venerdì 15 gennaio 2010

Greystorm in edicola (da un po')


Come ho fatto a non parlarvene? Ho festeggiato "Caravan", ho brindato all'uscita di "Lilith", ho segnalato l'ottimo "Murphy". E (involontariamente) non vi parlo dell'ottimo "Greystorm", ultima miniserie di Bonelli Editore. Imperdonabile soprattutto perchè, arrivato al quarto numero, posso dire che potrebbe essere una delle più belle serie a fumetti degli ultimi anni (escludendo GEA che sta ancora lassù). Partito in sordina già il secondo numero regala emozioni e avventura e anche una buona caratterizzazzione dei personaggi che non sono così buoni come si potrebbe pensare. Temi sicuramente cari a Giulio Verne non posso far altro che consigliarvi la lettura di questo fumetto la cui storia si protrarrà per circa diciotto numeri. Ah giusto...e recuperate gli arretrati !

Riporto uno stralcio della presentazione direttamente dal sito di Bonelli:

Le avventure di Robert Greystorm si sviluppano in un arco temporale che parte nel 1894, anno in cui incontriamo per la prima volta, al college, il nostro protagonista, fino al 1919. Uno spazio di più di vent’anni durante i quali Greystorm svilupperà i suoi diabolici piani tra le pieghe della Storia con la “S” maiuscola. Infatti, il mondo raccontato nella serie non è un mondo immaginario e fantastico ma è quello reale che ha assistito all’avvento della moderna era industriale e tecnologica. I riferimenti storici a eventi e invenzioni, scoperte e progetti sono tutti storicamente documentati e anche se, inevitabilmente, gli autori si sono presi alcune licenze poetiche, l’universo di questa miniserie è lo stesso in cui viviamo tutti noi. L’evolversi degli eventi porterà i nostri protagonisti, così come i lettori, dall’Inghilterra vittoriana alle lande desolate del Polo Sud, che Robert Greystorm e Jason Howard scopriranno, mantenendo il segreto della loro impresa, ben tredici anni prima di Amundsen e Scott. L’avventura proseguirà tra gli isolati arcipelaghi del Pacifico, riaccompagnando, in seguito, i nostri eroi in una Londra già intasata dal traffico e alle soglie della grande mobilitazione legata allo scoppio del Primo Conflitto Mondiale.

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