giovedì 13 ottobre 2022

La paura va via da sè i pensieri brillano (Nada)

Rinascere dopo un fallimento. Molti di noi percepiscono il fallimento come il punto, la fine di una storia che non si potrà ripetere, l'impossibilità di recuperare o di ripartire da zero.
Non è proprio così soprattutto per chi crede in sè stesso e nella realizzazione dei propri progetti.
Esistono moltissimi esempi di come ad un fallimento sia seguita una rinascita, un miglioramento, un successo vero e proprio. D'altronde tutti noi sbagliamo prima o poi e la nostra vita è sicuramente piena di piccoli fallimenti dai quali - spero - ci siamo prontamente rialzati.

Nada arrivò ultima a Sanremo nel 1987 con la canzone "Bolero" e per 5 anni non si seppe più nulla di lei.  Nata e vissuta con la musica non riesce difficile indovinare quello che avrà passato in quegli anni. Da una brutta posizione in classifica uscita da Sanremo potremmo non preoccuparci più di tanto ma un ultimo posto fa sempre male soprattutto se - come in quel caso - si crede in un progetto o in una canzone. Non lo chiamerei fallimento ma quel che si prova è indubbiamente una sensazione simile.
Nada si è reinventata passando da cantante Pop a cantautrice, uscendo da un buio tunnel personale e riemergendo con progetti che ha saputo vestire molto bene e dai quali ha ottenuto riconoscimenti da parte di pubblico e critica. Cerchiamo sempre i motivi per riemergere dai piccoli e grandi momenti "no" della nostra vita e, in contrapposizione, non sentiamoci troppo sicuri dei successi che entrano in casa nostra.

La paura va via da sè i pensieri brillano - Nada. Dal periodo buio, ormai tanti anni fa, Nada si è saputa reinventare o forse ha scoperto la dimensione più consona in cui concretizzare le sue idee. Da cantante pop si è trasformata in cantautrice ispirata ponendo una cura maggiore alle proprie uscite discografiche che hanno assunto un ottimo gusto di "progetto". Questo "la paura..." colpisce dalle prime note per la scelta dei suoni del gruppo che l'accompagna: batteria basso chitarra e organo molto puliti più qualche sinth probabilmente in presa diretta, che ricordano le grandi band del passato e non solo quelle italiane. Non è però un prodotto nato antico, la direzione bluesy e qualche tocco jazz lo collocano nello spazio-tempo indefinito. E' chiaramente un prodotto internazionale e tocca proprio alla voce di Nada ricordare che siamo in Italia. Lei dovrebbe avere circa 70 anni ma la sua voce pare quella di una ventenne o almeno non è cambiata da quella di un tempo. Sono proprio le sue acrobazie vocali ed il caratteristico timbro che innalzano la qualità musicale di tutto il progetto. 
Voto 8: ben fatto, cantante e gruppo in super-forma firmano un album da ascoltare che però non è perfetto, alcuni brani non mi hanno convinto. Vi dico quelli che mi hanno convinto e molto: "in mezzo al mare" "io ci sono" "oscurità". Non pensate troppo al voto e correte ad ascoltarvelo tutto.

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