martedì 8 settembre 2020

Ville, colori e vigneti


È il bello dello spostarsi in bici: da ogni viaggio si torna arricchiti e curiosi. L'arricchimento è dato dall'esperienza, dal continuo confronto fra fatica e appagamento dato dai particolari che si riescono ad osservare in tranquillità, alla giusta velocità e distanza. Dalla possibilità di tornare sul posto piu' volte senza dover far benzina. Curiosità perchè da ogni viaggio si torna con la scoperta di nuove strade, nuove indicazioni, passaggi di cui si ignorava l'esistenza. Da affrontare, logicamente, la volta successiva.

Questo itinerario nasce così, guardando la mappa e cercando di scovare la ciclabile che porta a Rovolon (e che poi fa il giro dei Berici) che tante volte ho evitato, finendo sconsolato nel normale rumoroso traffico delle provinciali.

Ma non devo dimenticare che l'occhio vuole la sua gran parte, ecco quindi un percorso che soddisferà un po' tutto: gambe, occhi e mente. Punto di partenza come sempre è Noventa Vicentina, nostra base. La prima parte è facile e servirà a scaldare per bene i polpacci e portare il respiro al giusto ritmo.

Tutti in sella e....prendiamo la ciclabile per Vicenza!!



Lunghezza del percorso e durata sono leggermente sotto i valori degli ultimi itinerari, tenete comunque presente che ci sarà un piccolo colle da scalare, sicuramente non impegnativo per i professionisti ma indubbiamente fastidioso per tutti noi. 35 km da percorrere in 2 ore se non ci si vuole fermare. 

Al solito il mio consiglio è di controllare la bici, belle gonfie le ruote, freni ben funzionanti, tanta acqua e qualche cibanda se vorrete fermarvi ogni tanto. 

Percorreremo ciclabili per la maggior parte ma anche strade trafficate quindi un bel ripasso alle regole della strada non farà male. Viaggiamo in fila indiana e cerchiamo di non infastidire troppo gli automobilisti sulle strade trafficate.

Percorriamo, da Noventa, la ciclabile verso Vicenza per circa 8 km e attraversiamo la Riviera Berica, in direzione Albettone, sfruttando il ponte della foto qui sotto.


Proseguendo per via Ponte Botti, strada trafficata quindi attenzione, arriveremo in centro ad Albettone dove ci aspetta caratteristica villa Negri De Salvi o villa Campiglia, del 1400, appartenuta nel XVI secolo ai Gonzaga. Poco resta della villa antica ricostruita dai successivi padroni, i Negri De Salvi, che vollero nel 1800 questo aspetto neogotico comunque godibilissimo. 


Fermiamoci per ammirarne i colori e le forme, prediamo aria, svoltiamo a sinistra e cominciamo a salire il monte Castellaro (via Roma, poi via Croce e via strada monte) seguendo e superando il duomo del paese, la chiesa di Santa Maria Nascente. Non saremo in chissà quale vetta ma da quassu' è bello giocare a dominare le terre verso i colli Euganei ed una bella porzione di Basso Vicentino in direzione Agugliaro - Noventa. 


Vista della chiesa di Albettone, dal monte.




Se il giorno è giusto qualche lezione di parapendio non guasta, versante Est

L'aspetto piu' appagante della salita è la successiva discesa. Conscio dell'enorme pericolo corso ho ripreso una parte di questa discesa, tenendo salda la mano sul freno (posteriore) sperando di non fare pedalate false. A fine discesa arriveremo a Lovolo, confinante con Barbarano Mossano, e prenderemo la strada verso Bastia (Rovolon, Padova) in cerca di una porzione di ciclabile che fa parte dell'anello degli Euganei. 


Per immettersi nella ciclabile però dobbiamo percorrere prima un'altra strada trafficata, via Lovolo che diventa via Albettoniera. Occhio vigile a destra, dopo le indicazioni "Bastia" e prima della rotonda, leggermente nascosta sulla destra. Questo tratto porta direttamente a Vo Vecchio. Sarà un piacere pedalare fra ponticelli, chiuse e vigneti (sulla destra) gustando un ottimo panorama, i Berici a destra e gli Euganei a sinistra il tutto per una decina di km circa. 


Piccola area sosta e ponticello di legno


Usate tutta la vostra esperienza per non incastrarvi in queste transenne di cui non ho capito l'utilità.


Il tratto di ciclabile sfocia in via Vo' di Sotto, dopo qualche metro vi troverete in pieno centro a Vo' Vecchio. Fermatevi per ammirare la splendida villa Contarini Giovanelli Venier costruita a fine 1500.


Il mio consiglio è di scendere dalla bici e percorrere la villa in tutto il suo perimetro. Al suo interno troviamo l'importante Museo del Paesaggio dedicato ad una ricca esposizione di mappe del territorio. Questa villa è, purtroppo, anche Luogo della Memoria della Shoah in quanto fra il '43 ed il '44 fu utilizzata come campo di concentramento per circa 60 ebrei, poi morti proprio in questo luogo.

E' tempo di proseguire. Le sorprese non sono finite.


Vigneti ed il monte di Lovertino


Tanto per ricordarvi che sempre sul Bisatto dobbiamo tornare...

Dal centro di Vo' Vecchio arriviamo alla fine di via Vo' di Sotto e ci troveremo sul ponte della foto, lungo il canale Bisatto. Di fronte a noi prosegue la ciclabile che si sviluppa fino a Lozzo Atestino e poi verso Este, in una parte che ho già descritto in altri post.

Percorreremo questa ciclabile fino a Lanzetta, attraversando il piccolo ponte e svoltando a destra. Se sarete fortunati (o sfortunati a seconda dei punti di vista) potrete assistere a qualche gara di Kart, tanto per non farci mancare nulla. Sulla sinistra infatti si trova un circuito molto frequentato che possiamo osservare dall'alto. Non ho resistito e ho fatto questa breve ripresa video.


Soddisfatti? Riprendiamo la marcia e - come già detto - attraversiamo il ponte per girare verso Lanzetta, percorriamo tutta via Kenney e via Roma per svoltare a sinistra verso via Motterelle. Il ritorno verso casa è garantito anche proseguendo dritti e prendendo via Ponticelli (come già visto nel percorso precedente) ma ve lo sconsiglio: c'è ancora una simpatica sorpresa.
Dopo aver attraversato il cavalcavia sull'autostrada svoltate a destra su via Finale. A metà via, circa, fermiamoci ad ammirare una villa palladiana, Villa Saraceno, ultimata nel 1555.


Ad ogni villa il suo colore

Fate attenzione al cancello, se chiuso, dominio incontrastato di vespe. Ho rischiato grosso per fare questa foto! La villa è comunque aperta al pubblico anche se per due ore al giorno, dalle 14 alle 16 dal 1 aprile al 31 ottobre. Buona fortuna.

Ed eccoci alla parte finale. Alla fine di via Finale ci ritroveremo sulla Riviera Berica, la strada che da Noventa Vicentina porta a Vicenza. Potete scegliere se riprendere la ciclabile verso Noventa o fare una piccola variazione, un dritto per via Ca' Vecchie svoltando poi per via Spinosa e successivamente via Frassenara.

Anche per oggi siamo tornati sani e salvi! Le foto sono personali e non hanno subito ritocchi.
Ricordo di controllare sempre le previsioni del tempo prima di partire ma di non temere eventuali piogge (contenute): pedalare sotto l'acqua (con un KW)  rappresenta un'altra esperienza da vivere.

Vi lascio in compagnia di bici e amici e nell'attesa del prossimo percorso.


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