giovedì 29 settembre 2022

Appena visto: ANDOR

Un'altra serie Star Wars atterra in Disney Plus. Sono qui per confessare senza timori la mia totale ammirazione appena dopo le prime 4 puntate. In realtà già durante i titoli di coda della terza (ma chi li guarda i titoli di coda a parte il sottoscritto?) avevo avuto la tentazione ma mi son detto "Fabio aspetta non fare passi falsi".

Nessun passo falso, "Andor", serie TV, conferma in Tony Gilroy il producer / regista perfetto per raccontare le vicende pre-Yavin.

Per tagliare corto e arrivare al dunque: la battaglia di Yavin è l'anno zero, rappresenta il trionfo dei ribelli in episodio IV: la distruzione della morte nera. Questo avviene grazie ai cosidetti "piani segreti rubati da..." appunto, rubati dai protagonisti di Rogue One (come?, andate a vedervelo). "Andor" la serie si pone cronologicamente 5 anni prima e racconta l'ascesa (o la storia) di Cassian Andor, il ribelle che farà parte di quel gruppo di ladruncoli. Di conseguenza entreremo in contatto con tutto quello che gli gira intorno... esatto "i ribelli".

Facciamo un pausa e guardiamo indietro: dopo la sbornia delle due stagioni di "Mandalorian" è arrivata la mezza delusione del "libro di Boba Fett", più una serie cameo che altro. Anche "Kenobi" mi ha visto un po' indifferente nonostante l'importanza degli eventi narrati e dei personaggi incontrati.
Quindi mi sono affacciato - e molti come me - con poca fiducia a questa ennesima serie.

Dimenticate i nomi altisonanti: Andor presenta senza mezze misure la depressione ed il buio causati dal dominio dell'Impero dei Sith e del manipolo di uomini che con la pazienza delle piccole conquiste si opporranno.

La ribellione nasce dalla disperazione e cresce con la speranza, si sviluppa inizialmente con piccoli furti, episodi di guerriglia, contrabbandi. C'è ancora molta diffidenza fra gli stessi ribelli che assomigliano più a canaglie disorganizzate che a supereroi o leader. Questa atmosfera che definirei "dark" viene dipinta magnificamente dal regista che gioca con i colori sbiaditi dei mondi e dei suoi abitanti contrapponendoli alla luce abbagliante e ai colori (blu, bianco) degli ufficiali dell'impero.

Il ritmo non è dei più veloci soprattutto nelle prime 2 puntate. Scelta azzeccata, in questo modo viene garantito uno spazio importante alla descrizione dei personaggi, alla posizione sociale e agli ambienti. La precisione della scacchiera è indispensabile per lo spettatore che dovrà sempre capire al volo il comportamento delle pedine. La cura nella caratterizzazione, le ottime riprese e la bravura degli attori ci permettono di arrivare agli eventi più importanti (terzo episodio ) con la giusta preparazione e con un'equilibrata aspettativa sulle sorprese e novità che si presenteranno di li a poco.
Sono rimasto colpito anche dalla colonna sonora da film noir o giallo che si discosta moltissimo dalle fanfare a cui siamo abituati. In generale - ma già Rogue One dimostrava tutto il potenziale - il discostarsi dalle atmosfere positiviste di Star Wars paga e appaga, segno evidente che non è necessario accontentare il fan che desidera ritrovarsi a casa con i "soliti personaggi noti".

Non voglio dire che "Boba Fett" o "Kenobi" non dovevano essere prodotte, semplicemente che potevano andare in direzioni nuove e lasciar stare intrecci quasi scontati. 

Siamo all'inizio ma ho la netta sensazione che questa qualità molto alta durerà fino alla fine (sono 12 le puntate previste).
Grazie ad "Andor" ho apprezzato ancora di più il film "Rogue One", insieme formano e formeranno un inaspettato e degno prologo di "Una Nuova Speranza". 
Ci aggiorniamo a novembre quando il quadro sarà completo.

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