venerdì 4 aprile 2008

Aspettando i Four Fried Fish - F.A.Q. - parte 2

Continua il mio ed il vostro viaggio nei "segreti" della produzione di "... (titolo top secret)...", cd dei Four Fried Fish in uscita a fine mese. Oggi vi parlo di me, di come ho vissuto tutta l'esperienza in relazione di quello che dovevo fare per il cd. Cominciamo con una mia bella foto con Andrea Valfrè. Andrea è una persona dai poteri soprannaturali. Si mette a tua disposizione e nello stesso tempo dirige tutto quello che fai. E' il quinto elemento del gruppo.


Le mie mansioni

La mia occupazione principale, nel cd, è stata suonare il pianoforte e arrangiare qualche brano per i fiati. Su quasi tutto il resto mi sentivo quotidianamente via Skype con Flamiano (copertina, compensi, brani, prove, imprevisti.....tutto). Ho suonato pochissimo l'Hammond per arricchire qualche track ed ho fatto un "coretto". Non ho passato tutto il tempo sopra il pianoforte insomma...anzi. Avrei voluto avere molto più tempo a disposizione ma ci sono state alcune cose che dovevano essere assolutamente fatte e ve le elenco:

- la preproduzione: io e Flamiano abbiamo occupato diversi pomeriggi, nel mio piccolo studio, a suonare "virtualmente" i brani su cubase, in modo da consegnare ai musicisti che poi avrebbero suonato una traccia attendibile da ascoltare. Io ho poi scritto le parti nel dettaglio, non spartiti ma successione di accordi, appunti ecc. ecc. . Non è esistito, e non esisterà mai, un arrangiamento per il quartetto essendo l'improvvisazione un elemento fondamentale del nostro genere. Ci sono state delle proposte discusse in prova, delle indicazioni di Flamiano e delle indicazioni mie che sono state rispettate durante la registrazione finale. Alcuni brani, già suonati live, erano praticamente pronti. Altri sono nati proprio per questa occasione. Questa fase di pre-produzione è stata molto positiva, e in caso di bis (ovvero la pubblicazione di un altro cd) verrà potenziata. Più si hanno le idee chiare quando si entra in sala, più si vive serenamente e con sicurezza la registrazione.
- l'arrangiamento per i fiati: la parte per me più dura non avendo nessuna esperienza di questo tipo. Non è stato semplicissimo e ho proprio sudato. Si trattava prima di tutto di mettere sullo spartito quello che già era stato fatto, aggiungere un trombone, provare, correggere. Una volta stabilito che l'arrangiamento funzionava riscrivevo tutto in bella copia sul Pc e creavo quattro tipologie di spartito, la prima per il sottoscritto che comprendeva tutti i fiati (3 righi), la seconda per la tromba (trasportata), la terza per il sax (trasportata) e la quarta per il trombone. Non finiva qui, successivamente c'è stato il lavoro di correzione di ogni spartito (gli errori son sempre in agguato) che è stato risuonato al piano o al sinth con il suono più adatto. Sicuramente in questi tre mesi sono migliorato e alla fine era tutto più naturale, ma posso quantificare in 6-7 ore a brano questo lavoro. Il numero dei brani che ho arrangiato per i fiati non posso dirlo, supera il 5.
- lo studio al pianoforte dei brani: è stata la parte più semplice alla fine. Alcuni brani li sapevo già e ho dovuto ripassarli e decidere come comportarmi con gli eventuali soli. Quelli nuovi li ho studiati da zero. In linea di massima ho studiato veramente al pianoforte sei settimane, due ore al giorno di media che ho alzato a quattro ore i giorni antecedenti alle registrazioni. Vi sembrerà strano ma ho studiato poco i soli. Essendo fuori allenamento da diverso tempo mi sono concentrato tantissimo sulle scale, sui pochi brani di classica che sapevo (Bach e Chopin) e sul groove del brano. Alcuni soli sono stati rifiniti proprio in sala di registrazione, durante il sound check o in altri momenti di pausa.....


Io e Mr. Steinway

Tutta la mia preparazione aveva l'obiettivo di immaginare come avrebbe suonato il pianoforte della sala di registrazione. Le poche volte che ho avuto modo di suonare un pianoforte a coda live c'erano problemi di vario tipo. Accordatura, suono, monitor, amplificazione. Nessuno di questi problemi si è presentato in sala. L'accordatura era perfetta e potevo ascoltarmi in cuffia perfettamente. La cosa che mi ha spiazzato (pur essendo pronto) è stata, dalla prima nota e oltre la bellezza e versatilità del suono, la profondità dei bassi e la ricchezza degli alti. Son rimasto tanto impressionato che ho deciso, sul momento, di cambiare qualcosina anche sul modo in cui avrei suonato. Tante le cose da dire:

- il pianoforte è all'altezza della sua fama, si è adattato perfettamente al suono che volevo avere (bluesy) e mi ha addirittura dato una mano sugli alti, punto debole di tutti i pianoforti medi.
- rispetto a tutti i pianoforti provati posso affermare che la tastiera è molto più sensibile e pesante. Anche rispetto al mio verticale che è pesantissimo. Anche a causa della temperatura non elevata ho avuto qualche problema di raffreddamento delle mani, in quei momenti pareva tutto ancora più pesante......
- i bassi sono qualcosa di incredibile
- finalmente ho usato il pedale con intelligenza, proprio grazie al piano che non nascondeva nulla di quello che succedeva al suo interno. Purtroppo non sarà facile ascoltare queste finezze a causa del genere e della potenza del suono del quartetto, ma io mi son divertito !


E gli edit?

Come ho già avuto modo di scrivere, pochissimi edit. Voglio rimarcarlo. A ripensarci sono anche stati troppi... la prossima volta darò ancora di più per evitarli, tanta è la soddisfazione di suonare un brano e non vederlo modificare. Qualche stacco, una nota, una breve parte di solo che era sicuramente venuta meglio in una track precedente. Grande comunque lavoro di Andrea e Marco nel contenimento delle nostre richieste che a volte erano eccessive e fin troppo paranoiche ("quella notina li non ci sta", " cancella quello" , "fammelo rifare" ). Questo a riprova del fatto che tendiamo troppo leggermente ad entrare meno concentrati di come invece si dovrebbe essere. L'edit si può fare, ma non bisogna tenerne conto. Si sta meglio senza.


Ho vuotato il sacco, e continuerò a vuotarlo nei prossimi giorni. Tante le sorprese per voi. Chiedete e avrete la risposta !

1 commento:

Anonimo ha detto...
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