Il periodo Covid, quello più drammatico, ha chiuso in casa la maggior parte di tutti noi. Cosa abbiamo fatto? La maggior parte di noi ha fatto passare il tempo. Qualcuno, dopo il primo momento di smarrimento, ha utilizzato il tempo a disposizione per "fare". Altri avevano appena "fatto" e, forse, son le persone che più ci hanno rimesso da questa situazione. Penso a Marina Rei: prepara un disco dopo 6 anni, pronto per uscire ad aprile o maggio e....niente. Stop. Tutto rimandato. Hai appena prodotto, hai appena finito di far uscire la tua arte e devi nascondere tutto in attesa di chissà cosa.
Spero che, nonostante tutto, questa parte di artisti abbia trovato una porta, una via d'uscita.
Marina Rei - Per essere felici. Torna alla composizione dopo 6 anni, periodo in cui Marina ha curato esclusivamente l'attività live. Proprio per questo colpisce - in negativo - la durata totale dell'album. Chi mi legge sa quanto tengo d'occhio anche questo particolare e quanto purtroppo influisce in positivo o negativo nella valutazione finale. Marina ha composto e suonato personalmente quasi tutto, è quindi un lavoro molto personale, e si sente. Se da una parte i brani sono curati e piacevoli, dall'altra si nota una mancanza di mordente soprattutto nelle ispirate parti musicali. Si tratta probabilmente di cosa voluta, la voce ed il ritmo dei testi fanno da padrone mentre gli arrangiamenti - seppur precisi e indovinati - si fanno un po' da parte. Positivo il non subire nessuna moda del momento: non troverete il trapper di turno o il mixaggio radiofonico, "per essere felici" è una produzione esclusiva di Marina Rei.
Voto 7,5: perde un punto e forse più per la durata, dopo 6 anni è lecito aspettarsi di più soprattutto da un'artista brava e capace come Marina Rei. Non ci sono vette ma tutti i brani si fanno ascoltare più e più volte, ne consiglio a tutti l'ascolto.
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