giovedì 26 gennaio 2023

Margo Price - Strays

Quello che mi piace è che sto ascoltando moltissimo. Cerco ovunque le nuove uscite discografiche (appoggiarsi ai social/siti di streaming è pericoloso, attenzione) anche se non sempre è musica nuova, originale. Sono alla disperata ricerca di qualcosa che mi incolli all'amplificatore, che mi spinga ad alzare il volume, che mi emozioni così come ha fatto il bagaglio musicale che mi accompagna da una vita. Difficile perchè è molto facile, oggi, riproporre cose già sentite, fatte molto bene, spesso benino o tragicamente male. Poi arriva la grande domanda: sono anziano (o vecchio), è per questo? Ho già ascoltato quello che dovevo ascoltare, mi sono già affezionato ad altro. Quindi come ascolta un giovane? E' possibile che provi qualcosa di genuino non avendo mai ascoltato le perle del passato? E' difficile essere attendibili, equidistanti, equilibrati. Ognuno è figlio del suo tempo e ne deve accettare le conseguenze. 

Ma io continuo a cercare, ad ascoltare e comunque a divertirmi.

Margo Price - Strays. Piacevolissima sorpresa questa brava cantante attiva da qualche anno (questo è il quarto album). Il primo brano "Been to the mountain" mi ha riportato ai Doors ma anche ai primi Pink Floyd. Quando si dice "gancio", eccolo che arriva. Questione di qualche attimo però anche se il brano, molto rock con diversi spunti psichedelici, è davvero interessante. Lei è maledettamente brava ed è circondata da ottimi  musicisti che hanno capito quello che vuole, o magari lei si è fatta capire molto bene. Si dice che sia un'artista country, non ne sarei sicuro. Qui siamo dalle parti della California, grandi spazi, rock con qualche goccia psichedelica creata e aggiunta ad arte dal produttore Jonathan Wilson. Vengono proposti brani molto diversi fra loro per arrangiamento e "genere" senza alcun timore. Margo, perfetta, è un'ottima narratrice della sua vita, credibilissima in tutti i 10 quadri di questo "Strays", così diversi ma complementari fra loro. Due note piacevolissime contribuiscono ad alzare il mio personalissimo voto: la durata complessiva (difficile trovare album di 46 minuti ormai) e la durata media dei brani che si assesta sui 4/5 minuti. Finalmente canzoni che hanno la loro durata senza nessuna parvenza di "minestra allungata". Alcune code sono piacevoli e profumano di "finalmente".
Voto 8,5: ne ho parlato benissimo  preso da una specie di coinvolgimento artistico. "Strays" è da ascoltare per intero avidamente più di una volta per godere interamente e intensamente il grande lavoro di cantante produttore e musicisti. Non arriva al massimo dei voti perchè ci sono alcune canzoni "minori", due o tre brani un po' stanchi. Forse il disco parte benissimo e finisce un po' anonimo ecco. Nulla di grave, avercene.

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