lunedì 2 novembre 2020

Facile - Boosta (Le Pagelle del Fabiet)

 

Della facilità

Non è facile, è sempre difficile anzi è sempre più difficile. E' complicato. L'autoconsapevolezza del facile si trasforma subito in difficile, come se si trattasse di un'autodifesa (al contrario). 
E' facile quando l'hai appena fatto, prima era difficile.
Diventa facile se qualcuno ti aiuta ma ricorda che sei stato il primo a partire.


Facile - Boosta. Tastierista dei Subsonica, Boosta è uscito da pochissimo con questo "Facile", il titolo forse è un suggerimento a non perdere tempo per cercare profonde interpretazioni alla musica che ha composto. Si tratta di 12 quadri musicali che possiamo appendere sulle pareti della camera segreta della nostra vita e riflettere su un significato immediato e istintivo (facile). Un pianoforte minimalista e introspettivo è al centro di tutto, al re degli strumenti vengono via via affiancate tracce elettroniche o campionamenti, sottofondi e rumori in un mix magistralmente equilibrato. Largo spazio alla malinconia salvo alcuni casi (forse gli episodi che preferisco come ad esempio "la danza delle api"). L'uso del termine "quadro musicale" viene naturale a leggere i titoli dei brani ("autoritratto" è significativo) e questa è la chiave di ascolto che vi consiglio. 
Voto 8: esperimento - se di questo si tratta - riuscito soprattutto per la combinazione piano-elettronica che convince e supera l'esame a pieni voti. D'altronde parliamo di un musicista a cui viene "facile". Non ottiene un voto ancora più alto per alcuni piccoli difetti: durata e varietà delle emozioni che ci si aspetta da più ascolti (d'altronde la scelta quasi minimalista porta spesso a questa monocromia) . Consigliato l'ascolto con un buon paio di cuffie hifi.

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