembrare la "B" uno spiacevole episodio</b>. Questa seconda parte appare quindi uguale alla prima (ho riascoltato più volte, nessuna traccia di orchestre nemmeno in lontananza!). Sorpresa, <b>al minuto 2' 26'' una voce intona un "auuu" (che mi ricorda vagamente l'intro dell'album "Ovo"</b>) . E' un coro di bassi probabilmente (sarà forse Levin? Non lo vedo nei crediti, magari un campionamento?). </div><div>In entrambi i mix riconosco ora dei suoni percussivi (campionati) simili a nacchere (no sono suoni sintetici).<b><span style="color: red;"> Molto in evidenza nel brightmix </span></b>che fa un bel gioco con il panpot,<b> lontane e percepibili a tratti nel dark mix</b>.</div><div><br /></div><div>Si, il dark mix ha "tagliato" moltissimo rendendo "the court" molto aspro, forse più a tema con il testo ma meno godibile per il nostro orecchio.</div><div><br /></div><div><i>Da 2min 53sec a - fine - (C)</i></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh26Qp2RtRq4yMoBzo7PvCiYeZ1nixwHUHrvbsvo9m1JkdQo27CnhVmxzv_s_Xgond_2DNFImWbn0HImpjcn1tJnD3K5XD25FudKW4RbIr0lr_7CwfiBTGiX-gNvPXBe00Hr5tqzAIZ0Yni9zcwB-7lfn3LgvzSIT4GbgkGIgkPGRGMIuAZsHv8cW4q/s1050/metcalfe.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="671" data-original-width="1050" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh26Qp2RtRq4yMoBzo7PvCiYeZ1nixwHUHrvbsvo9m1JkdQo27CnhVmxzv_s_Xgond_2DNFImWbn0HImpjcn1tJnD3K5XD25FudKW4RbIr0lr_7CwfiBTGiX-gNvPXBe00Hr5tqzAIZ0Yni9zcwB-7lfn3LgvzSIT4GbgkGIgkPGRGMIuAZsHv8cW4q/s320/metcalfe.jpg" width="320" /></a></div><br />Incredibile la differenza di questa parte finale di brano (ma non poteva durare di più?). Eclatante la <b>presenza della figlia di Gabriel, Melanie, nel darkmix.</b> <span style="color: red;"><b>Assente nel brighmix ...puff...scomparsa.</b></span>..(ma non gli piaceva proprio?) dove trova il suo spazio la bella e calda voce del chitarrista, David Rhodes. I motivi della scelta non possiamo saperli, possiamo solo giocarci. Non è finita: se <b>nel darkmix Rhodes c'è, piccolo piccolo</b>, <b><span style="color: red;">nel brightmix Mel è stata definitivamente cancellata</span></b>. Misteri (si sarà arrabbiata?) e piaceri del doppio mix. </div><div>A conferma di quanto fatto finora, indoviniamo: <b>il dark mix ci regala un finale arricchito da suoni sintetici (ed un piano elettrico con tremolo ed effetti vari</b>), <span style="color: red;"><b>il brightmix conferma la bella presenza orchestrale</b></span>, d'altronde perchè rinunciare ad un Metcalfe quando ce l'hai a portata di mano?<br />Veramente coraggiosa la scelta di Tchad Blake (darkmix) di snobbare (si il termine è quello) l'orchestra. Il racconto è il seguente: chiamo in sala di registrazione 60 elementi, li registro (per 3 giorni ad esempio) poi non li voglio più. Ma questo mondo, a ben vedere, è così. </div><div><br /></div><div>Esercizio per casa: cosa ne sarebbe stato del vostro "brano della vita" mixato diversamente? Vi sarebbe piaciuto ugualmente ? Sicuri?</div><div><br /></div><div>.... a presto, fra qualche giorno uscirà il terzo brano. La Luna piena è vicina.</div><div><div><div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/fSlAqoVd5Ow" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><div><b>– CREDITS –</b></div><div>Words and Music Peter Gabriel</div><div>Engineering by Oli Jacobs and Katie May</div><div>Assistant engineering by Faye Dolle, Dom Shaw</div><div>Orchestral engineering by Lewis Jones</div><div>Orchestral assistant engineering by Tom Coath, Luie Stylianou</div><div>Pre-production engineering by Richard Chappell</div><div>Produced by Peter Gabriel</div><div>Dark-Side Mixed by Tchad Blake</div><div>Bright-Side Mixed by Mark ‘Spike’ Stent</div><div>In-Side Mix: 3D Audio sound treatments and Dolby Atmos mix by Hans-Martin Buff in the Red Room at Real World Studios & Aural Majority Pad, Boofland.</div><div>Mastered by Matt Colton at Metropolis</div><div>Recorded at Real World Studios, Bath, The Beehive, London and British Grove, London.</div><div>Cover photo: The Burning of Lifting the Curse, 2022, by Tim Shaw. Photography by Steve Tanner.</div><div><br /></div><div>Drums: Manu Katché</div><div>Rhythm Programming: Peter Gabriel, Richard Chappell</div><div>Percussion: Brian Eno, Katie May</div><div>Bass: Tony Levin</div><div>Guitar: David Rhodes</div><div>Piano: Peter Gabriel</div><div>Synths: Peter Gabriel, Brian Eno</div><div>BVs: Melanie Gabriel, David Rhodes, Peter Gabriel</div><div>LVs: Peter Gabriel</div><div><br /></div><div>Orchestral Arrangement: John Metcalfe with Peter Gabriel</div><div>Violins: Everton Nelson, Ian Humphries, Louisa Fuller, Charles Mutter, Cathy Thompson, Natalia Bonner, Richard George, Marianne Haynes, Martin Burgess, Clare Hayes, Debbie Widdup, Odile Ollagnon</div><div>Violas: Bruce White, Fiona Bonds, Peter Lale, Rachel Roberts</div><div>Cellos: Ian Burdge, Chris Worsey, Caroline Dale, William Schofield, Tony Woollard, Chris Allan</div><div>Double Basses: Chris Laurence, Stacey Watton, Lucy Shaw</div><div>Trumpet: Andrew Crowley</div><div>Tenor Trombone/Euphonium: Andy Wood</div><div>Tenor Trombone: Tracy Holloway</div><div>Bass Trombone: Richard Henry</div><div>Tuba: David Powell</div><div>Flute: Eliza Marshall</div><div>Orchestra Conductor: John Metcalfe</div><div>Orchestra Leader: Everton Nelson</div><div>Sheet Music Supervisor: Dave Foster</div><div>Orchestra Contractor: Lucy Whalley and Susie Gillis for Isobel Griffiths Ltd</div></div></div></div></div></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-32342869850678972132023-02-21T15:30:00.009+01:002023-02-21T16:18:10.423+01:00TEDx Noventa Vicentina: qualche foto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFm4jKkxnlIgUAjJUxJxVn1-RDjWlMwiDBH_YoI8m-5S9SAdKnIr6TjH3QHs_NuZLhGxeSFwIrlAgEFbggt6XDTXnrX6_ysspnesdod7XivFZqfuQxYvZ0H2r6rZT2g90vm5d30OBt0vQ1M0xV_5HOFd9aNIWpIUoU-Azpig_YiU6ZDfnyH4CgUHnL/s2048/benuzzi-gioco.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFm4jKkxnlIgUAjJUxJxVn1-RDjWlMwiDBH_YoI8m-5S9SAdKnIr6TjH3QHs_NuZLhGxeSFwIrlAgEFbggt6XDTXnrX6_ysspnesdod7XivFZqfuQxYvZ0H2r6rZT2g90vm5d30OBt0vQ1M0xV_5HOFd9aNIWpIUoU-Azpig_YiU6ZDfnyH4CgUHnL/s320/benuzzi-gioco.jpg" width="320" /></a></div>Ecco qualche scatto a cura di Alberto Busato della prima edizione TEDx Noventa Vicentina.<br />Stiamo già provvedendo ad inviare i video a TED per la pubblicazione (fase importante quanto l'evento del 17 febbraio scorso).<br />Nel frattempo ecco gli scatti che più mi piacciono dei 6 speaker intervenuti. Potete trovare <a href="https://www.flickr.com/photos/195644402@N08/sets/72177720306159898/" target="_blank"><span style="color: red;"><b>tutto a questo link</b></span></a>.<br />The Musical Blog inserirà anche qui tutto il materiale in uscita durante le prossime settimane. <div>Prima degli scatti ecco qualche link agli articoli usciti sulla carta stampata:</div><div><a href="https://globaluserfiles.com/media/119934_cc8a838ed3f4cb60046a56798c3e0360989a376e.jpeg/o/tedxnoventavicentina%20-%20articolo%20area.jpeg" target="_blank">Area 3 News</a> - <a href="https://globaluserfiles.com/media/119934_7426b12f2cf933c297a808240ee6d6f6a4087739.pdf/o/il%20giornale%20di%20vicenza.pdf" target="_blank">Giornale di Vicenza</a> - <a href="https://globaluserfiles.com/media/119934_a5d4344c8f517eac8cc74e0348145d6d4992ca1e.pdf/o/corriere%20della%20sera.pdf" target="_blank">Corriere della Sera</a></div><span><a name='more'></a></span><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmX1Kvtb-zVv0r4xsZlQZh8jd0YIiG486fk45ogfmgFA3-wAsW6aH1ITsjzwhMnrFLKXcKWc_bL5bo_3tO31yE5nlGbJ2MvNEVQCr53mSj0bEirTZurxbAYVJDq635ymuPIFMqrXzYZqPO7BT7jJwoDeKSdQNYMi1mBy-FEClJA4tFvqeQaP04TBY-/s2048/federicomonutti.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmX1Kvtb-zVv0r4xsZlQZh8jd0YIiG486fk45ogfmgFA3-wAsW6aH1ITsjzwhMnrFLKXcKWc_bL5bo_3tO31yE5nlGbJ2MvNEVQCr53mSj0bEirTZurxbAYVJDq635ymuPIFMqrXzYZqPO7BT7jJwoDeKSdQNYMi1mBy-FEClJA4tFvqeQaP04TBY-/s320/federicomonutti.jpg" width="320" /></a></div> <div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div> <b> Federico Monutti</b><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCePSwXm28qCOZiRmyL-wvRVjlX7bZjik5fYZLgP1Hnl0SVmz7GsyfFlxBFRw-pJdMqBzGahERscPBY_VhFfX5HIxHGwXGNhotoHaB-feT0zKu_wbe8jOwKaGZ3-7WAcYTZPWPfzwh_biGzvk702UZohk4Flv8jzSszQ83Ey9dzcFe9oLYPeoEit-K/s2048/paolopiffer.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCePSwXm28qCOZiRmyL-wvRVjlX7bZjik5fYZLgP1Hnl0SVmz7GsyfFlxBFRw-pJdMqBzGahERscPBY_VhFfX5HIxHGwXGNhotoHaB-feT0zKu_wbe8jOwKaGZ3-7WAcYTZPWPfzwh_biGzvk702UZohk4Flv8jzSszQ83Ey9dzcFe9oLYPeoEit-K/s320/paolopiffer.jpg" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCePSwXm28qCOZiRmyL-wvRVjlX7bZjik5fYZLgP1Hnl0SVmz7GsyfFlxBFRw-pJdMqBzGahERscPBY_VhFfX5HIxHGwXGNhotoHaB-feT0zKu_wbe8jOwKaGZ3-7WAcYTZPWPfzwh_biGzvk702UZohk4Flv8jzSszQ83Ey9dzcFe9oLYPeoEit-K/s2048/paolopiffer.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div> </div><div><br /></div><div><br /></div><div> <b>Paolo Piffer</b><br /><div><br /><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm2DqTApVmpkM0CI-OOn5tv2uTeLo20rc26VTJnpxALJNi2PDWCgCOT7CQAbLs1U-3z7TGilJpusNlBCZoGfTPgy6SJXkztnW35jitTu2O0Va3uO-vtzRmrZKzQ4QJ6WTrKLq2STTrG6nT8nGAXSBCRLtomOo6OSlg5ysyqTWmCEBU1paBSLmhaMZ2/s2048/federico-benuzzi.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm2DqTApVmpkM0CI-OOn5tv2uTeLo20rc26VTJnpxALJNi2PDWCgCOT7CQAbLs1U-3z7TGilJpusNlBCZoGfTPgy6SJXkztnW35jitTu2O0Va3uO-vtzRmrZKzQ4QJ6WTrKLq2STTrG6nT8nGAXSBCRLtomOo6OSlg5ysyqTWmCEBU1paBSLmhaMZ2/s320/federico-benuzzi.jpg" width="320" /></a></div> </div><div><br /></div><div> <b> Federico Benuzzi</b></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2a7j6m8BsfSec7AXwXImDLd3W7EDm6A4g-V2CMlNHG_lwfZ5wyZpvAMRl7Coieh84R0h28VhJtB3QDyI8neiB9ZIRYUtp-OdTTSkZgTPyThxudRhtKac2qyybKatfu0uN-QTvp3ebaHeRkmhRYDLfZ3XKap-3ojFI_QqahogilV2Gahlz03lnLcTe/s2048/brajato.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2a7j6m8BsfSec7AXwXImDLd3W7EDm6A4g-V2CMlNHG_lwfZ5wyZpvAMRl7Coieh84R0h28VhJtB3QDyI8neiB9ZIRYUtp-OdTTSkZgTPyThxudRhtKac2qyybKatfu0uN-QTvp3ebaHeRkmhRYDLfZ3XKap-3ojFI_QqahogilV2Gahlz03lnLcTe/s320/brajato.jpg" width="320" /></a></div> </div><div><br /></div><div> <b>Emiliano Brajato</b><br /><div><br /></div><div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCu5V8JMmmuBgkNTgEjdyiRZyVd3wqRs0ps0OGQUO9T9DP9FqtMKDTEYVu0n8cYynu8ZlmU3CElyiKPeV5WZjrHSP9x5FQboQwXBVDcpnwQkVyvIjI-m2s4uQIquMiTGJ0Ox4eUEybO-wFplh6ukLdP63Mmezg4to_lAOLKzCPePlXuZbP1x0GeOtr/s2048/gelain.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCu5V8JMmmuBgkNTgEjdyiRZyVd3wqRs0ps0OGQUO9T9DP9FqtMKDTEYVu0n8cYynu8ZlmU3CElyiKPeV5WZjrHSP9x5FQboQwXBVDcpnwQkVyvIjI-m2s4uQIquMiTGJ0Ox4eUEybO-wFplh6ukLdP63Mmezg4to_lAOLKzCPePlXuZbP1x0GeOtr/s320/gelain.jpg" width="320" /></a></div><br /><p> <b> </b><b> Alessandro Gelain</b><br /></p><p><b><br /></b></p><p><b><br /></b></p><p><b><br /></b></p><p><b><br /></b></p><p><b><br /></b></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8zAvfP8zTX9hyyL6XVTRVQnqbLynfO4mvKNba0eb1E0RULF3KXSNQAXEmGpAW7nbsyYrhaIPifzRTycFYFtxoFvm-gqW3C3TTx_iQiPGEec-wwOw7UzNwqzT3bBNz02lWd5tIjAyYMHRNiUAgOTcgw0PJNGa4qF9FxKeLcHNZoXNojhnvt5pdYEus/s2048/angela.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8zAvfP8zTX9hyyL6XVTRVQnqbLynfO4mvKNba0eb1E0RULF3KXSNQAXEmGpAW7nbsyYrhaIPifzRTycFYFtxoFvm-gqW3C3TTx_iQiPGEec-wwOw7UzNwqzT3bBNz02lWd5tIjAyYMHRNiUAgOTcgw0PJNGa4qF9FxKeLcHNZoXNojhnvt5pdYEus/s320/angela.jpg" width="320" /></a></div><br /><b><br /></b><p></p><p><b><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> Angela Forin</span><br /></b></p><p><b><br /></b></p><p><br /></p></div></div></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-42284005190405478912023-02-19T21:48:00.007+01:002023-02-19T21:49:27.401+01:00TEDx: un successo annunciato<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqdqITP7qXSZROLIGh2EsM-_8iSE6xOsBRjjSUGXpXpav62uWTH5Qx1Hx07H_Q5I-7BlonEsc0ZN46miDFfdg_cqMUSJmgdWipSzTLU6eLN68VUXNtTrcvOusySB8Dym01DF5sp1-MwoqTtLpcGtA2LzpZ-f8MoXXL2qGrDjQFI_gtJ5GrYOrL4U4L/s1440/tednoventa.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="966" data-original-width="1440" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqdqITP7qXSZROLIGh2EsM-_8iSE6xOsBRjjSUGXpXpav62uWTH5Qx1Hx07H_Q5I-7BlonEsc0ZN46miDFfdg_cqMUSJmgdWipSzTLU6eLN68VUXNtTrcvOusySB8Dym01DF5sp1-MwoqTtLpcGtA2LzpZ-f8MoXXL2qGrDjQFI_gtJ5GrYOrL4U4L/s320/tednoventa.jpg" width="320" /></a></div>Splendida esperienza e successo di pubblico per il primo TEDx a Noventa Vicentina di cui The Musical Blog (quindi il sottoscritto) era partner e licensee (in pratica la licenza TEDx Noventa Vicentina è del sottoscritto).<br />Sono stato con questo gruppo di ragazzi dall'inizio, collaborando con loro e garantendo per la serata del 17 febbraio, l'appoggio audio (mixer, monitoraggio e successiva post-produzione) e tutto l'aiuto che poteva servire (comprese le pulizie del giorno dopo).<br />Compagni fin dall'inizio Enrico Martinello, la prof Silvia Zamperlin (che ha effettuato il controllo qualità di tutti i contenuti e le relazioni con gli speaker), Riccardo Fogo e Riccardo Mandruzzato che si sono sobbarcati gran parte dell'organizzazione.<span><a name='more'></a></span><p></p><p>La serata è andata molto bene anzi benissimo, la sala piena e attenta, tutto il gruppo di ragazzi del TED, giovanissimi, veramente in gamba. La diretta è stata minata da problemi di connessione e di un "problema tecnico" abbastanza importante che si è verificato a metà spettacolo. Ma è la prima edizione, abbiamo già analizzato tutto quello che non va e siamo pronti a creare un secondo evento ancora migliore. Il mio primo obiettivo/ speranza è di consolidare e aiutare questo gruppo di giovanissimi che rappresenta una bella parte di futuro.</p><p><b>Ma non è finita qui...</b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiatSO2KhP_ihiqbxXF_te6nD1ukjKCFdUAfJ1kpgfIwRR4R3Lq2ALU12cjw63D-QlBxXs3PBl2BQDHyYjrnJHVVefjOnCZgRz_dmFM0V5alUvoISMkJm8pfW16tI0sLQz0JWxm9Ey9d-gYeFu4VlIijURnOgLFQ-6hKUWX-r20zNgJc9HwSwr23yPQ/s1440/riccardi.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="962" data-original-width="1440" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiatSO2KhP_ihiqbxXF_te6nD1ukjKCFdUAfJ1kpgfIwRR4R3Lq2ALU12cjw63D-QlBxXs3PBl2BQDHyYjrnJHVVefjOnCZgRz_dmFM0V5alUvoISMkJm8pfW16tI0sLQz0JWxm9Ey9d-gYeFu4VlIijURnOgLFQ-6hKUWX-r20zNgJc9HwSwr23yPQ/s320/riccardi.jpg" width="320" /></a></div>Il TEDx non è finito, in questi giorni i ragazzi sono al lavoro per creare i video che verranno pubblicati sul TED internazionale, a disposizione di tutti. Tutte le inquadrature verranno riviste, la qualità video (compressa su Youtube) sarà nativa, l'audio verrà potenziato e subirà un bel mastering in post produzione. Il tutto per dare ancora più importanza agli ottimi contenuti presentati dagli speaker della serata. <div>Si parla di qualche settimana di attesa, è la prima esperienza e per me e per tutto il gruppo tutte le procedure sono una novità assoluta.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><b>Il fulcro del TED: i contenuti</b></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0J-pPFECSNOyzDaMepGggQ4NY_2ejGPGcWd0fcaMRHQM9VYMo_9ATeEQcF6mFlcgHK0KtQjfspWmxEmBAWxbg6-O_0I8tzuTzwN9amlOvpvq5QwWSHaTfMOHw5Tp918UPXnTgsRADAQOONmwF7NTDmyyg-rRmLXsDPGV7iMAdLALL5cfKqNez-IYd/s1440/teatro.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1440" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0J-pPFECSNOyzDaMepGggQ4NY_2ejGPGcWd0fcaMRHQM9VYMo_9ATeEQcF6mFlcgHK0KtQjfspWmxEmBAWxbg6-O_0I8tzuTzwN9amlOvpvq5QwWSHaTfMOHw5Tp918UPXnTgsRADAQOONmwF7NTDmyyg-rRmLXsDPGV7iMAdLALL5cfKqNez-IYd/s320/teatro.jpg" width="320" /></a></div>Non ho una preferenza sugli speaker, hanno portato conoscenze, curiosità e competenza che hanno stupito tutto il pubblico. Grazie a <b>Federico Monutti</b> ho scoperto un nuovo modo di camminare per strada, d'ora in poi sarò attento osservatore di scritte e segnali stradali. <b>Paolo Piffer</b> ha approfondito la mia conoscenza di carceri e mondo carcerario, facendo il punto su quel che si crede e quel che invece è. <b>Federico Benuzzi </b>ha stimolato la mia voglia di credere nei ragazzi e nel migliorarmi come persona. <b>Alessandro Gelain</b> ha catturato ancora una volta la mia attenzione partendo dai piccoli particolari per raccontare la grandezza di alcuni film. <b>Emiliano Brajato</b> ha confermato la sua capacità di raccontarci in modo limpido la filosofia partendo da quel che è certo ovvero le parole ed il loro significato. Infine <b>Angela Forin</b>, musicologa, ha coronato la serata con un racconto stupendo che partendo dall'origine dell'universo ha messo al centro tutta la potenza della musica. <div><br /></div><div><b>Un grazie (ed un plauso) particolare a Federico Benuzzi </b>che ci ha regalato un ulteriore prova di professionalità (e professionismo) rifacendo lo speech (a porte chiuse e pubblico uscito, a fine serata) in quanto la diretta si era "staccata" dopo qualche minuto e - cosa peggiore - non si era salvata la sua performance in video (invece l'audio è rimasto in quanto salvato su altro supporto).</div><div><br /></div><div>Appuntamento ora al prossimo TEDx ? Seguitemi e lo saprete.</div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-54006906557054815362023-02-17T17:56:00.007+01:002023-03-07T16:16:54.243+01:00TEDx: oggi !<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8FW9ORjymQfwQOVq9P0OXInxJYEBJ9e0sisjliQJlz9w3mNaiqstwQczhS5Zex1m_Y5dz-QC3b8YuPfzPwMCBiRdh2ASKnIlNrrHb2h3ILG1x7n95MrNZC9Frf3Pr4fgWXyHptiZM-JbMngBJgztYC2665TejN65u2J9I0jIk5ClWoV-fRJUyCN7t/s1920/copertina%2016-9.png" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8FW9ORjymQfwQOVq9P0OXInxJYEBJ9e0sisjliQJlz9w3mNaiqstwQczhS5Zex1m_Y5dz-QC3b8YuPfzPwMCBiRdh2ASKnIlNrrHb2h3ILG1x7n95MrNZC9Frf3Pr4fgWXyHptiZM-JbMngBJgztYC2665TejN65u2J9I0jIk5ClWoV-fRJUyCN7t/s320/copertina%2016-9.png" width="320" /></a>E' arrivato il momento! Dalle 20.45 (circa) parte il TEDx di Noventa Vicentina. The Musical Blog è partner principale di questo evento che per la prima volta si tiene in paese.<br />Da tempo i posti "live" sono esauriti mentre si potrà seguire tutto in diretta streaming, qui sotto link e spiegazioni.<br />Il sottoscritto è ovviamente nel reparto audio, a breve saranno poi resi pubblici gli interventi sul canale TEDx. Buona partecipazione.</p><p style="text-align: center;"><a href="https://musicalblog1.blogspot.com/2023/03/tedx-noventa-video-ufficiali.html"><b> LINK PER VIDEO UFFICIALI</b></a></p>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-34315550582014412632023-01-31T11:00:00.000+01:002023-01-31T11:00:00.217+01:00Style and Elegance<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs6OKV-K7Q7nMHKg48xQ2_ALKAkbBO_S7KbWqt57LxnFdJ30rsDZH7_DjGklvT14cp8rpVgmArxTqr3jk_i130eV0z-lZd6wOk5JvREYsicmhvenIjMlyi6_r6VmjsDd1EmqUsrDmv5-wCoLit6XzpDF1AvYO0Acf60Pq2MtVoPM3p-Oxb6Jne6r51/s1600/style.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs6OKV-K7Q7nMHKg48xQ2_ALKAkbBO_S7KbWqt57LxnFdJ30rsDZH7_DjGklvT14cp8rpVgmArxTqr3jk_i130eV0z-lZd6wOk5JvREYsicmhvenIjMlyi6_r6VmjsDd1EmqUsrDmv5-wCoLit6XzpDF1AvYO0Acf60Pq2MtVoPM3p-Oxb6Jne6r51/s320/style.jpg" width="320" /></a>Primo brano per il 2023. Un nuovo anno che - dopo l'impegno discografico degli ultimi due anni - mi vedrà dedicare più energie per rilasciare brani per il blog con licenza Creative Commons. Questo "Style and elegance" è realizzato come sigla per la <a href="https://www.spreaker.com/show/the-nicola-mosele-groove">trasmissione curata da Nicola Mosele</a> su RMF.<br />A dispetto del nome non è una rubrica sulla moda, l'eleganza è semplicemente il modo che ha Nicola di condurre così come l'ottimo stile.<br />Buon ascolto e... a presto con nuovi brani.</p><p><br /></p><iframe allow="autoplay" frameborder="no" height="166" scrolling="no" src="https://w.soundcloud.com/player/?url=https%3A//api.soundcloud.com/tracks/1435326496&color=%23ff5500&auto_play=false&hide_related=false&show_comments=true&show_user=true&show_reposts=false&show_teaser=true" width="100%"></iframe><div style="color: #cccccc; font-family: Interstate, "Lucida Grande", "Lucida Sans Unicode", "Lucida Sans", Garuda, Verdana, Tahoma, sans-serif; font-size: 10px; font-weight: 100; line-break: anywhere; overflow: hidden; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap; word-break: normal;"><a href="https://soundcloud.com/fabiet70" style="color: #cccccc; text-decoration: none;" target="_blank" title="Fabio Ranghiero">Fabio Ranghiero</a> · <a href="https://soundcloud.com/fabiet70/style-and-elegance" style="color: #cccccc; text-decoration: none;" target="_blank" title="Style And Elegance">Style And Elegance</a></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-84550593501779211282023-01-29T11:00:00.391+01:002023-02-05T18:19:01.602+01:00Panopticom - analisi e differenze fra i mix<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_WXt7iu2HRVFunlmwSJPy-z4NSJieIMU8Ntlr0ig_i69lm8HdM0tb1jG4icoKPbwz7hyNc9MPNZEN0QYhsr0KU5AAHEoUL9H7LJ3v9JJHXfGjzXwSg_gt11ABuJ5X_uErt8JDZY73Y_rMWz05e1nqtT9L3LLaeGGh5kEYqgZRKYXV2F9v9lJl_qRz/s1200/panopticon-peter-gabriel.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="1200" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_WXt7iu2HRVFunlmwSJPy-z4NSJieIMU8Ntlr0ig_i69lm8HdM0tb1jG4icoKPbwz7hyNc9MPNZEN0QYhsr0KU5AAHEoUL9H7LJ3v9JJHXfGjzXwSg_gt11ABuJ5X_uErt8JDZY73Y_rMWz05e1nqtT9L3LLaeGGh5kEYqgZRKYXV2F9v9lJl_qRz/s320/panopticon-peter-gabriel.jpg" width="320" /></a>Dopo un'attesa infinita, lunga, stressante <b>Peter Gabriel</b> è uscito allo scoperto annunciando un nuovo Album e relativo Tour (Verona e Milano già a maggio). Negli ultimi anni (a partire da "Scratch my back", più o meno) i fan si sono spazientiti tanto da leggere - nella solita rete - pensieri sfiduciati e accuse più o meno eleganti. <b>Il sottoscritto</b>, fedele alla linea, <b>non si è scomposto</b> ed ha aspettato, pago di quanto già fatto da Peter e avendo già accettato da un po' di tempo che la vena creativa non si è esaurita ma di certo ha rallentato e non di poco il suo corso. <span></span></p><a name='more'></a><p></p><p>Non penso ci siano premi per questa fedeltà ma in questi anni ho "toccato con mano" uno scontento si giustificato che purtroppo è sfociato in uno sgradito desiderio di "fan service". </p><p><b>Pace</b>, con l'avvento dei cosidetti "social" si è liberato l'animale che è in noi, l'analisi la controanalisi la critica, la pacata e utile discussione sono scomparse a favore di ben più appaganti e incolori scontri verbali che hanno ridotto tutte le sfumature in un triste bianco o un nero, in si/no, bello/brutto e, in una buona parte di discussioni, in "merda o capolavoro".</p><p>Non a caso il nuovo Album di Gabriel si intitola IN/OUT.</p><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKeIguH928AvyY8vSMZxTIZn894eBjtATZ4Wp0FB3DydLsjyMOjzIu3dWFxR34dK9Ii7vKEA-zH9Jfb4bNDtmgRZwRGmDjfZLeTr69ll2G3cfh63xNabMxG3YWW8x0X6dFMOour0Ugl4csOi7icIwWG3CvqpBJru_9t9Mqf5xtVQtK9AP3U4r0ETox/s1920/pet.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1920" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKeIguH928AvyY8vSMZxTIZn894eBjtATZ4Wp0FB3DydLsjyMOjzIu3dWFxR34dK9Ii7vKEA-zH9Jfb4bNDtmgRZwRGmDjfZLeTr69ll2G3cfh63xNabMxG3YWW8x0X6dFMOour0Ugl4csOi7icIwWG3CvqpBJru_9t9Mqf5xtVQtK9AP3U4r0ETox/w200-h133/pet.jpg" width="200" /></a></p><p>Ho scritto Album? Certo, In/Out è annunciato ma quando uscirà? Non siamo più negli anni '70 o negli anni '90. Il mondo discografico si è evoluto, è cambiato, si sta trasformando. Forse non ce ne siamo accorti, non vogliamo ammettere il cambiamento ma Peter Gabriel da vero GURU ha mantenuto il "self control" (contrariamente alla sua canzone), il D.I.Y. (idem) e proporrà il suo lavoro in linea con una possibile "nuova era discografica". Ogni brano uscirà ad ogni pieno di Luna. Non solo, ogni brano verrà accompagnato da due missaggi, il missaggio IN ed il missaggio OUT. </p><p>Spiazzante? Forse. E l'album? Pensiamoci un attimo, chi ascolta ancora l'Album? Oggi un canale Youtube vive grazie agli aggiornamenti costanti e continui, le serie TV stanno sostituendosi ai Film, "influencer", "blogger" "youtuber" "podcaster" hanno bisogno di una continua condivisione di contenuti. Gabriel studia e prova questa nuova via. Non sarà il primo ma il progetto IN/OUT rischia di essere la sua ulteriore visione/previsione. Ogni brano in due versioni (quindi due sound engineer) affiancato da un'opera artistica. Spiazzante? Certo ci manca tanto il nostro Album ma, nonostante l'età, dobbiamo guardare avanti. Se l'ha fatto lui...</p><p><b>PANOPTICOM</b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYHcJYhSLF3CFSTf4Yxu_t90YjfVaCfe3d2obj9J4qE4a_DphoAo2IvSAfBxEkCukhXwgAPH9eZluNKjzX07cEVhsU3YBQ-5gCIDwVRvS5oba16uiArxdK_yMJnfAOJAqBZzxnVvt6vjOhEh322eNxiiGQPNsX9UzlSiNDljWuGpPkgdvuY9QtGXGS/s2560/panopticom.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2560" data-original-width="2560" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYHcJYhSLF3CFSTf4Yxu_t90YjfVaCfe3d2obj9J4qE4a_DphoAo2IvSAfBxEkCukhXwgAPH9eZluNKjzX07cEVhsU3YBQ-5gCIDwVRvS5oba16uiArxdK_yMJnfAOJAqBZzxnVvt6vjOhEh322eNxiiGQPNsX9UzlSiNDljWuGpPkgdvuY9QtGXGS/s320/panopticom.jpg" width="320" /></a></div>Panopticom è il primo - per ora unico - brano uscito con le sue due versioni Bright e Dark e la sua opera d'arte digitale "<b>Red Gravity</b>" di <b>David Sprigg<a href="https://davidspriggs.art/portfolio/gravityseries/" target="_blank">s</a></b><b><a href="https://davidspriggs.art/portfolio/gravityseries/" target="_blank">. Qui trovate ampia descrizione sull'interessante "Gravity series" dell'artista</a></b>. Nel testo Gabriel individua un pensiero comune, un insieme di persone che pensano allo stesso modo e sono strettamente connesse fra loro. Il panopticom è la loro immagine, una creatura "a più occhi". Il testo vuole stimolare questa unione di cervelli pensanti con lo scopo di comprendere meglio quello che sta accadendo. La struttura del brano è un <b>A-B-C-D</b>, interessante che si ripete due volte. A è l'introduzione strumentale chitarra - voce che precede la strofa B ed il ritornello C ("panopticom") con l'inedita chitarra acustica, c'è lo spazio per un curioso D con un trascinante raddoppio della batteria. Molti di voi potrebbero criticare questa suddivisione semplificandola ad un AB AB (AB è intro e strofa semplificate in A, CD il ritornello che diventa B). Certo forse è più corretto ma le parti sono così distinte fra loro anche nei colori che ho deciso per una maggiore caratterizzazione. Non cambia nulla ovviamente, il brano è sempre quello.<div><br /></div><div><b>MIX BRIGHT, MIX DARK</b></div><div><br /></div><div>Veniamo ora alla parte più interessante e gustosa. Gabriel ha deciso, per questo suo attesissimo album, di consegnarci due mix. Il missaggio di un brano rappresenta la sua visione, un'aggiuntiva interpretazione che arriva grazie alla possibilità di combinare più tracce registrate in modo diverso fra di loro. Da una parte c'è il suonato, le note gli accordi ed i suoni originali che non si possono più cambiare. Restano incisi e legati in modo univoco al musicista. Tutte queste tracce però possono essere elaborate, piazzate in uno scenario uguale o diverso da quello originario, aggiunte ad effetti, rumori, filtri. Non solo, una volta scelta la "dimensione" della traccia registrata andrà scelta quella dell'insieme (mix e mastering)</div><div>Chi decide tutto questo? Molte persone, a volte una sola persona. Nel caso di IN OUT Gabriel ha scelto non uno ma due tecnici: <b><a href="https://www.markspikestent.com/" target="_blank">Mark "Spike" Stent</a> </b>e <b><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Tchad_Blake" target="_blank">Tchad Blake</a></b>.</div><div><br /></div><div><b>DIFFERENZE</b></div><div><br /></div><div>Ho ascoltato ormai decine di volte Panopticom nelle due versioni. E' il momento di scoprire il lavoro fatto dai tecnici audio. Leggo nei "soliti social" che non ci sono differenze. NON E' VERO. Differenze ce ne sono e non sono poche. Con questa operazione Gabriel ci invita ad ASCOLTARE, a soffermarci sui particolari (e la musica è fatta di particolari). Cercherò quindi di elencare tutto quello che ho ascoltato, in nero <b>Dark Mix </b>in rosso <b><span style="color: red;">Bright Mix</span></b>.</div><div>Ricordo che mentre i due lavorano Gabriel è sempre - sicuramente - stato vigile e presente.</div><div>Correggetemi se sbaglio.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQRg_zb7S_DYN3i53ChOVg7m-7EeZUEL83cMNlRCqQ8Rxyp_0lBu2MHOKnfd9Duv8Oq2xH6RAJgcFJ3qrQWyc-qFWPPlZbuB2onNw9ov61qFC2xSnVmm0-TrvTCH5_4VaCiOSBrCYtP9v9hG4gGxw9KXcn8Nl8wrS4n3SkKKoyrFG5dQpBSE44Wy8O/s1920/tony.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1920" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQRg_zb7S_DYN3i53ChOVg7m-7EeZUEL83cMNlRCqQ8Rxyp_0lBu2MHOKnfd9Duv8Oq2xH6RAJgcFJ3qrQWyc-qFWPPlZbuB2onNw9ov61qFC2xSnVmm0-TrvTCH5_4VaCiOSBrCYtP9v9hG4gGxw9KXcn8Nl8wrS4n3SkKKoyrFG5dQpBSE44Wy8O/w200-h133/tony.jpg" width="200" /></a></div><div>Durante i primi 30 secondi (A) emergono già le due differenti visioni. Nel DarkMix la <b>chitarra (elettrica?) è più centrale ed è trattata da un effetto (chorus ma anche un leggerissimo flanger)</b> mentre nel Bright il <b><span style="color: red;">suono è più naturale (potrebbe essere un'acustica), più chiuso nell'equalizzazione e spostata leggermente a sinistra</span></b>. Nel bright si distinguono <b><span style="color: red;">2 chitarre (una elettrica ed una acustica?</span></b>), sicuramente ci sono anche nel darkmix ma sono <b>entrambe molto centrali</b>, si fa fatica a distinguerle. <b><span style="color: red;">I colpi di kick ed il basso sono presenti </span></b>nella bright mentre <b>nella dark sono stati tolti</b>. Nella versione dark <b>il basso è molto "dietro" e svuotato dei bassi tanto da sembrare la prima corda di una chitarra elettrica (e magari è così). Il bel cantato del basso di Levin arriva nella seconda parte dell'intro, piccolino e compresso</b> mentre nel brightmix <b><span style="color: red;">è più corposo</span></b>. Il tema viene eseguito anche da una voce (campionata) che doppia la chitarra (Gabriel parla di "Bouzouki quindi altro strumento a corda), in entrambi i mix è "dietro" con la differenza che nel bright<b><span style="color: red;"> subisce un trattamento massiccio di effetti/reverbero</span></b> tanto da sembrare un banalissimo feedback o un sinth. <b>L'e-drum nel dark mix è più in evidenza</b>.</div><div><br /></div><div><b>Sono solo i primi secondi, andiamo avanti.</b></div><div><b><br /></b></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoB2R3wgf3f-V6jSxNPX1_A5c6toBgddY3_G0aTD66vrMbWN7-mrZQ5OYdQ_81zIM7rqqIxGj_b0j64zb-zXavx97IiecK4LyPL8SOs95hRQlJPLeS9qyhXphZwNCUv8W_v99va6FLoqtA-52Nw1cmmSmdJOINhODl3w5ySes29jSWn4AspiJ4K9OD/s1920/manu.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1920" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoB2R3wgf3f-V6jSxNPX1_A5c6toBgddY3_G0aTD66vrMbWN7-mrZQ5OYdQ_81zIM7rqqIxGj_b0j64zb-zXavx97IiecK4LyPL8SOs95hRQlJPLeS9qyhXphZwNCUv8W_v99va6FLoqtA-52Nw1cmmSmdJOINhODl3w5ySes29jSWn4AspiJ4K9OD/w200-h133/manu.jpg" width="200" /></a></div></div><div>Parte il groove (B):<b> batteria molto più aperta nel darkmix (wow!)</b>, il bright <b><span style="color: red;">si mantiene più moderato lasciando la traccia ritmica nel mix</span></b>. Il <b>synth che fa l'accordo ripetuto è nascosto nel darkmix e resta sulla parte destra</b>. Ad <b>1 minuto circa nel dark mix c'è una specie di "suono sveglia" o campanello basso </b>potrebbe essere un sinth o un campionamento (beh, mi pare ovvio), nel bright <span style="color: red;"><b>non si sente proprio </b></span>. Attenzione Gabriel comincia a cantare, nel dark <b>mix la sua voce è più asciutta, vicina, naturale e secondo me più bella da ascoltare.</b> Nel bright <span style="color: red;"><b>è spinta bene nei due canali con un effetto (enhancer?)</b></span>. Riascolto, <b>c'è un po' di effetto anche nel darkmix (voce) ma piccolo piccolo forse è un delay molto corto comunque centrale e meno evidente della sua controparte bright, mi piace troppo</b>.<b> Rullante bello ed in evidenza</b> nel darkmix. La <b>chitarra elettrica è molto cattiva nel dark mix (quando entra con la batteria) ma pare un'acustica con un bel carico di effetti</b>. Più <b><span style="color: red;">naturale e ben equilibrata con il basso nel brigh</span></b><span style="color: red;"><b>t</b></span>.</div><div><br /></div><div>Il mix bright si sta rivelando più "rotondo" ed equilibrato nell'equalizzazione, il darkmix usa meno effetti, è più realistico e vicino alla filosofia di "up". Quest'ultimo ha tagliato molti suoni o messi molto "dietro" nello scenario mentre il bright sta cercando di farci ascoltare tutto il suonato.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEqXObRTJ-Vwmd9Ws2oTcLBYZgpqwHJi69T6tIXfIJJcoysQt1D6DtxtgzYZAeUjZ1p-MuVjkvE5v8zfJcr6O5DPIvfo4qUtOV1EjTPcw5Myvw423CWX19ssDsgmkmc54RNcGIdc-JPFCoflQ7tBDNlxzCSdaHSPoTyXGNCK4rSTGtPzxVGmU6FqT-/s1920/david.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1920" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEqXObRTJ-Vwmd9Ws2oTcLBYZgpqwHJi69T6tIXfIJJcoysQt1D6DtxtgzYZAeUjZ1p-MuVjkvE5v8zfJcr6O5DPIvfo4qUtOV1EjTPcw5Myvw423CWX19ssDsgmkmc54RNcGIdc-JPFCoflQ7tBDNlxzCSdaHSPoTyXGNCK4rSTGtPzxVGmU6FqT-/w200-h133/david.jpg" width="200" /></a></div><div>Panopticom (C): anche qui <span style="color: red;"><b>la voce di Gabriel è troppo rumorosa nel bright mix, troppi effetti e - mi permetto - disturba un po' l'ascolto di tutto quello che sta sotto, si tratta forse di un "effetto valvolare" non so</b></span>. Nel darkmix <b>c'è più moderazione e ci permette di ascoltare un Gabriel più naturale.</b> La chitarra acustica (novità per Gabriel se escludiamo Solsbury Hill) anzi LE, sono due sicuramente, <span style="color: red;"><b>ben distanti nel brightmix </b></span>più vicine nel dark, entrambi i mix mettono in evidenza lo strumming nel canale destro. Differente equalizzazione, il <b>dark mix spinge sugli alti </b>(infatti in generale è più povero di bassi). </div><div>Rettifico: si le chitarre acustiche sono 2, distribuite nel canale sx/dx in entrambi i mix. Punto in comune se togliamo l'eq in cui il dark insiste più sugli alti.</div><div><br /></div><div><i>Sto cominciando a notare maggiore compressione nel brightmix (nel mastering?). Mi da un po' fastidio. La versione dark è più acida, dinamica quindi coraggiosa (meno ascoltabile per l'utente "giovane" questo voglio dire).</i></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKCpBFHvQFtZnI0jlypZ4vFh2aO1-PtTIdE9in8_Rq3NcTZz2QTyugi9MP7YlEkX6fnJpBWy6aGa7aFPo3Jf-Y8dN9Msjawxy19nmJF-u1wlmNxA-59496JgCJKMFHcvjnhjd4cKUcpeJIbQlqvYj50bW46sDXeB2LaHDay7vEpE2vNKZWw6tn72Td/s1080/pet1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKCpBFHvQFtZnI0jlypZ4vFh2aO1-PtTIdE9in8_Rq3NcTZz2QTyugi9MP7YlEkX6fnJpBWy6aGa7aFPo3Jf-Y8dN9Msjawxy19nmJF-u1wlmNxA-59496JgCJKMFHcvjnhjd4cKUcpeJIbQlqvYj50bW46sDXeB2LaHDay7vEpE2vNKZWw6tn72Td/w200-h200/pet1.jpg" width="200" /></a></div><div>Comincia la parte più movimentata (e inaspettata, rende più interessante il brano), <b>il darkmix ci regala una batteria bella brillante, molto davanti rispetto agli altri strumenti in evidenza anche i tamburi (a 1.44, nel bright quasi non si sentono)</b>. <b><span style="color: red;">Mi pare di sentire un po' di distorsione nella voce nel bright , forse a conferma del "valvolare" che non mi piace per niente</span></b>. E <b>confermo pure che nel dark c'è meno trattamento</b> (sempre nella voce), in generale questa D suona molto più rock quasi a voler ricordare "digging in the dirt" (beh si sente il riff uguale della chitarra al minuto 2.20). Nel bright mix <span style="color: red;"><b>chitarre acustiche molto dietro</b></span> mentre <b>nel dark sono presenti, eccome, lo schitarramento ci fa ballare!</b> Il bright mix continua a non piacermi (ed ora capisco perchè il brano non mi convinceva il 6 gennaio scorso, a singolo uscito), in questa D c'è "un po' di tutto" ma niente alla fine, se non <span style="color: red;"><b>il sinth che troviamo in apertura di B che qui non ha nemmeno senso (ma è un mio parere)</b></span>. Invece nel dark è tutto alla luce del sole e, come già scritto, si sente più "rock'n'roll". Nella coda che precede il secondo tema, a 2.14, il <b><span style="color: red;">bright mix ci fa ascoltare un bel sinth ( pare un vecchio Oberheim Matrix, ovviamente potrebbe essere tutto)</span></b>, bello, che <b>viene snobbato dal darkmix, trova spazio per qualche attimo poi scompare</b>.</div><div><br /></div><div>C'è "more than this", ad ogni ascolto noto piccole ma evidenti differenze. Il brano riparte dal tema (A ), siamo a <b>circa 2.26 nel dark mix cambia tutto, ora la voce è molto più in evidenza e viene doppiata da un altro strumento a corda (mandolino?) </b>. <span style="color: red;"><b>Nessun mandolino (o quello che è) nel bright mix che non cambia le carte in tavola rispetto alla prima A</b></span>. Mi piace questa diversa interpretazione audio del tema. Il seguito ovviamente mantiene per entrambi la filosofia della prima parte del brano. Da un lato il bright pieno di colori dall'altro un dark più secco, meno ricco e <b>salta fuori ancora quella "sveglia" la potete sentire al minuto 3.03 sulla sinistra (prima era a destra e meno acuta)</b>. Forse è un'impressione ma il "rim" sul secondo Panapticom lavora diversamente nei due mix. Segnalo un fill veramente brutto a 4.12 in entrambi i mix. Pare anche fuori tempo (pare, forse lo è e sicuramente è voluto ma è brutto, non mi piace).</div><div><br /></div><div>C'è lo spazio per l'ultima piacevole differenza: il mix dell'ultima nota di batteria, <b>il dark mix lascia la coda del rullante, si sentono il legno e la pelle che suonano ancora</b> mentre <b>nel bright mix viene tagliato</b>. Pare un particolare inutile ma è la conferma che il tecnico del dark mix ha voluto mantenere - dove possibile - una certa naturalità nei suoni (voce compresa). <span style="color: red;"><b>Il bright invece ha - secondo me - esagerato un po' troppo creando una versione di plastica</b></span>.</div><div><b><br /></b></div><div><b>CONCLUSIONI?</b></div><div><br /></div><div>Bright mix suona più elaborato, moderno. Forse è più vicino alle esigenze dell'ascoltatore più giovane. L'equalizzazione è morbida con dei bei bassi rotondi e in generale i suoni sono ben trattati. Solo la voce di Peter non mi piace, troppo ruvida, acerba, graffiante si contrappone troppo al resto. Il dark mix è molto vicino a quanto già realizzato in "up", i suoni sono più naturali, emergono batteria e voce (bellissima) in generale è più "rock'n'roll" e vicina ad un ascolto più maturo . </div><div><br /></div><div><b>Nota: andate a leggervi chi ha mixato UP (Peter Gabriel, 2001)</b></div><div><br /></div><div>In definitiva, se vuoi ascoltare tutto il suonato c'è il Bright mix (che è stato pubblicato per primo) mentre se vuoi una selezione dei suoni più ragionata ecco pronto il Dark mix. </div><div>La vera conclusione è che <b>E' BELLO</b> poter ascoltare due missaggi dello stesso brano.</div><div><br /></div><div>Mi fermo qui, per il momento. A questo punto voglio ripetere l'esperimento per tutti i brani successivi. E' divertente ed è meglio cogliere l'occasione data dal caro Peter. </div><div><br /></div><div><i><br /></i></div><div><i>Le foto sono ricavate dalla pagina Facebook ufficiale di Peter Gabriel. Manu Katchè, Peter Gabriel, Tony Levin, David Rhodes al lavoro nei Real World Studios</i></div><div><i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/O9CzhHDRVrQ" title="YouTube video player" width="560"></iframe></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><div><b>– CREDITS –</b></div><div>Words and Music Peter Gabriel</div><div>Produced by Peter Gabriel</div><div>Published by Real World Music Ltd. / Sony Music Publishing</div><div>Engineered by Oli Jacobs and Katie May.</div><div>Pre-production engineering by Richard Chappell</div><div>Assistant engineering by Faye Dolle</div><div>Dark-Side Mixed by Tchad Blake</div><div>Bright-Side Mixed by Mark ‘Spike’ Stent</div><div>In-Side Mix: 3D Audio sound treatments and Dolby Atmos mix by Hans-Martin Buff in the Red Room at Real World Studios & Aural Majority Pad, Boofland. Additional recording assistance from Dom Shaw</div><div>Mastered by Matt Colton at Metropolis</div><div>Recorded at Real World Studios, Bath and The Beehive, London</div><div>Cover Image: Red Gravity by David Spriggs</div><div><br /></div><div>Drums: Manu Katché</div><div>Rhythm Programming: Peter Gabriel, Oli Jacobs, Richard Chappell</div><div>Bass: Tony Levin</div><div>Electric Guitar: David Rhodes</div><div>Acoustic Guitar: Katie May</div><div>Additional Electric and Acoustic Guitar on the In-Side Mix only: Stuart McCallum</div><div>Synths: Peter Gabriel</div><div>Additional Synths: Oli Jacobs</div><div>Bells and Haunting Synths: Brian Eno</div><div>Backing Vocals: Peter Gabriel, David Rhodes, Ríoghnach Connolly</div><div>Lead Vocals: Peter Gabriel</div></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-64141388510240175232023-01-28T16:33:00.004+01:002023-01-28T16:33:32.989+01:00Omaggio a David Crosby, il ritorno dei Jethro Tull<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBACXs8-Xth6fG4A5R4zCIBFWLLjr9yLTSjB8UDq9gRaR7aNxfOZYiGrzWGBpD3IS7DPlIIL7ex_hXUeTBYNZrNDMBRnJhrqgCMOVsy1gdRzx_7u53w2wS_Zb65B-vs668Pyt3ZfZHOSoADuou86ld1MgstHIH09LK9LClnDEta7sUlCYeGZ8KCP3z/s739/014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="478" data-original-width="739" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBACXs8-Xth6fG4A5R4zCIBFWLLjr9yLTSjB8UDq9gRaR7aNxfOZYiGrzWGBpD3IS7DPlIIL7ex_hXUeTBYNZrNDMBRnJhrqgCMOVsy1gdRzx_7u53w2wS_Zb65B-vs668Pyt3ZfZHOSoADuou86ld1MgstHIH09LK9LClnDEta7sUlCYeGZ8KCP3z/w400-h259/014.jpg" width="400" /></a></div><br /> <p></p>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-44353236202978043112023-01-26T22:37:00.006+01:002023-01-26T22:44:31.907+01:00Margo Price - Strays<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjna2oVDxAVbFqqaqiMXT2oo8sTLIV48FzqONIZfDZUA8Z3gArY4hbyWLxBqkQSaFBpmJ3ZAzhKJcefGz93OnX5OveMa6PvAtyw9zykfqDycFozx9nCTNI7WK7tFWXKwKxjWFW0sF8SdlZAlmvkJcf-p3o8qp5RKkIZZtcP1Ial8Y0KocYQZEfHTCQj/s1200/price.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="1200" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjna2oVDxAVbFqqaqiMXT2oo8sTLIV48FzqONIZfDZUA8Z3gArY4hbyWLxBqkQSaFBpmJ3ZAzhKJcefGz93OnX5OveMa6PvAtyw9zykfqDycFozx9nCTNI7WK7tFWXKwKxjWFW0sF8SdlZAlmvkJcf-p3o8qp5RKkIZZtcP1Ial8Y0KocYQZEfHTCQj/s320/price.jpg" width="320" /></a>Quello che mi piace è che sto ascoltando moltissimo. Cerco ovunque le nuove uscite discografiche (appoggiarsi ai social/siti di streaming è pericoloso, attenzione) anche se non sempre è musica nuova, originale. Sono alla disperata ricerca di qualcosa che mi incolli all'amplificatore, che mi spinga ad alzare il volume, che mi emozioni così come ha fatto il bagaglio musicale che mi accompagna da una vita. Difficile perchè è molto facile, oggi, riproporre cose già sentite, fatte molto bene, spesso benino o tragicamente male. Poi arriva la grande domanda: sono anziano (o vecchio), è per questo? Ho già ascoltato quello che dovevo ascoltare, mi sono già affezionato ad altro. Quindi come ascolta un giovane? E' possibile che provi qualcosa di genuino non avendo mai ascoltato le perle del passato? E' difficile essere attendibili, equidistanti, equilibrati. Ognuno è figlio del suo tempo e ne deve accettare le conseguenze. </p><p>Ma io continuo a cercare, ad ascoltare e comunque a divertirmi.<span></span></p><a name='more'></a><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5eao049lnb18ftDGN1CB643Wr2QFdoVKWsCGy23laE3CTOETvyhqMK2SfPCrRh3I_ekqqDoqEr6h1jCkOOoG45Xyl1fNT1gU6GsVb66TOv7hXhu2Wlpp9H2nwCMSCwncPYNTlA_DJMaxZdB7xJfzmN656Z-Z_kmzNlII0sveeUQCqhx1eADnme2il/s544/strays.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="544" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5eao049lnb18ftDGN1CB643Wr2QFdoVKWsCGy23laE3CTOETvyhqMK2SfPCrRh3I_ekqqDoqEr6h1jCkOOoG45Xyl1fNT1gU6GsVb66TOv7hXhu2Wlpp9H2nwCMSCwncPYNTlA_DJMaxZdB7xJfzmN656Z-Z_kmzNlII0sveeUQCqhx1eADnme2il/w200-h200/strays.jpg" width="200" /></a></div><b>Margo Price - Strays</b>. Piacevolissima sorpresa questa brava cantante attiva da qualche anno (questo è il quarto album). Il primo brano "Been to the mountain" mi ha riportato ai Doors ma anche ai primi Pink Floyd. Quando si dice "gancio", eccolo che arriva. Questione di qualche attimo però anche se il brano, molto rock con diversi spunti psichedelici, è davvero interessante. Lei è maledettamente brava ed è circondata da ottimi musicisti che hanno capito quello che vuole, o magari lei si è fatta capire molto bene. Si dice che sia un'artista country, non ne sarei sicuro. Qui siamo dalle parti della California, grandi spazi, rock con qualche goccia psichedelica creata e aggiunta ad arte dal produttore <b>Jonathan Wilson</b>. Vengono proposti brani molto diversi fra loro per arrangiamento e "genere" senza alcun timore. Margo, perfetta, è un'ottima narratrice della sua vita, credibilissima in tutti i 10 quadri di questo "Strays", così diversi ma complementari fra loro. Due note piacevolissime contribuiscono ad alzare il mio personalissimo voto: la durata complessiva (difficile trovare album di 46 minuti ormai) e la durata media dei brani che si assesta sui 4/5 minuti. Finalmente canzoni che hanno la loro durata senza nessuna parvenza di "minestra allungata". Alcune code sono piacevoli e profumano di "finalmente".<div><b>Voto 8,5: ne ho parlato benissimo preso da una specie di coinvolgimento artistico. "Strays" è da ascoltare per intero avidamente più di una volta per godere interamente e intensamente il grande lavoro di cantante produttore e musicisti. Non arriva al massimo dei voti perchè ci sono alcune canzoni "minori", due o tre brani un po' stanchi. Forse il disco parte benissimo e finisce un po' anonimo ecco. Nulla di grave, avercene.</b></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-90825796102025576452023-01-20T17:49:00.002+01:002023-01-20T17:49:12.598+01:00Cyrus-sfida<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc-aTFbKBJwZ_D0zsSbP1ZAXvA_YVuZskPWPUF_f5j6cdBNgEheDVL_wU-0QJFjXT_YGTUQwAIUctfafv1whFjvUmnBlhNMUChpXjJnofj7H6pwZTCGrA7p0s11VnJ33QGbNc1mf9bKnnCNxrZdw-i6fkVWiVqo0Tl4BDLpkhszmZCVADfozTajkbP/s739/013.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="478" data-original-width="739" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc-aTFbKBJwZ_D0zsSbP1ZAXvA_YVuZskPWPUF_f5j6cdBNgEheDVL_wU-0QJFjXT_YGTUQwAIUctfafv1whFjvUmnBlhNMUChpXjJnofj7H6pwZTCGrA7p0s11VnJ33QGbNc1mf9bKnnCNxrZdw-i6fkVWiVqo0Tl4BDLpkhszmZCVADfozTajkbP/w400-h259/013.jpg" width="400" /></a></div><br /> <p></p>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-22803423779205409902023-01-17T11:00:00.001+01:002023-01-17T11:00:00.168+01:00Ore 21 - Fabio ospite "Around the blues" - Radio Base Venezia<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFlQtE6r7L09aR1wqqZADKqixwDoo2XCiA3WrAMH253th-t573M5uf177UXCXqHStCV3UKtryO3lw_d0pky8GKlAr-34TX88kRdu6n1jeK9yKCVziIXLaWDM18-r0OwaHKOV2Wp0xS1jP4g4pjOyNxYGd3zf_yJcQWYAJ93gKF7GUxo4UIt18jXw92/s1280/RADIO%206-3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFlQtE6r7L09aR1wqqZADKqixwDoo2XCiA3WrAMH253th-t573M5uf177UXCXqHStCV3UKtryO3lw_d0pky8GKlAr-34TX88kRdu6n1jeK9yKCVziIXLaWDM18-r0OwaHKOV2Wp0xS1jP4g4pjOyNxYGd3zf_yJcQWYAJ93gKF7GUxo4UIt18jXw92/s320/RADIO%206-3.jpg" width="320" /></a></div>Stanotte alle 21 sarò ospite di Cesare Pegoraro (non in foto) all'interno della sua trasmissione storica "Around the Blues". Non è la prima volta che Cesare mi ospita in trasmissione (la prima volta è stato nel 2005 a Radio Sherwood). Parleremo anzi mi interrogherà sull'ultimo album scritto per Lucia Minetti : "Dreamland". Molto probabilmente Lucia sarà intervistata telefonicamente. Partecipate in diretta, dalle 21 alle 22.15, il link per la trasmissione è sul sito di <b><span style="color: red;"><a href="https://radiobasevenezia.net/around-the-blues-by-cesare-pegoraro/">RADIO BASE VENEZIA</a></span></b>. Vi aspetto.<p></p>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-64170902076410086902023-01-16T11:30:00.082+01:002023-01-16T11:30:00.208+01:00David Crosby (live) + Vulfpeck & Vulf (Schvitz)<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEbAjL0yjU6KrHo3ee3kKuGIIWg_PKOHUzU0ob_QSb-gBuWeu_OuC5VrNaz-DvFAJUC46K6rVIB-fgu-IptkYfk-LSa9mPSYUmoXQv55iRVxzrO9z0iLqEfL2uQM7R0Opt-Hz4UcDqYeymiUrv8jC1jtrAuOGGr8VGJd1mMUnmK3209_WXX4MuRPw0/s1000/crosby.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="1000" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEbAjL0yjU6KrHo3ee3kKuGIIWg_PKOHUzU0ob_QSb-gBuWeu_OuC5VrNaz-DvFAJUC46K6rVIB-fgu-IptkYfk-LSa9mPSYUmoXQv55iRVxzrO9z0iLqEfL2uQM7R0Opt-Hz4UcDqYeymiUrv8jC1jtrAuOGGr8VGJd1mMUnmK3209_WXX4MuRPw0/s320/crosby.jpg" width="320" /></a>Io ci provo ma i grandi della musica del passato continuano a regalarci emozioni e colori di ottima fattura. L'ascolto che faccio attualmente è a 360° - ho ascoltato anche i Maneskin ieri, per intenderci - ma devo purtroppo scrivere che loro - quelli che hanno fatto la storia - riescono ancora a restare in cattedra. Qual'è il loro insegnamento maggiore? Che <b>la testa deve rimanere concentrata sulla musica</b> e sulla testarda ricerca delle note (non del vestito o del pensiero chic su Twitter o Facebook). Esistono buone nuove proposte che però stentano a decollare, forse bloccate da un mondo di manager discografici che hanno preso le redini della musica, oltre che del mercato. Speriamo - ancora - nel 2023.<span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMzWAuMpmO-v9I5i41t1X3THStQRs5yaJW417WJGbrBP9cIT1jtPz6cFjmJg8fnT10ngfySYLeuWFTMGLg7iXwnyTmyFqSzarUIUbX7-OEivz4XlbV7OsYBb8zqi6uhikzGBRkKQVR1LOZaIH0PYgKzT-2EuSnranWnHt5Aa7Iw270VB2fT35dzizP/s544/vulfpeck.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="544" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMzWAuMpmO-v9I5i41t1X3THStQRs5yaJW417WJGbrBP9cIT1jtPz6cFjmJg8fnT10ngfySYLeuWFTMGLg7iXwnyTmyFqSzarUIUbX7-OEivz4XlbV7OsYBb8zqi6uhikzGBRkKQVR1LOZaIH0PYgKzT-2EuSnranWnHt5Aa7Iw270VB2fT35dzizP/w200-h200/vulfpeck.jpg" width="200" /></a></p><b>Schvitz - Vulfpeck & Vulf</b>. Giovane gruppo statunitense fondato nel 2011. E' il classico quartetto di amici (magari nella realtà non lo sono) che riprende le sonorità di un dato periodo - in questo caso siamo a fine anni 70 e primi '80- e ne ripercorre le gesta aggiungendo un po' di personalità e tecnologia di oggi. Il risultato è un funk molto piacevole, una qualità superba nella produzione (in cuffia è spettacolare), belle canzoni ma - nella sostanza - poca originalità. Di certo sono bravi, bravissimi e vi piaceranno non ho dubbi. Si resta un po' a bocca asciutta per la durata dell'album (34 minuti), qualche brano un po' più vitalizzato ci poteva stare visto il divertimento che riescono a garantire. Tutti i brani sono trascinanti ed invitano al movimento non controllato del corpo.<div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf4Csky_BJCY_oHFdI4p2V-qZmjsN74hIXfmN_7i9LV_huNCrO_kwUtv03M2wecDc4ICbzCAMVlu9jkssZI0ZYfVZOPFaPxzoPeqNky8pXL34IOQTJiJ5JSA5weyXjNr1Uuus88sMmoirqRF0h50ab3IGJuW8YWXvHw8RW4qDz5u4f7zG5CpRUiIa6/s544/live%20crosy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="544" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf4Csky_BJCY_oHFdI4p2V-qZmjsN74hIXfmN_7i9LV_huNCrO_kwUtv03M2wecDc4ICbzCAMVlu9jkssZI0ZYfVZOPFaPxzoPeqNky8pXL34IOQTJiJ5JSA5weyXjNr1Uuus88sMmoirqRF0h50ab3IGJuW8YWXvHw8RW4qDz5u4f7zG5CpRUiIa6/w200-h200/live%20crosy.jpg" width="200" /></a></div><b>David Crosby & The Lighthouse Band - Live at the Capitol Theatre</b>. Bastano i primi 40 secondi per capire l'alto contenuto musicale di questo splendido live di David Crosby che non è proprio un momento di revival, è un riassunto che può permettersi dopo un ottimo periodo molto produttivo, ben 5 album di brani nuovi e freschi usciti dal 2014 al 2019. E, non pago, qualcosa come 270 live. "Live at the Capitol Theatre" è un album caldissimo, suonato con le mani, il cuore, la testa. Anche in questo caso l'ascolto in cuffia regala l'intimità necessaria a godere completamente di questa ora abbondante di musica di qualità. La chitarra di Crosby, vicinissima e piazzata alla nostra destra, è lo strumento principale di tutto il concerto. Lighthouse band aggiungono colori e voci ad un repertorio incredibile. Si gode.Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-82732859090828908252023-01-15T11:00:00.082+01:002023-01-15T11:00:00.215+01:00Appena visto: If these walls could sing (Abbey Road)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnKalVphAAorosPjvW-efmZgOP2Rzq_YK7AyPP-9nnzUXTTU0XwJJKOrpSEAWVmqHZvRRc1c3Cij-r033ONLJz8Ju_2UlQxYpEnE-Mh1FScXvR9l6l5vwjd79Kp_8sEStGE5rjyIZQVRv1PYguhynwafywEYCo1ytDZHGl-Z0-23nO_06bQnZt7Vkn/s2000/abbey-paul.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1333" data-original-width="2000" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnKalVphAAorosPjvW-efmZgOP2Rzq_YK7AyPP-9nnzUXTTU0XwJJKOrpSEAWVmqHZvRRc1c3Cij-r033ONLJz8Ju_2UlQxYpEnE-Mh1FScXvR9l6l5vwjd79Kp_8sEStGE5rjyIZQVRv1PYguhynwafywEYCo1ytDZHGl-Z0-23nO_06bQnZt7Vkn/s320/abbey-paul.jpeg" width="320" /></a></div>Sono usciti veramente molti documentari che riguardano (direttamente o non) i Beatles. Disney plus (canale a pagamento della Disney) non si sta risparmiando e fra le tante cose consiglio vivamente il docufilm di Peter Jackson "<b>Get back</b>" di cui ho parlato <span style="color: red;"><b><a href="https://musicalblog1.blogspot.com/2021/12/i-beatles.html">QUI</a></b></span>. Esce in questi giorni "If these walls could sing" di cui la regia è curata dalla figlia di Paul (McCartney), Mary. Il film racconta la storia degli studios soffermandosi, giustamente, sul gruppo di Liverpool e gli anni d'oro. Un'altra occasione per entrare nella storia del quartetto da un profilo inedito ma non troppo.<span><a name='more'></a></span><p></p><p><b>Mary</b></p><p>"Gli studi di Abbey Road hanno fatto parte della mia vita da quando ne ho memoria. Sono cresciuta tra le sale di Abbey Road, per me è come un posto di famiglia. Nel dirigere questo documentario mi è sembrato naturale esplorare la ricchezza di storie e portare alla luce così tante gemme inedite di cui non ero a conoscenza" queste le parole della figlia di Paul al "Rolling Stone".<br />Il film è infatti girato con competenza e tanto amore. Come faccio di solito non ho prestato attenzione al regista ma poi ho capito: ecco spiegata l'insistenza di certe inquadrature sugli strumenti, sulle sale (anche vuote), il ripetersi di alcuni ricordi. Chiara la volontà di Mary di condividere non solo la sua conoscenza ma anche la sua esperienza. Proprio per questo "if these walls..." resta impresso e si fa rivedere.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7clxN5gjcLXC1xAlJU9a88cPhOK2trSuwTYX5pVx6R7V6HiyggkdcdDCVn2J39YvSJTuUrVgiCd1FuuNCmB8Hfr45SYAyx6pb2cvdVJK5BBdHVZs2cjMnaZKs7ErygUjNklWpuH2OuOzZXhASzxbXoGUA-joV4121CJWjEHx25o3awQAFZJB1CGIg/s1082/ringo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1082" data-original-width="680" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7clxN5gjcLXC1xAlJU9a88cPhOK2trSuwTYX5pVx6R7V6HiyggkdcdDCVn2J39YvSJTuUrVgiCd1FuuNCmB8Hfr45SYAyx6pb2cvdVJK5BBdHVZs2cjMnaZKs7ErygUjNklWpuH2OuOzZXhASzxbXoGUA-joV4121CJWjEHx25o3awQAFZJB1CGIg/s320/ringo.jpg" width="201" /></a></div><b>Cantami o muro...</b><p></p><p>La storia di Abbey Road non è solo Beatles ma è inevitabile parlare di loro e di quel periodo (1962-1970) nonchè di tutti i personaggi che gravitarono attorno. Qui lo troviamo non solo raccontato ma anche spiegato. Cosa succedeva a Londra negli anni '60 (si è vero ormai conosciamo la storia) e perchè quella via e quella villetta si sono ritrovati al centro della storia. La spiegazione è maniacale, ripetitiva a tratti ossessiva ma è chiara la volontà della produzione di non fare solo un omaggio ma creare un monumento di foto video e suoni di uno degli studi più ambiti al mondo. Ci riesce senza strafare, la durata di 1ora e mezza garantisce una visione pulita, asciutta, sintetica e allo stesso tempo soddisfacente. Accanto al pop e al rock'n'roll scopriamo che Abbey Road è stata la casa della musica classica, sinfonica. Scopriamo che ha attraversato momenti di crisi ma ne è uscita rinforzata. Ritroviamo molti nomi conosciuti come Pink Floyd (The dark side of the moon vi dice niente?), Elton John, Oasis, Celeste.</p><p><br /></p><p><b>Ricordare o vivere</b></p><p>Lascia un po' di amaro in bocca la differenza, evidente dai racconti e interviste, fra quello che fu un periodo di pionieri della musica, artisti inconsapevoli di quello che stavano creando e le pop star di oggi, legate più al ricordo e al mito dei luoghi tanto di rilasciare delle solite dichiarazioni "ad effetto" sull'importanza del luogo della registrazione, sulle emozioni che si provano, l'atmosfera delle sale. Addirittura (Oasis) si pensa al "come vestirsi", al far festa ascoltando la musica incisa nel passato. <br />La creazione lascia lo spazio alla semplice evocazione, forse per questo motivo la musica di oggi risulta meno innovativa ed interessante? </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDJ1nbXEpxk7QZcSky3vrh6SV3s3E9dJbBzmRZK-reXew52U5Aql_m_qyUCqk94ztz_hgtkr1ODc4viEVdcpTeJQHVZa6HXoP4bvjAYIzxDWRSV7KeTlRZjFeXIdKmkA_wIguFqYt39bN1XpFdMf05KBiq_jQ0UPezlo6o7Zc23MFHTMYa8HOuZsUa/s810/locand.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="810" data-original-width="540" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDJ1nbXEpxk7QZcSky3vrh6SV3s3E9dJbBzmRZK-reXew52U5Aql_m_qyUCqk94ztz_hgtkr1ODc4viEVdcpTeJQHVZa6HXoP4bvjAYIzxDWRSV7KeTlRZjFeXIdKmkA_wIguFqYt39bN1XpFdMf05KBiq_jQ0UPezlo6o7Zc23MFHTMYa8HOuZsUa/w266-h400/locand.jpg" width="266" /></a></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-14038037184988220332023-01-12T11:00:00.044+01:002023-01-12T11:00:00.209+01:00Tenetevi saldi, comincia l'anno!<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKljmPo5ihKxZkOnIk5po0jSQRxquufCxTeCFPn9KMFeYQSZq94hpUPE7l1TEAYlGvl6k0JsBIK65iOAYSZ2h09dmOyI77oPZhLAaaNRgqY2wkpY4C0_i2eaH1t5aXIik8WWycwk65lHqldhAlZijsDFrW7Bwt5-7l5qVEKVkYB0h5aXqfp4SQp9Q6/s2160/nick.jpg" style="clear: left; display: inline; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1400" data-original-width="2160" height="207" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKljmPo5ihKxZkOnIk5po0jSQRxquufCxTeCFPn9KMFeYQSZq94hpUPE7l1TEAYlGvl6k0JsBIK65iOAYSZ2h09dmOyI77oPZhLAaaNRgqY2wkpY4C0_i2eaH1t5aXIik8WWycwk65lHqldhAlZijsDFrW7Bwt5-7l5qVEKVkYB0h5aXqfp4SQp9Q6/s320/nick.jpg" width="320" /></a>Questo 2023 è già iniziato con qualche botto. Non ricordo gli anni passati (sarà l'età) ma in questi primi giorni ci ritroviamo già con dei bei botti. <b>Peter Gabriel</b> esce con il primo singolo pre/album dopo 22 anni (o sono 21, poco importa). Finalmente. <b>Baustelle</b> (Italia) fa lo stesso. <b>Iggy Pop</b>, storia del punk e del rock, fa uscire addirittura un album. E a guardare le prossime uscite il panorama si dovrebbe arricchire. Purtroppo in questo spazio ci sarà poco tempo per scrivere di tutti ma vi ricordo che nella mia "Correggimi se sbaglio" su <a href="https://musicalblog1.blogspot.com/p/radio-music-free.html">www.radiomusicfree.it</a> ogni venerdi alle 12.30 si ascolta e si commentano 5 nuovi brani. Se siete in questo blog trovate tutto, senza scomodarvi tanto.<span></span></p><a name='more'></a><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJwC16OwZoklwKOeOHLwRFjnFeKk0AP2DKS1flB8qClNMWQHluCwxiL0VGf1w5eda6j5l8mChhDw-tl3Z7eGgPXISLRdg9-eAJqeV2_LsJyCIb0pkd_5KeqQymlUmMNgcWt8UZINHfK-Dmc_R3zJLizIMIr3SifhgQo-lAdiZzxLdXEv4Dig6SOIal/s544/bacharac.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="544" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJwC16OwZoklwKOeOHLwRFjnFeKk0AP2DKS1flB8qClNMWQHluCwxiL0VGf1w5eda6j5l8mChhDw-tl3Z7eGgPXISLRdg9-eAJqeV2_LsJyCIb0pkd_5KeqQymlUmMNgcWt8UZINHfK-Dmc_R3zJLizIMIr3SifhgQo-lAdiZzxLdXEv4Dig6SOIal/w200-h200/bacharac.jpg" width="200" /></a></div><b>Hey! Mr. Bacharach - Nick the Nightfly</b>. Nick, speaker di Radio Monte Carlo, dj scozzese naturalizzato italiano con una sana propensione verso il jazz approda a questo settimo album ricordando il grande Burt Bacharach. Le domande sono due: 1) ce n'era bisogno? e 2) davvero non si riesce ad andare oltre i 31 minuti? Alla domanda 1) rispondo con un deciso si, di ricordare uno dei maggiori songwriter mondiali c'è sempre necessità e bisogno. La risposta alla 2) mi lascia interdetto, ormai la velocità della vita quotidiana ci porta a scartare tutto quello che "dura troppo". Esercizio delicato il cercare di tornare alle origini, quello che sto cercando di fare. Ma torniamo a Hey Mr Bacharach, si rivela un prodotto ben confezionato, forse troppo italiano/inglese per i miei gusti, non americano insomma. Preciso, potente ma non esplosivo, di buon gusto nonostante alcune scelte vocali. Ottima occasione per apprezzare ancora la musica di Mr. Burt e di ringraziare Nick the Nightfly - Malcom McDonald per questa occasione di ascolto e di bella musica.<div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaHHsjROXq5bGbZkS6PKO_CuE-osOg9ZHln8BkXt-Wp4UpThs2tfbIgUiHGmSnJlu-96tPFKhef1J8-a4ROzwK3RjrO6lftms5kOIs7AZ7qK2ObEnvksM9L3dg4uqx0R3zOF6FT2k_J6SPkulxDdfkp18pbgYnTQ5iFE89asFvoeOcC7OKXGQKmANu/s544/iggy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="544" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaHHsjROXq5bGbZkS6PKO_CuE-osOg9ZHln8BkXt-Wp4UpThs2tfbIgUiHGmSnJlu-96tPFKhef1J8-a4ROzwK3RjrO6lftms5kOIs7AZ7qK2ObEnvksM9L3dg4uqx0R3zOF6FT2k_J6SPkulxDdfkp18pbgYnTQ5iFE89asFvoeOcC7OKXGQKmANu/w200-h200/iggy.jpg" width="200" /></a></div><b>Every Loser - Iggy Pop</b>. Ringraziamo anche Iggy Pop per questa bella lezione di Rock di inizio anno. Chitarre distorte (e non solo) ben distribuite nei 2 canali, basso e batteria offrono solidità mentre la voce del leader passa da un profondo e poetico basso ad un baritono tagliente, ad un tenore urlato (ammetto di usare questi termini senza evidente prove sul campo). A livello compositivo non dovremmo più aspettarci molto ma esperienza e voglia di stupire (che c'è, ancora) fanno molto, tutte le canzoni emanano freschezza e vitalità. In parole più comprensibili: benvenuti nel Rock'n'Roll. Punk? Non direi proprio, il piatto sonoro è più raffinato e - oserei dire - intellettuale. Ottimo lavoro che si fa apprezzare anche in cuffia per la notevole varietà sonora da ascoltare da molto vicino.Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579726464515878689.post-62970551071422842802023-01-11T11:00:00.018+01:002023-01-11T11:00:00.200+01:00TEDx Noventa Vicentina: ecco l'ultimo speaker<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXb8RxwGRe6btpEfQqiaD1Afpe9GiusyTlEdOSLw50Ri_cgjVly5fQQ9WzLmPeYNE0esyX-2tdXZmIaH0FIuRFsUxdOipTy146VNAgXSggvuN5JcSG55x34MZpCdheBscRW3RFX_SZjuJ7jqfRC-bTxMvwFxQE099KhqwRBhCvV4YUbvw1rIW4nvN-/s1101/bertuzzi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="689" data-original-width="1101" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXb8RxwGRe6btpEfQqiaD1Afpe9GiusyTlEdOSLw50Ri_cgjVly5fQQ9WzLmPeYNE0esyX-2tdXZmIaH0FIuRFsUxdOipTy146VNAgXSggvuN5JcSG55x34MZpCdheBscRW3RFX_SZjuJ7jqfRC-bTxMvwFxQE099KhqwRBhCvV4YUbvw1rIW4nvN-/s320/bertuzzi.jpg" width="320" /></a></div>E' arrivato il momento di svelare il nome dell'ultimo speaker per il TEDx di Noventa Vicentina: Federico Benuzzi. <br />Vi ricordo che il TEDx è essenzialmente una diretta resa possibile grazie ad un'iniziativa internazionale di TEDx. Sarà comunque possibile partecipare di persona, supportando il lavoro degli organizzatori che sono giovanissimi premiando anche il supporto di The Musical Blog. Il posto va prenotato (in esaurimento la disponibilità), tutte le istruzioni <a href="https://tedxnoventavicentina.com/home" target="_blank"><span style="color: red;"><b>sul sito ufficiale</b></span></a>.<br />Vi aspetto il 17 febbraio, al CinemaTeatro Famiglia di Noventa Vicentina.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikr0h6fbhwg449b0gfi-dbP0T9i8raa2MGD75l9BMKS29BLxzPPu29IcLtwooAb1C5tHkVvJk939ClNRN14RGntf6V8tPFsR1A_P4r34LJHZ_vVBgC9lJhvAlZh85NK9u22fHaW5Qr8s42wCIxhqMncpoR3K_whX7Zcvt7afZx2ODtzvtx3aT7Sute/s1440/bertuzzibio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1152" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikr0h6fbhwg449b0gfi-dbP0T9i8raa2MGD75l9BMKS29BLxzPPu29IcLtwooAb1C5tHkVvJk939ClNRN14RGntf6V8tPFsR1A_P4r34LJHZ_vVBgC9lJhvAlZh85NK9u22fHaW5Qr8s42wCIxhqMncpoR3K_whX7Zcvt7afZx2ODtzvtx3aT7Sute/w320-h400/bertuzzibio.jpg" width="320" /></a></div>Fabio Ranghierohttp://www.blogger.com/profile/09468053210938592160noreply@blogger.com0