domenica 1 febbraio 2009

Nintendo KORG DS 10: primo esempio pratico

Ho già avuto modo di spiegare, con parole semplici e chiare, spero, su cosa si basa “l'architettura” di NINTENDO KORG DS10: la pattern. Il software racchiude un sinth monofonico ed un minisequencer che permettono all'utente di “creare” delle composizioni anche complesse. Oggi ci occupiamo del “sequencer”, forse la parte più sconosciuta per chi non ha mai fatto musica ma vuole provare a fare qualcosa con questo gioco.

E' molto difficile spiegare con chiarezza cos'è un sequencer e soprattutto spiegare come funziona quello del Nintendo Korg DS10. Il modo forse più giusto è sicuramente quello di farvi toccare con mano da subito il “come si fa”, a mezzo di un esempio guidato. Almeno non dovrete solo leggere e cercare di capire, avrete la possibilità di leggere e provare subito per..capire meglio.

Quindi accendete il vostro NINTENDO DS con la cartuccetta magica ed aprite un nuovo “file” dalla modalità “assolo”.

ACCETTO OGNI CONSIGLIO PER MIGLIORARE QUESTA SPIEGAZIONE!

L'esempio è semplicissimo e ...anche banale, ma è l'unico che penso riuscirà a soddisfare tutti, anche quelli che proprio non sanno nulla . Fra Martino il Campanaro...penso sia conosciuta da tutti e , vista la sua semplicità, ci permette di approfondire per bene diversi aspetti del minisequencer.

La foto in alto DEVE esservi chiara. E' uno spartito e rappresenta proprio la composizione che metteremo sul sequencer. Non posso mettermi a insegnare teoria musicale (non ne ho titolo), fate uno sforzo e cercate di seguirmi. Ogni “misura” è costituita da quattro note da ¼ , ogni 4 note c'è una sbarretta ed ogni sbarretta corrisponde ad una PATTERN che dovremo creare. In tutto, per questo primo esempio, dobbiamo creare 4 patterns. Partiamo con la creazione della PATTERN N. 1. Il resto sarà molto più semplice!

La PATTERN N.1 quindi dovrà far suonare le prime quattro note che...lo sappiamo tutti...sono DO-RE-MI-DO (frà mar-ti-no).

1 – Ogni pattern (purtroppo) contiene già delle note di batteria che andiamo ad eliminare subito: invertite lo schermo e cliccate su “DRUMS SEQ”, successivamente su “CLR” e “SI”, torniamo al menù

2 – Scegliamo il tempo, la velocità con il quale il pezzo verrà suonato dal sequencer, cliccando su “BPM”. Il bpm di default è 120, possiamo lasciare questo . “SWING” non sfioratelo nemmeno, per ora.

3 – Programmiamo la prima traccia (in totale su DS10, come già detto, abbiamo 3 tracce registrabili) quindi cliccate su “SYN 1 SEQ”.

4 – Ecco il cuore del sequencer. Una griglia in cui inserire le note. L'asse “y” indica l'altezza della nota mentre l'asse “x” piazza la nota in un punto ben preciso del “tempo” , sempre e comunque all'interno della prima misura. Ogni puntino rappresenta 1/16 che è l'unità di misura di questo sequencer , ed è su questa unità che dovremo ragionare per ogni nostra creazione (è inizialmente impossibile far suonare una nota da ¼, come quelle, appunto, che dobbiamo inserire noi).

5 – Vista la mia osservazione al punto 4, procediamo, per inserire n.4 note da ¼ dobbiamo inizialmente inserire 16 note da 1/16. La matematica non è un'opinione quindi per ogni nota da ¼ dovremo riempire 4 quadratini . Quindi localizzate il DO centrale (si identifica con il C4, dovrebbe essere ben visibile da subito senza scorrere la tastierina) e cominciate a riempire i quadratini con la sequenza: DO DO DO DO , RE RE RE RE, MI MI MI MI, DO DO DO DO .Chiaro? Spero che sia chiara la posizione delle note, se la risposta è “no” ecco l'ulteriore semplificazione: il primo “DO” si trova in corrispondenza del tasto C4, riempite quindi i primi 4 quadratini in corrispondenza del C4. Il RE è il primo tasto sopra il C4, fate lo stesso, successivi 4 quadratini da riempire (dal quinto all'ottavo). Il MI è il tasto bianco sopra al RE, altri 4 quadratini da riempire (dal nono al dodicesimo). Infine si torna al DO e dovete sapere dove si trova giusto? Esatto, riempite i quadratini dal tredicesimo al sedicesimo in corrispondenza del tasto C4. Se sbagliate è sufficiente cliccare il tasto “CLR” e ricominciare daccapo.

6 – Proviamo a schiacciare il tasto “Play”, in alto. Cosa sentite? Una successione di note che non è proprio “Fra Martino il Campanaro”. Per forza, abbiamo “spezzettato” ogni nota in 4 note brevi (i sedicesimi appunto). Per far suonare correttamente dobbiamo raggruppare tutti i DO, tutti i RE e tutti i MI. In alto a sinistra cliccate su “NOTE”, si visualizza la schermata relativa al “GATE”. In questa griglia decidiamo quanto devono essere “legate” le note da 1/16 che abbiamo appena scritto nel sequencer. Fate pure delle prove, al 25% le note suoneranno “spezzettate” mentre al massimo, sul “LEGATO” suoneranno tutte unite, appunto … legate! Cosa vogliamo noi per il nostro brano? Che le note suonino “unite” a gruppi di quattro. Quindi cliccate tutti i quadratini del “legato”ad esclusione del n. 4, del n. 8, del n. 12 e del n. 16; per queste note inseriamo un “gate” del 50%. Fate suonare e capirete da voi quello che è successo.

7 – Cliccate ancora su GATE e arriverete sulla schermata del VOLUME. In questa schermata potete far si che ogni nota abbia il suo volume. Fate pure delle prove con il Play inserito. Alla fine comunque cliccate su “CLR”, lasciamo il volume al massimo.

8 – Cliccate su VOLUME, eccoci alla schermata del “PAN” in cui potete posizionare ogni nota alla vostra destra o alla vostra sinistra, o magari al centro. Provate pure ma, sempre per il momento, lasciate tutto al centro (“C”).

9 – Skippate tutto il resto fino a far ritorno al sequencer iniziale.

10 – Abbiamo (avete) creato la prima PATTERN. Torniamo al menù (con le freccette, in alto a destra) e cliccate su “PATTERN”. Qui ci sono 16 quadratini relativi a tutte le PATTERN che possiamo creare. La prima è pronta...facciamo un salvataggio e proseguiamo.

11 – Ora con la stessa procedura fin qui seguita creiamo la seconda PATTERN. Cliccate su PTN2 e ripetete il punto n. 1 (purtroppo ora comincerete ad intuire la complessità di questo software...ogni volta c'è da ricominciare da zero...o quasi). La differenza con la PATTERN 1 è costituita dalle note, che ora dovranno essere MI FA SOL (dor-mi-tuuu), in cui il SOL dura 2/4. Dobbiamo sempre ragionare a sedicesimi quindi inserite: MI MI MI MI FA FA FA FA SOL SOL SOL SOL SOL SOL SOL SOL.

Passiamo alla definizione del GATE nell'apposita schermata e....riempite tutti i quadratini del legato a differenza del quarto, dell'ottavo e.....del sedicesimo (al 50% come prima). In questo modo abbiamo creato le prime due note da ¼ e una terza da 2/4 . Fate le vostre prove e salvate anche la seconda PATTERN (salvando di conseguenza anche la prima...logicamente).

12 – Ormai cominciate a capirlo, la difficoltà principale sta nel dare il giusto respiro fra le note e nel dar loro la giusta durata. La terza PATTERN è ancora più complicata (suo-na-le-cam-paa-nee): abbiamo quattro note da 1/8 e due da ¼. Editate la terza PATTERN , ripulitela (punto 1) e posizionatevi sul sequencer inserendo le note: SOL SOL LA LA SOL SOL FA FA MI MI MI MI DO DO DO DO . Fatto? Andiamo al GATE, tutto legato escluso...indovinate.. il secondo, il quarto, il sesto, l'ottavo, il dodicesimo e il sedicesimo quadratino (al 50%). Ascoltate, dovrebbe girare giusta! Giocate con il GATE per capire la differenza fra LEGATO e staccato, e magari anche lo staccatissimo (25%). e' molto importante!

13 – La quarta e – per ora – ultima PATTERN risulta uguale, per durata e posizione delle note, alla seconda. Quindi provate, alla luce di quanto appreso, a gestire il GATE da soli. Le note da inserire nel sequencer sono RE RE RE RE SOL SOL SOL SOL DO DO DO DO DO DO DO DO (dor-mi-tuuu). Attenzione che il SOL è sotto al C4.

14 – Salvate. E' arrivato il momento di “gustare” momentaneamente questo primo lavoretto. E' arrivato il momento di mettere nella giusta successione le varie PATTERN che abbiamo registrato. Dal menù principale cliccate su “SONG” quindi “SI”. In questa schermata scegliete ne più ne meno la successione delle pattern che dovranno essere suonate, con un massimo di 100 misure (ricordate che questo sequencer suona sempre in loop, quindi arrivato all'ultima pattern ricomincerà dalla prima). La successione esatta è 1-1-2-2-3-3-4-4. Riempite i quadrati e schiacciate PLAY e...cantate con amore!


Felici? Prima di chiudere un piccolo “trucco” molto divertente. Tornate alla schermata delle PATTERN (menù, pattern) e cliccate su “LOCK”. In questo modo potete decidere la PATTERN che dovrà suonare semplicemente cliccandoci sopra. Il sequencer si preoccuperà di mantenere tutto a tempo, quindi potete divertirvi da subito a “mescolare” le quattro melodie appena inserite.

Spero veramente di essere stato un po' chiaro e basilare. Nel prossimo post vi farò capire meglio a cosa può servire il SYN2 SEQ che è la copia esatta del primo, sempre basandomi su Fra Martino il Campanaro. E poi un terzo post (se non minacciate di smetterla prima) vedremo di svelare i segreti della terza traccia (che ne contiene quattro), quella denominata “DRUMS SEQ”.

Buon lavoro e....commentate!


5 commenti:

kiaSso ha detto...

Bravo ragazzo!
Oggi ho composto la mia prima melodia.
Cercavo una guida veloce per passare subito alla pratica e la tua è stata di grande aiuto.
Grazie!

Anonimo ha detto...

sei un grande!!!!!!
è proprio quello che cercavo.
mi hai fatto apprezzare questo software che inizialmente mi è sembrato se non stupido inutile.
continua così

Fabio Ranghiero ha detto...

Grazie, avevo dei dubbi sulla validità di questo post invece....eccovi qui!

Da settembre posterò altro sul korg ds 10 !
Non perdetevi le gioie del kaoss pad intanto!

orsobrusco ha detto...

Io grazie al tuo tutorial son riuscito a fare questo:

http://www.youtube.com/watch?v=9lyMXnahOOk

Ma sii indulgente: non sono un musicista ;)

Fabio Ranghiero ha detto...

Molto molto buono !!! Suoni molto belli fra l'altro, bene.