Sabato sera mi sono gustato un "nuovo" spettacolo del famosissimo Cirque du Soleil, a Milano. Alegria non è di certo l'ultima proposta del Cirque ma per me è stata la prima volta dopo aver visto qualche anno fa Saltimbanco, sempre a Milano.
Non è mio compito farne una recensione e non voglio nemmeno aggiungermi al coro dei vari "magnifico" "incredibile" "bellissimo".
Ovviamente mi è piaciuto e spero di andare a vedere altri spettacoli di questo livello.
Semplicemente vorrei riportare alcuni pensieri fatti mentre tornavo a casa.
1- Il Cirque du Soleil rappresenta un possibile futuro in cui tutti i popoli hanno finalmente capito come convivere senza perdere le proprie origini. Il primo effetto del Cirque è di illudermi di vivere in un mondo nuovo in cui le discussioni non portano ai bombardamenti ma ad un miglioramento. Mi vien da pensare che nessun capo di Stato o nessuno di "quelli che contano" abbia mai visto questo spettacolo. O se l'ha visto e gli è piaciuto MENTE di sicuro....
2- Il Cirque du Soleil non è un'esibizione di bravissimi atleti. E' un concerto con coreografie indovinatissime. Al secondo appuntamento mi è ormai chiaro che tutto durante lo spettacolo è basato sulla musica e sul ritmo. Il gruppo, seppur molto dietro, è sempre presente con la musica. Musica peraltro bellissima (e la canzone "alegria" mi spiace dirlo è quella che mi piace di meno seppur famosissima).
Appuntamento a quando? A febbraio arriverà il nuovissimo spettacolo dedicato a Michael Jackson. Chissà......
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