mercoledì 5 settembre 2007

Fare musica non è solo fare musica.

Immagino (forse in modo sbagliato) cosa pensa di me una parte dei lettori di questo blog. Che amo la libertà (vero), diffondo le MIE composizioni musicali gratuitamente (vero), sostengo chi si autoproduce e dimostra che è possibile (sicuro). E magari che mi piacerebbe una specie di anarchia, di un mondo (artistico) senza regole (no), la proibizione del diritto d'autore (non sono così cattivo), il dilagare della pirateria (danneggerebbe anche me).
Forse ho immaginato troppo, tutto questo mi serviva per dirvi che sono per la massima libertà dell'autore, l'unica persona che può decidere di quel che ha creato. Ma propendo anche per la consapevolezza di far parte di un sistema, possibilmente aperto a tutti, che si è dato delle regole. Possiamo discutere sull'opportunità di certe regole (e ho tanto da dire e criticare), ma è nostro dovere conoscerle. Un dovere civico. Anche il musicista ha dei doveri civici (lo so, è toccato a me dare questa triste novella). Il primo è quello di conoscere per bene le regole del paese in cui vive e che riguardano la sua attività. Che fare? Leggere pagine e pagine scritte da quei noiosi commercialisti avvocati notai sapientoni ecc. ecc. ecc.? Direi di no. Qui c'è il libro che fa al caso nostro. Acquistarlo significa premiare questa brava persona (che conosceremo meglio proprio in queste pagine) che risponde al nome di Sandro Pasqual. Ha scritto un libro sulla parte legale che dobbiamo sapere, su quel che ancora non tutti sanno sul nostro mondo fatto di produttori editori siae enpals pensioni e..... . E lo ha fatto in modo chiaro, con un linguaggio che a me piace tantissimo, quello dell'amico che ti sta raccontando come stanno le cose in modo semplice, evitando termini tecnici difficili o usandoli con molta intelligenza. Il tutto con l'ironia che si deve usare quando si scrive di cose noiose a dei lettori che vorrebbero strimpellare il piano o stonare una canzone.
Il libro insiste un pochino troppo sul lato economico e questo mi ha fatto storzare il naso più di una volta. Nel leggerlo pare che il nostro fine sia solo quello di fare soldi (il mio è quello di fare musica). Non so se la cosa è voluta o casuale ovvero risultante dagli argomenti da trattare. Avremo modo di saperlo molto presto, sulle pagine virtuali di questo blog. Nel frattempo acquistate il libro. Pure io che ero già abbastanza informato ho scoperto di avere qualche lacuna.

Muoversi in libertà e migliorare il futuro, ma essere coscienti delle regole attuali.

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