domenica 25 dicembre 2022

Natale, nascita e musica

Il mio modo per fare gli auguri.
Non amo più le frasi prefatte, i "meme" già conditi, gli invii frettolosi ipocriti e impersonali.
Se voglio farvi un augurio lo faccio bene, con il cuore e a modo mio. Vi auguro di nascere (o rinascere) ascoltando tanta musica, di essere avidi e volerne sempre di più.  Ascoltare la musica bella o brutta. Ascoltarla per essere migliori, più buoni ma anche più cattivi nelle occasioni che meritano. 
Ascoltare musica per avvicinarvi a Dio, al vostro dio esistente o non esistente, materia o immateria. 
Il mio augurio arriva anche come "riparazione" alla mia assenza dalla rubrica "le Pagelle del Fabiet" che torna oggi in versione Special Potenziat Maggiorat Mega. Canzoni che ho ascoltato per me ma anche per voi. Auguri.

Potete conoscere tutto quello che ascolto in www.radiomusicfree.it ogni venerdi in diretta alle 12.30. La puntata precedente è sempre disponibile a distanza di 7 giorni qui.

Rossana Casale - Joni. Copertina e primo ascolto, perfetta per questi giorni ma attenzione non è di certo leggera. Joni è un album dedicato a Joni Mitchell, eroina per molte cantanti e per la nostra Rossana Casale, voce che apprezzo fin da quando era corista di Alberto Fortis. Dotata di una voce molto dolce e zuccherata è sempre stata dalle parti del jazz. Dice Rossana "Joni gode di un impatto sonoro notevole grazie a tutti i musicisti, album in cui la cantante è al centro dell'attenzione senza esserlo. Lei è stata la mia prima guida, il mio primissimo ascolto, insieme ai dischi di Jazz di mio padre. Mi chiudevo in salotto e mettevo i suoi album, soprattutto ‘Blue’ e mi lasciavo trasportare dalle parole dei suoi incredibili testi. Con ‘Woodstock’, suonato solo sui tasti neri del
piano, a sedici anni ho passato l’ammissione di canto in Conservatorio a Milano". Con lei troviamo Emiliano Begni ( pianoforte), Francesco Consaga ( Sax Soprano e Flauto Traverso), Ermanno Dodaro (contrabbasso), Gino Cardamone (chitarra jazz).

Lorenzo Jovanotti - Il disco del sole. Non mancherà di sicuro sotto l'albero (ma si regalano ancora i CD), con lui si va sempre a colpo sicuro. Peccato che il miglior Jovanotti sia ormai lontano. Se come showman è probabilmente all'apice della sua carriera (i suoi spettacoli live rappresentano oggi il top) musicalmente parlando - sempre ad oggi - possiamo affermare che ha dato il massimo ai tempi di "serenata rap" (che era un ottimo brano così come tutto l'album). Lo preferisco in versione "rap in stile jova" e potrei far partire una raccolta di firme per togliergli la voglia di cantare bene (non lo fa) e soprattutto l'autotune. Ma il successo è successo, non aspettatevi però originalità in questo suo ultimo lavoro. I testi invece sono invece a livelli buono/ottimo, com'è nella media del nostro. Applausi al coraggio, l'album dura più di un'ora.


Elvis Costello - The Boy named IF. Non ricordo album brutti di Elvis Costello. Sicuramente ce ne sono ma lui sa come farcelo dimenticare. Il suo è un Rock'n'Roll che trascina, fa ballare, diverte, ci fa sedere per pensare poi ci riporta in pista nuovamente. Elvis nasce artisticamente suonando fino a tardi nei pub, nei posti dove o trovi qualcosa per far divertire le persone o devi trovare un altro lavoro. Questa energia sa come trasferirla negli album, donando un equilibrio ed una capacità di produzione veramente invidiabile, tenendo presente che tutto viene probabilmente suonato in diretta, alla "vecchia maniera" (mia ipotesi). Dissacrante già dal titolo dell'album, Costello porta il Rock'n'Roll dove nessuno avrebbe mai osato.


Mark Knopfler - The studio albums 2009-2018. Seconda antologia per il chitarrista - ex - dei Dire Straits. A Natale il regalo più ricco era di sicuro il "cofanetto", destinato a chi ci stava realmente a cuore. O magari donato a chi aveva bisogno di una bella lezione di musica. La discografia di Mark Knopfler, dopo i Dire Straits, è importante ed è giusto poter accedere a tutto (più due brani inediti). A dire la verità questo cofanetto si completa con quello uscito l'anno scorso con la discografia 1996-2007. Certo c'è tutto in streaming ma non sta a me decidere il modo d'ascolto. Semplicemente dovrebbe essere patrimonio di tutti noi, Mark come chitarrista è ottimo (fra i migliori sicuramente) ed è un buon cantante. Se non lo conoscete, vale la pena di un bel tuffo riparatore.

Niccolò Fabi - Meno per meno. Questa moltiplicazione da' sempre un risultato positivo (questo mi dicono i matematici). Tante esperienze negative devono sempre risolversi in una positività, questo il messaggio di Fabi, sicuramente fra i grandi della musica italiana. Costante l'alta qualità della  sua produzione, in questo album uscito a novembre presenta 6 brani del suo repertorio riarrangiati per orchestra oltre a 4 perle inedite, canzoni che erano nel cassetto da un po' e hanno trovato finalmente la loro giusta collocazione. Aspettando tutto arriva, inutile scrivere bene, ottimi gli arrangiamenti, bellissime le canzoni. Grazie Niccolò.


Kicca - Call me sugar. Cantante vicentina che ha trovato il successo in territorio francese (a Parigi per la precisione) ci regala un album perfetto per fare un'ottima figura con i vostri ospiti, senza proporre "le solite cose". Leggero ma non per questo poco profondo, Kicca è dotata di una voce piacevolmente rara e interessante. Le canzoni sono cantate in tre lingue (francese inglese e italiano) in modo impeccabile mentre i musicisti garantiscono un accompagnamento potente e preciso. Non posso collocare l'album dentro un genere ben preciso ma - volendo sbilanciarmi - scrivo che il Soul-Pop fa da padrone. Mai scontato, ottimo album da ascoltare in questi giorni per restare allegri e dimenticare i fatti spiacevoli.






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