sabato 11 luglio 2020

Persone, oggetti e persone oggetto: il paracadute.


Nell'incredibile mondo delle persone oggetto ampio risalto hanno gli uomini (o donne) paracadute.
Utilissimi per attutire cadute o programmare in sicurezza lanci senza rischi, o quasi.
La scelta dell'uomo (o donna) paracadute deve essere attenta e meticolosa: devono durare a lungo ed essere facilmente ripiegabili su se' stessi. 
La scelta del colore è ovviamente personale e non mi dilungherò sull'importanza del rosso o la prevalenza del verde. O magari sul pessimismo del bianco o del nero.
La certezza di avere trovato la donna ( o l'uomo) paracadute perfetta si ha solo con i primi collaudi. Si eseguono alcune prove a terra, qualche piccolo lancio. Quando si è certi della scelta fatta ci si può lanciare da qualsiasi altezza. E volare.
Certo, volare per finta, in realtà si atterra dolcemente e l'altezza diventa solo un dettaglio. 

Il paracadute non serve da subito, è utile solo nel momento in cui, durante la caduta, si sente il bisogno (chiamiamola pure necessità vitale) di aprirlo. Ecco che basta tirare la cordicella e magicamente quello zaino deforme che avevamo alle spalle si apre e si presenta in tutta la sua maestosità.

Maestosità che ammireremo per tutta la dolcissima caduta. Lo elogeremo, lo adoreremo nel corso di tutti quegli indimenticabili istanti di vita fra il cielo e la terra.
E lo ringrazieremo, certo, tirando un sospiro di sollievo per la mancata apertura - sfigata - evitata.

Salvo poi, una volta atterrati, ripiegarlo e rimetterlo, giustamente, nel suo contenitore.
E subito dopo, noi a vantarci dello stupendo lancio, il para-cadute par-cheggiato in garage.

Un consiglio agli uomini-donne paracadute: trovatevi almeno un buon contenitore.

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