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domenica 5 giugno 2022

Campagna, qualche villa ed un po' di collina

Complice una serie di impegni improrogabili ho dovuto "archiviare" il mese di maggio e quasi tutte le uscite in bici previste (con la complicità di giornate non incredibili sotto il profilo meteo).
Ci riprovo in giugno anche se gli impegni incombono ancora ( e, in previsione, solo in agosto potrò dedicarmi agli obiettivi ciclistici del 2022). Con l'obiettivo di scoprire percorsi adatti alle 2 ruote ho deciso di scoprire come sono collegate Noventa e Lonigo. Ebbene, accanto ad alcune belle notizie ce ne sono altre di meno simpatiche.
(con l'aggiornamento ho inserito un nuovo video, alla fine del post)

lunedì 11 aprile 2022

Castelli e argini

Ritorno in sella, finalmente! Dopo un inverno dedicato interamente ( o quasi ) alla prossima uscita discografica eccomi di nuovo a pedalare.

2022 ricco di novità, pur fra mille difficoltà e ritardi presenterò questi percorsi con un video riassuntivo di produzione personale: musica del sottoscritto (bella?brutta?  l'importante è che sia farina del mio sacco, come piace a me) e riprese realizzate con la mia nuovissima GoPro .Il margine di miglioramento c'è, si accettano consigli e correzioni.In questo 2022 cercherò di dare ancora di più creando percorsi più impegnativi (sfruttando i vicini Colli Euganei e Berici) e lunghi  (obiettivo lungo-Adige).

domenica 5 settembre 2021

Anello dei Colli Euganei (e variante bislunga)

Non poteva mancare l'anello dei Colli Euganei, una sudata di oltre 70 km ( le indicazioni dicono 63 km, certo ma prima dobbiamo raggiungerlo).

Complice una giornata limpidissima mi sono divertito ed ho trovato un buon numero di indicazioni rispetto alla mia ultima uscita in questo percorso (circa 5 anni fa). Ma vi dirò tutto nel corso dell'articolo che racconterò grazie alle mie stupende foto (sono mie e senza ritocchi, sono stupende per quello).

lunedì 28 dicembre 2020

Cronache dal paese

 

...aspettando la pagella delle ore 11 mi godo questo paesaggio innevato (ancora per poco visto che, come quasi sempre in zona di pianura, arriverà la pioggia).

martedì 8 settembre 2020

Ville, colori e vigneti


È il bello dello spostarsi in bici: da ogni viaggio si torna arricchiti e curiosi. L'arricchimento è dato dall'esperienza, dal continuo confronto fra fatica e appagamento dato dai particolari che si riescono ad osservare in tranquillità, alla giusta velocità e distanza. Dalla possibilità di tornare sul posto piu' volte senza dover far benzina. Curiosità perchè da ogni viaggio si torna con la scoperta di nuove strade, nuove indicazioni, passaggi di cui si ignorava l'esistenza. Da affrontare, logicamente, la volta successiva.

Questo itinerario nasce così, guardando la mappa e cercando di scovare la ciclabile che porta a Rovolon (e che poi fa il giro dei Berici) che tante volte ho evitato, finendo sconsolato nel normale rumoroso traffico delle provinciali.

Ma non devo dimenticare che l'occhio vuole la sua gran parte, ecco quindi un percorso che soddisferà un po' tutto: gambe, occhi e mente. Punto di partenza come sempre è Noventa Vicentina, nostra base. La prima parte è facile e servirà a scaldare per bene i polpacci e portare il respiro al giusto ritmo.

Tutti in sella e....prendiamo la ciclabile per Vicenza!!



Lunghezza del percorso e durata sono leggermente sotto i valori degli ultimi itinerari, tenete comunque presente che ci sarà un piccolo colle da scalare, sicuramente non impegnativo per i professionisti ma indubbiamente fastidioso per tutti noi. 35 km da percorrere in 2 ore se non ci si vuole fermare. 

Al solito il mio consiglio è di controllare la bici, belle gonfie le ruote, freni ben funzionanti, tanta acqua e qualche cibanda se vorrete fermarvi ogni tanto. 

Percorreremo ciclabili per la maggior parte ma anche strade trafficate quindi un bel ripasso alle regole della strada non farà male. Viaggiamo in fila indiana e cerchiamo di non infastidire troppo gli automobilisti sulle strade trafficate.

Percorriamo, da Noventa, la ciclabile verso Vicenza per circa 8 km e attraversiamo la Riviera Berica, in direzione Albettone, sfruttando il ponte della foto qui sotto.


Proseguendo per via Ponte Botti, strada trafficata quindi attenzione, arriveremo in centro ad Albettone dove ci aspetta caratteristica villa Negri De Salvi o villa Campiglia, del 1400, appartenuta nel XVI secolo ai Gonzaga. Poco resta della villa antica ricostruita dai successivi padroni, i Negri De Salvi, che vollero nel 1800 questo aspetto neogotico comunque godibilissimo. 


Fermiamoci per ammirarne i colori e le forme, prediamo aria, svoltiamo a sinistra e cominciamo a salire il monte Castellaro (via Roma, poi via Croce e via strada monte) seguendo e superando il duomo del paese, la chiesa di Santa Maria Nascente. Non saremo in chissà quale vetta ma da quassu' è bello giocare a dominare le terre verso i colli Euganei ed una bella porzione di Basso Vicentino in direzione Agugliaro - Noventa. 


Vista della chiesa di Albettone, dal monte.




Se il giorno è giusto qualche lezione di parapendio non guasta, versante Est

L'aspetto piu' appagante della salita è la successiva discesa. Conscio dell'enorme pericolo corso ho ripreso una parte di questa discesa, tenendo salda la mano sul freno (posteriore) sperando di non fare pedalate false. A fine discesa arriveremo a Lovolo, confinante con Barbarano Mossano, e prenderemo la strada verso Bastia (Rovolon, Padova) in cerca di una porzione di ciclabile che fa parte dell'anello degli Euganei. 


Per immettersi nella ciclabile però dobbiamo percorrere prima un'altra strada trafficata, via Lovolo che diventa via Albettoniera. Occhio vigile a destra, dopo le indicazioni "Bastia" e prima della rotonda, leggermente nascosta sulla destra. Questo tratto porta direttamente a Vo Vecchio. Sarà un piacere pedalare fra ponticelli, chiuse e vigneti (sulla destra) gustando un ottimo panorama, i Berici a destra e gli Euganei a sinistra il tutto per una decina di km circa. 


Piccola area sosta e ponticello di legno


Usate tutta la vostra esperienza per non incastrarvi in queste transenne di cui non ho capito l'utilità.


Il tratto di ciclabile sfocia in via Vo' di Sotto, dopo qualche metro vi troverete in pieno centro a Vo' Vecchio. Fermatevi per ammirare la splendida villa Contarini Giovanelli Venier costruita a fine 1500.


Il mio consiglio è di scendere dalla bici e percorrere la villa in tutto il suo perimetro. Al suo interno troviamo l'importante Museo del Paesaggio dedicato ad una ricca esposizione di mappe del territorio. Questa villa è, purtroppo, anche Luogo della Memoria della Shoah in quanto fra il '43 ed il '44 fu utilizzata come campo di concentramento per circa 60 ebrei, poi morti proprio in questo luogo.

E' tempo di proseguire. Le sorprese non sono finite.


Vigneti ed il monte di Lovertino


Tanto per ricordarvi che sempre sul Bisatto dobbiamo tornare...

Dal centro di Vo' Vecchio arriviamo alla fine di via Vo' di Sotto e ci troveremo sul ponte della foto, lungo il canale Bisatto. Di fronte a noi prosegue la ciclabile che si sviluppa fino a Lozzo Atestino e poi verso Este, in una parte che ho già descritto in altri post.

Percorreremo questa ciclabile fino a Lanzetta, attraversando il piccolo ponte e svoltando a destra. Se sarete fortunati (o sfortunati a seconda dei punti di vista) potrete assistere a qualche gara di Kart, tanto per non farci mancare nulla. Sulla sinistra infatti si trova un circuito molto frequentato che possiamo osservare dall'alto. Non ho resistito e ho fatto questa breve ripresa video.


Soddisfatti? Riprendiamo la marcia e - come già detto - attraversiamo il ponte per girare verso Lanzetta, percorriamo tutta via Kenney e via Roma per svoltare a sinistra verso via Motterelle. Il ritorno verso casa è garantito anche proseguendo dritti e prendendo via Ponticelli (come già visto nel percorso precedente) ma ve lo sconsiglio: c'è ancora una simpatica sorpresa.
Dopo aver attraversato il cavalcavia sull'autostrada svoltate a destra su via Finale. A metà via, circa, fermiamoci ad ammirare una villa palladiana, Villa Saraceno, ultimata nel 1555.


Ad ogni villa il suo colore

Fate attenzione al cancello, se chiuso, dominio incontrastato di vespe. Ho rischiato grosso per fare questa foto! La villa è comunque aperta al pubblico anche se per due ore al giorno, dalle 14 alle 16 dal 1 aprile al 31 ottobre. Buona fortuna.

Ed eccoci alla parte finale. Alla fine di via Finale ci ritroveremo sulla Riviera Berica, la strada che da Noventa Vicentina porta a Vicenza. Potete scegliere se riprendere la ciclabile verso Noventa o fare una piccola variazione, un dritto per via Ca' Vecchie svoltando poi per via Spinosa e successivamente via Frassenara.

Anche per oggi siamo tornati sani e salvi! Le foto sono personali e non hanno subito ritocchi.
Ricordo di controllare sempre le previsioni del tempo prima di partire ma di non temere eventuali piogge (contenute): pedalare sotto l'acqua (con un KW)  rappresenta un'altra esperienza da vivere.

Vi lascio in compagnia di bici e amici e nell'attesa del prossimo percorso.


domenica 30 agosto 2020

Accarrezzando i colli Euganei

 


La pausa "estiva" del ciclista della domenica non mi ha fermato, ho continuato a pubblicare foto piu' o meno interessanti - e comunque ispirate - direttamente da segretissimi luoghi di vacanza.

Con questo post riprendiamo le pedalate virtuali che spero diventino reali per chi mi legge.

Oggi propongo un percorso impegnativo per la lunghezza - 40 km - che ci porterà lungo castelli e mura ma soprattutto verso paesaggi molto diversi fra loro. I colori lungo gli argini e verso i colli Berici cambiano, ma noi siamo qui per apprezzarne tutte le sfumature. 

Una variante più "tosta" di questo percorso la trovi qui.

lunedì 20 luglio 2020

Inseguendo la Val Liona


Il ciclista della domenica oggi è meno "domenicale" in quanto durata e lunghezza del giro cominciano ad essere più impegnativi del solito. Di certo 40 km - questo il giro che propongo oggi - non è nulla di che per un ciclista abituato a pedalare, per uno sportivo. 
Per un ciclista della domenica come noi invece, un turista, rappresenta come minimo un bell'impegno. Ma vinceremo anche questa sfida, anzi... la prossima daremo ancora di più.

Cosa si fa oggi? Vi propongo un bel giro - sempre facendo di Noventa Vicentina il punto di partenza e arrivo - seguendo un canale di irrigazione (non è un fiume) molto importante in quanto "porta" acqua ad una zona molto ampia del Basso Vicentino: il canale LIONA. 

Seguendo questo canale scopriremo un paese che ne prende proprio il nome: VAL LIONA, fondato recentemente dall'unione di San Germano dei Berici e Grancona. E proprio una vallata in quanto chiusa da una biforcazione dei Colli Berici. Appena entrati nella valle troviamo Sossano/Villaga a Est e Orgiano a Ovest. I ciclisti più in erba potranno avventurarsi sulle belle salite che portano a 200/250 metri, noi le vedremo più avanti.

Chi vuole informarsi per bene sull'origine del nome Liona e la storia del canale può cliccare sul LINK che ho scovato navigando in internet. Il bello di internet è questo!

Il viaggio si svolge in pista ciclabile, in strade a scarso traffico, vedremo molti campi ma scopriremo anche alcune perle forse tralasciate dal nostro territorio. 

Ma è il momento di partire, ecco la minimappa del tragitto e, in omaggio al paese di partenza e di arrivo, una bella foto della sua Villa Barbarigo sede del Comune. Sempre in Villa Barbarigo si organizzano sempre bellissime mostre e rassegne fotografiche, una visita va sempre fatta!


Come promesso, ecco la foto di Villa Barbarigo, punto di partenza e arrivo della nostra biciclettata.


Durata: 2 ore senza sosta
Lunghezza: 41 km
Cosa portare: bici funzionante, qualcosa da sgranocchiare, acqua

Partiamo ovviamente da Noventa e andiamo a prendere la pista ciclabile verso Vicenza. Il modo più veloce è percorrere via Carlo Porta che diventa via Prolin (dopo il distributore) e dopo il curvone prendere la ciclabile.

Percorriamo la pista ciclabile fino ad Albettone, prenderemo quindi la Strada Sajanega verso Sossano. La strada si trova sulla sinistra e va presa dopo il tratto con lo steccato. Strada Sajanega comincia con via S.Teobaldo, attenzione!
Qui sotto: momento verde attraversando la pista ciclabile e qualche foto della lunga via Sajanega (verso Sossano).




Il percorso è molto tranquillo e pianeggiante, ottimo prologo prima di entrare nel vivo del nostro viaggio. Seguendo la strada vi troverete in un incrocio (strada che porta da Orgiano a Barbarano Mossano), lo attraversate e seguite le indicazioni per Sossano centro
Segnalibro: unione con "accarezzando i Colli Berici".
Sempre dritti, dopo il Duomo vi troverete ad un incrocio e in via Guglielmo Marconi lungo la strada che costeggia la Liona (che è un semplicissimo canale, non aspettatevi troppo.



Una curva secca introduce la lunga e dritta via Campolongo, spesso libera da traffico. Il cartello "Val Liona" ci fa capire che siamo arrivati, è il momento di gustarsi l'inedito panorama di una valle verdissima abbracciata dai Colli Berici. Il momento più bello per apprezzare è il mattino. 
Val Liona è piena di sorprese, aguzzate bene la vista e, mentre pedalate, osservate a destra e a sinistra. Davani, ancora molto lontana, San Germano dei Berici.






Al semaforo andata pure dritti, siamo quasi arrivati a metà percorso, ci aspetta una breve ma impegnativa salita per arrivare al centro di San Germano dei Berici. Una piazzola ci invita a fermarci per dare una vista dall'alto. Volendo i più impavidi possono ancora salire più in alto. La presenza di alcune panchine (ne troverete anche più avanti) suggerisce una sosta per mangiare qualcosa. D'altronde siamo turisti non ciclisti professionisti, è concesso!



Siamo solo a metà percorso. La seconda parte riserverà sorprese e percorsi in mezzo al verde. Il verde è un colore che non stanca mai così come pedalare. Sfruttiamo la breve discesa (via Roma) e arriviamo all'incrocio con via Carbonarola, svoltiamo a sinistra e proseguiamo fino a Villa del Ferro. Una sorpresa per il sottoscritto è questa villa, nascosta e mal mantenuta, che risale addirittura a fine 1600. 
Sconsiglio innanzitutto di continuare su via Carbonarola ma di svoltare a sinistra su via S. Antonio proprio all'altezza della frazione "Villa del Ferro" che ci propone una chiesa medievale (Chiesa di S. Martino vescovo) completamente restaurata a fine 1700. 


Bellissimo soprattutto il campanile che non è entrato nella foto (a causa dello scarso fotografo). Ma proprio svoltando su via S. Antonio ecco una scoperta personale: Villa Priuli Lazzarini, di fine 1600 costruita su progetto di Vincenzo Scamozzi (discepolo e rivale del Palladio, seppur di 40 anni più giovane). 
Purtroppo come scritto la villa si trova in uno stato di abbandono, la foto forse non lo dimostra. Ignote le ragioni, spero che la recente unione dei comuni Grancona e San Germano dei Berici (appunto uniti in Val Liona) porti denaro nelle casse. Spero che parte del denaro venga destinato ad un pronto recupero.


Abbiamo appagato la nostra voglia d'arte, riprendiamo il viaggio. Se non l'avete capito questa strada ci riporta in via Campolongo. Facciamo ritorno a Sossano utilizzando la stessa strada dell'andata. Non preoccupatevi: è un modo per ammirare nuovamente il lato più bello della Val Liona. Devieremo - rispetto all'andata - in centro paese, svoltate a destra in via San Sepolcro (bar all'angolo) e per una volta oltrepassate il semaforo attraversando l'incrocio. La prima via sulla sinistra è via Mottolo: prendetela. Presto via Mottolo si trasforma in via Liona: ebbene non abbiamo abbandonato il tema del nostro giro! Una splendida ciclabile "pura" segue per qualche km il percorso del canale, sempre immersi nel verde, un percorso che divide Sossano da Campiglia dei Berici. Emergeremo esattamente davanti a Villa Repeta, che ho avuto modo di descrivervi in uno dei miei precedenti viaggi in bici.



Da Campiglia a Noventa il passo è (abbastanza) breve, ripercorriamo strade già conosciute, manteniamo il curvone in centro paese e dopo la pizzeria svoltiamo a destra, in via Marconi che poi diventa via Brandizie e successivamente via G.Galilei. 
Per evitare strade trafficate giriamo a sinistra in via Giotto e successivamente in via Spinosa, a destra che percorreremo fino in fondo. 

Bentornati a Noventa, preparatevi per un nuovo viaggio.

martedì 7 luglio 2020

A spasso nel Medioevo


Questo appuntamento comincia a farsi impegnativo e culturale, oggi facciamo tappa a Montagnana (Pd), cittadella interamente protetta da mura medievali che avremo modo di ammirare in sella alla nostra bici. Se per tutte le note storiche vi rimando al link di wikipedia, in questo post posso solo esprimere ammirazione e devozione nei confronti di questo paese e di queste mura che hanno accompagnato ed hanno stimolato la mia crescita.
Percorrere le mura esterne significa, anche se per qualche minuto, sognare ad occhi aperti.

Consiglio un viaggio serale ovviamente senza cielo coperto in modo da ammirare Montagnana e le mura dipinte dal sole al tramonto.

Ma veniamo ai brevi dati tecnici. 30 km circa di percorso (si potrebbe allungare verso Bevilacqua, lo farò più avanti) non impegnativo per gli adulti soprattutto se si valuta una bella sosta a Montagnana (ovviamente i miei giri non prevedono soste picnic o altro).

Lunghezza: 30 km

Orario consigliato: partenza da Noventa Vicentina ore 19, arrivo ore 20.30 senza soste.

Cosa portare: come sempre documenti, chiavi di casa, la bici (!!), qualche barretta di cioccolato, acqua a volontà, telefono, kw e accessori personali indispensabili.

Per: tutti (da valutare le capacità / soste dei bambini in quanto la lunghezza comincia ad essere impegnativa)


Il tragitto comprende strade trafficate e strade di campagna. Per un breve tratto è prevista una pista unicamente per le bici che comprende un parchetto in cui ci si può fermare per un breve ristoro.

Partiamo come sempre da Noventa Vicentina seguendo le indicazioni per la frazione "Caselle". La miglior strada è via Collegio Armeno da percorrere fino alla rotonda detta "ponte della Maddalena", si tiene la destra e si prosegue fino al ponte di Caselle (frazione).

ALTERNATIVA 1
Arrivando da Noventa Vicentina, appena passato il ponte di Caselle, appena in provincia di Padova si svolta sulla stradina a destra (ben segnata con "Anello delle città murate") e si prosegue per circa 6 km su una strada sassosa ben tenuta (nuova o quasi nel 2021) e segnata. La via si chiama "Sperona" e porta dritta a Borgo Frassine (altro ponte). Di qui si può scegliere la direzione: sulla sinistra si prosegue per MONTAGNANA agganciandosi alla ciclabile di via Fiumicello/ via Praterie, a destra si resta sulla provinciale via Brancaglia che porta a Pojana Maggiore quindi a Noventa Vicentina. 
Una scorciatoia utilissima per evitare totalmente le auto, fra la natura del Frassine e i campi della bassa padovana (siamo a Borgo Veneto). Molto probabile l'incontro con serpenti (ne ho trovati 2 per strada molto lunghi (ad occhio 1 metro) prontamente evitati, si tratta del comunissimo "biacco" .

ALTERNATIVA 2
Superiamo il fiume Frassine e ci troveremo in provincia di PADOVA, teniamo la destra e ci troviamo in un dritto da percorrere ad alta velocità, via Cavazza, dopo il curvone prendiamo subito la destra, via Cabriani, ed entriamo nella parte piacevole del percorso in quanto poco trafficata. 


Percorriamo tutta via Cabriani, proseguiamo per via Pra di Botte e teniamo sempre la strada in via Coatta. Attenzione, alla fine di via Coatta troverete una piazzola/incrocio che porta a via Stangon, il mio consiglio (tutte le strade portano a Montagnana) è svoltare a sinistra per via Coatta Marzola e prendere la terza a destra Via Pescara per arrivare direttamente alle porte di Montagnana.


Siamo ad un incrocio, attraversate la strada per prendere via Trento, sulla sinistra, che porta direttamente alla prima delle quattro entrate di Montagnana: porta Vicenza. Vi propongo il giro delle mura, ovviamente sentitevi liberi di organizzare la giornata per una visita dentro le mura e scoprire questa magica cittadina medievale che si è conservata veramente molto bene.

SEGUE

Seguite le mura in senso orario, vi lascio qui sotto qualche video e foto.





La "Rocca", porta Legnago.



Siete liberi di rifare il giro, ovviamente a me spetta il compito, ora, di guidarvi fino a casa. Le sorprese non sono comunque finite. Dopo porta Legnago (video) sulla sinistra trovate via 4 novembre (è un bivio sulla curva), prendete e seguite la strada che porta alla breve ma comoda ciclabile di via Praterie. Alla fine della ciclabile, sulla destra, trovate una zona picnic con piccolo parco giochi (sterrata).



In fondo a questa piccola oasi ritrovate la "strada maestra", svoltate a destra e dopo pochi metri vi troverete sulla "pojanese, strada che - trafficata - porta a Pojana Maggiore. Qualche kilometro e arriveremo, prima del centro paese, la stupenda villa palladiana "Pojana" del 1500.





Fermatevi quanto volete per ammirare la stupenda villa e preparatevi per gli ultimi kilometri verso Noventa. Ancora sorprese perchè prenderemo una ciclabile poco frequentata che ci permetterà di attraversare (ancora) i campi del Basso Vicentino. Prima del centro cercate, sulla destra via Cosella. Immettetevi e seguitela, si trasformerà in una stradina perfetta per la bici. Via Cosella sfocia in via Bianchina e successivamente in via Ponte Novo che dovrete prendere verso sinistra. 



Il nostro viaggio è finito! Alla fine di via Ponte Novo vi troverete ad un incrocio sulla strada che da Noventa porta a Pojana Maggiore, svoltate a destra e arriverete direttamente in centro di Noventa, al punto di partenza.

Riassumo i punti più importanti di questo viaggio:
- Montagnana, le mura e l'interno 
- Piccolo parco alla fine della pista ciclabile verso Pojana
- Villa Pojana del Palladio
- Fiume Frassine da attraversare in due punti lungo il percorso.

Pronti per un altro viaggio? Seguite il blog e vi darò molte soddisfazioni.

sabato 4 luglio 2020

Breve viaggio verso Villa Repeta


Il ciclista della domenica oggi vi propone un breve viaggio alla portata di tutti che avrà come momento "top" la bella Villa Repeta di Campiglia dei Berici.

Il momento ideale per questo breve giro è la sera estiva: la Villa si fa apprezzare con i colori del tramonto. Pronti? Via!

Cosa serve? Essendo un viaggio corto privo di rischi è sufficiente la bici funzionante, una borraccia di acqua fresca, occhiali, le chiavi di casa, una barretta di cioccolato (solo perchè è tanto buona). 

Durata del viaggio: circa 45 minuti alla velocità media di 21 km/h e senza soste.
Partenza e arrivo: Noventa Vicentina

Per: tutti.


La partenza è come al solito dal centro di Noventa Vicentina, prendete via Carlo Porta e girate a sinistra verso via Zanettini. Proseguite dritto, non fate il "curvone" portandovi su via Monte Cengio e, all'incrocio, voltate a destra verso via Frassenara. Occhio alla vostra sinistra, si apre un piccolo percorso in mezzo ai campi a traffico zero in via Angussola.





La fine di via Angussola "sbuca" su via Spinosa, facciamola fino alla fine svoltando a sinistra. Allo stop eccoci arrivati al confine fra Campiglia dei Berici e Noventa, giriamo a sinistra su via Giotto, anche in questo caso pedaliamo fino alla fine della via e giriamo a destra allo stop.

Proseguiamo diritti fino a Campiglia dei Berici: percorriamo via G.Galilei, via Brandizie e dopo la rotonda via Marconi. Arriviamo in centro paese, seguiamo la chiesa e via Roma per arrivare, finalmente, a Villa Repeta.




E' una bella giornata? Godetevi i colori della villa e preparatevi alla parte finale di questo giro in mezzo ai campi. A sinistra della villa comincia via Pilastri, facciamola fino in fondo e prendiamo la pista ciclabile a destra (a sinistra porta direttamente a Vicenza, la faremo prossimamente). Questa pista ciclabile costeggia la Riviera Berica ed è un modo stupendo per gustarsi i campi del basso vicentino da una parte, i Colli Euganei dall'altra. 


(in realtà questa foto è stata scattata lungo via Brandizie).

La pista ciclabile ci porta direttamente al centro di Noventa Vicentina, punto di fine di questo brevissimo ma emozionante viaggio.

Il prossimo appuntamento? Una sorpresa!

domenica 21 giugno 2020

Il ciclista della domenica: lungo i canali del Basso Vicentino



Comincia un nuovo modo per raccontarvi i miei (per ora) brevi viaggi in bici. Cercherò di dare poche ma essenziali info per chi vuole scoprire il "mio" territorio. A chi mi rivolgo:
- ai ciclisti "della domenica" non di certo ai professionisti dotati di tutina performante!
- ai ciclisti improvvisati
- a chi vuole conoscere il Basso Vicentino e la Bassa Padovana in bicicletta

Cosa serve?
- una bici funzionante (anche una bici da 100 euro va bene purchè funzionino i freni, abbia ruote gonfie campanello, volante...insomma cercate di non valutare di restare a piedi).
- uno zaino o meglio un portapacchi leggero dove mettere le cose essenziali per sopravvivere 1/2/3 massimo 4 ore

IL VIAGGIO DI OGGI

Ho preparato la bici con: cellulare, fazzoletti di carta, occhiali da sole, cappellino, borraccia con mezzo litro di acqua, una barretta di cioccolata (non serve per viaggi corti ma è buona), le chiavi di casa.

Durata del viaggio: 25 km circa per 1 di viaggio (sostenuta senza soste) o 1 h 30 m con qualche pausa qui e la.

Partenza e arrivo: Noventa Vicentina.

Per: tutti



Il viaggio segue diversi canali di irrigazione.
Parto da Noventa Vicentina e seguo la parte iniziale della ciclabile che conduce a Vicenza. Alla prima grande rotonda lascio la ciclabile e prendo via Saline, arrivati in fondo di svolta a sinistra per via Frassenella.
Si segue lo Scolo di Lozzo (sulla destra) fino a Valbona (castello).


Finora abbiamo seguito strade trafficate da auto, da Valbona saremo più tranquilli! Dopo il castello (sulla sinistra area picnic, ma è presto!) seguite la chiesa e svoltate a sinistra (è segnalata la ciclabile "anello dei Berici") . La via è "via Anconetta" e prosegue successivamente per via Pergolette.
Proseguendo alla vostra destra terrete il "monte di Lozzo" fino ad arrivare al paese di Lozzo Atestino. Attraversiamo la strada per la seconda parte del nostro breve viaggio.


Si prosegue quindi per via Botte, libera da auto, seguendo sempre il canale di scolo di Lozzo.
Lascerete Lozzo Atestino alla vostra destra, come da foto qui sotto.


Via Botte si "scontra" con la provinciale che da Noventa porta ad Este (e viceversa). Svoltiamo a destra sulla provinciale e prepariamoci per un breve tratto leggermente pericoloso in quanto trafficato. Il canale (sulla sinitra) è il Roneghetto, la nostra destinazione è la località "Chiavicone" che possiamo riconoscere grazie ad un semaforo ed un edificio posto sul ponte. Dobbiamo prendere quel ponte per tornare in una strada tranquilla e poco trafficata che costeggerà un altro canale, il Frassine, e ci permetterà di tornare a Noventa Vicentina passando per località Caselle (che è al confine fra la provincia di Padova e Vicenza). 


Siamo alla fine del breve viaggio, a breve altri "report" per chi vorrà provare a spostarsi in queste zone in assoluta tranquillità. Chi ama fare viaggi lunghi potrà unire tutti questi brevi viaggi come in un puzzle!


Prossimamente: Val Liona (40 km circa), Montagnana (30 km circa) ed Este (30 km circa). Preparate la bici e comprate tante buone barrette di cioccolata!