giovedì 17 settembre 2020

Le Pagelle del Fabiet - One World (Billy Ocean)

 


Persone che dai per disperse poi sbucano fuori all'improvviso e con imbarazzante normalità esclamano "beh?". "Beh cosa?". Nella tua mente hanno cambiato lavoro, vita, posizione geografica, abitudini. Probabilmente son passate da una situazione agiata ad una quotidianità disperata, hanno passato 10 mogli ed hanno tentato il suicidio ed ora sono in cura presso qualche istituto o peggio sono ospiti di una casa per anziani.
Nulla di tutto questo e magari quello che si è perso sono io, sono io quello che ha "perso il contatto".


One World - Billy Ocean. Appunto, che fine hai fatto Billy Ocean? Eroe degli anni '80 ma il suo genere affonda nei primi anni '70 ed è figlio del soul di fine anni'60. Le radici ci sono ancora infatti "One World" - che porta un messaggio di fratellanza per tutti noi - è un disco di Soul e Rhythm'n'Blues ruffiano quanto basta per non essere considerato di nicchia. Dove si era fermato Billy? Mr. Ocean è uno di quegli artisti che non si è mai fermato proprio perchè la musica è la sua vita. Semplicemente ha continuato a suonare nonostante il successo abbia bussato alla sua porta molto tempo fa. "One world" doveva uscire in aprile come molti altri album, poi il Covid quindi lo spostamento a settembre. Non è un album capolavoro ma già al primo ascolto si fa apprezzare per la notevole e ricercata solarità ottenuta da una miscela di suoni puliti, ricchi e molto aperti e dalla voce educata e curata da Billy. Un album da salotto e la copertina esprime già la positività che ne sta alla base.

Voto 7:  dodici brani ben prodotti ed una voce rassicurante permettono a "one world" di passare agevolmente la sufficienza senza troppa fatica. L'ho ascoltato con piacere più volte e mi è salita la curiosità di godermelo in concerto ma tutto si ferma ad un buon "ben fatto".

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