lunedì 20 luglio 2020

Inseguendo la Val Liona


Il ciclista della domenica oggi è meno "domenicale" in quanto durata e lunghezza del giro cominciano ad essere più impegnativi del solito. Di certo 40 km - questo il giro che propongo oggi - non è nulla di che per un ciclista abituato a pedalare, per uno sportivo. 
Per un ciclista della domenica come noi invece, un turista, rappresenta come minimo un bell'impegno. Ma vinceremo anche questa sfida, anzi... la prossima daremo ancora di più.

Cosa si fa oggi? Vi propongo un bel giro - sempre facendo di Noventa Vicentina il punto di partenza e arrivo - seguendo un canale di irrigazione (non è un fiume) molto importante in quanto "porta" acqua ad una zona molto ampia del Basso Vicentino: il canale LIONA. 

Seguendo questo canale scopriremo un paese che ne prende proprio il nome: VAL LIONA, fondato recentemente dall'unione di San Germano dei Berici e Grancona. E proprio una vallata in quanto chiusa da una biforcazione dei Colli Berici. Appena entrati nella valle troviamo Sossano/Villaga a Est e Orgiano a Ovest. I ciclisti più in erba potranno avventurarsi sulle belle salite che portano a 200/250 metri, noi le vedremo più avanti.

Chi vuole informarsi per bene sull'origine del nome Liona e la storia del canale può cliccare sul LINK che ho scovato navigando in internet. Il bello di internet è questo!

Il viaggio si svolge in pista ciclabile, in strade a scarso traffico, vedremo molti campi ma scopriremo anche alcune perle forse tralasciate dal nostro territorio. 

Ma è il momento di partire, ecco la minimappa del tragitto e, in omaggio al paese di partenza e di arrivo, una bella foto della sua Villa Barbarigo sede del Comune. Sempre in Villa Barbarigo si organizzano sempre bellissime mostre e rassegne fotografiche, una visita va sempre fatta!


Come promesso, ecco la foto di Villa Barbarigo, punto di partenza e arrivo della nostra biciclettata.


Durata: 2 ore senza sosta
Lunghezza: 41 km
Cosa portare: bici funzionante, qualcosa da sgranocchiare, acqua

Partiamo ovviamente da Noventa e andiamo a prendere la pista ciclabile verso Vicenza. Il modo più veloce è percorrere via Carlo Porta che diventa via Prolin (dopo il distributore) e dopo il curvone prendere la ciclabile.

Percorriamo la pista ciclabile fino ad Albettone, prenderemo quindi la Strada Sajanega verso Sossano. La strada si trova sulla sinistra e va presa dopo il tratto con lo steccato. Strada Sajanega comincia con via S.Teobaldo, attenzione!
Qui sotto: momento verde attraversando la pista ciclabile e qualche foto della lunga via Sajanega (verso Sossano).




Il percorso è molto tranquillo e pianeggiante, ottimo prologo prima di entrare nel vivo del nostro viaggio. Seguendo la strada vi troverete in un incrocio (strada che porta da Orgiano a Barbarano Mossano), lo attraversate e seguite le indicazioni per Sossano centro
Segnalibro: unione con "accarezzando i Colli Berici".
Sempre dritti, dopo il Duomo vi troverete ad un incrocio e in via Guglielmo Marconi lungo la strada che costeggia la Liona (che è un semplicissimo canale, non aspettatevi troppo.



Una curva secca introduce la lunga e dritta via Campolongo, spesso libera da traffico. Il cartello "Val Liona" ci fa capire che siamo arrivati, è il momento di gustarsi l'inedito panorama di una valle verdissima abbracciata dai Colli Berici. Il momento più bello per apprezzare è il mattino. 
Val Liona è piena di sorprese, aguzzate bene la vista e, mentre pedalate, osservate a destra e a sinistra. Davani, ancora molto lontana, San Germano dei Berici.






Al semaforo andata pure dritti, siamo quasi arrivati a metà percorso, ci aspetta una breve ma impegnativa salita per arrivare al centro di San Germano dei Berici. Una piazzola ci invita a fermarci per dare una vista dall'alto. Volendo i più impavidi possono ancora salire più in alto. La presenza di alcune panchine (ne troverete anche più avanti) suggerisce una sosta per mangiare qualcosa. D'altronde siamo turisti non ciclisti professionisti, è concesso!



Siamo solo a metà percorso. La seconda parte riserverà sorprese e percorsi in mezzo al verde. Il verde è un colore che non stanca mai così come pedalare. Sfruttiamo la breve discesa (via Roma) e arriviamo all'incrocio con via Carbonarola, svoltiamo a sinistra e proseguiamo fino a Villa del Ferro. Una sorpresa per il sottoscritto è questa villa, nascosta e mal mantenuta, che risale addirittura a fine 1600. 
Sconsiglio innanzitutto di continuare su via Carbonarola ma di svoltare a sinistra su via S. Antonio proprio all'altezza della frazione "Villa del Ferro" che ci propone una chiesa medievale (Chiesa di S. Martino vescovo) completamente restaurata a fine 1700. 


Bellissimo soprattutto il campanile che non è entrato nella foto (a causa dello scarso fotografo). Ma proprio svoltando su via S. Antonio ecco una scoperta personale: Villa Priuli Lazzarini, di fine 1600 costruita su progetto di Vincenzo Scamozzi (discepolo e rivale del Palladio, seppur di 40 anni più giovane). 
Purtroppo come scritto la villa si trova in uno stato di abbandono, la foto forse non lo dimostra. Ignote le ragioni, spero che la recente unione dei comuni Grancona e San Germano dei Berici (appunto uniti in Val Liona) porti denaro nelle casse. Spero che parte del denaro venga destinato ad un pronto recupero.


Abbiamo appagato la nostra voglia d'arte, riprendiamo il viaggio. Se non l'avete capito questa strada ci riporta in via Campolongo. Facciamo ritorno a Sossano utilizzando la stessa strada dell'andata. Non preoccupatevi: è un modo per ammirare nuovamente il lato più bello della Val Liona. Devieremo - rispetto all'andata - in centro paese, svoltate a destra in via San Sepolcro (bar all'angolo) e per una volta oltrepassate il semaforo attraversando l'incrocio. La prima via sulla sinistra è via Mottolo: prendetela. Presto via Mottolo si trasforma in via Liona: ebbene non abbiamo abbandonato il tema del nostro giro! Una splendida ciclabile "pura" segue per qualche km il percorso del canale, sempre immersi nel verde, un percorso che divide Sossano da Campiglia dei Berici. Emergeremo esattamente davanti a Villa Repeta, che ho avuto modo di descrivervi in uno dei miei precedenti viaggi in bici.



Da Campiglia a Noventa il passo è (abbastanza) breve, ripercorriamo strade già conosciute, manteniamo il curvone in centro paese e dopo la pizzeria svoltiamo a destra, in via Marconi che poi diventa via Brandizie e successivamente via G.Galilei. 
Per evitare strade trafficate giriamo a sinistra in via Giotto e successivamente in via Spinosa, a destra che percorreremo fino in fondo. 

Bentornati a Noventa, preparatevi per un nuovo viaggio.

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