giovedì 5 novembre 2020

Such pretty Forks in the Road - Alanis Morrissette (Le Pagelle del Fabiet)

 


Dei Bivi

Quanti bivi si sono presentati sul vostro percorso, ad oggi? Un bivio impone una scelta, ci sono piccole deviazioni e grandi incroci. A volte anche inversioni a U, fanno tutti parte della grande categoria "ogni giorno ce n'è una". 
Sono così importanti? Si dice di si ma a volte vorrei che la strada fosse sempre bella dritta e illuminata. L'ultimo grande bivio della mia vita si è presentato, senza avvisare, qualche mese fa. 

Destra o sinistra?

Ho tirato a sorte, allegramente.


Such Pretty Forks in the Road - Alanis Morrissette. Un tuffo nel passato, Alanis ormai si avvicina ai 50 anni e ci regala un album ispirato anche se un po' troppo nostalgico per la presenza delle tipiche sonorità che negli anni '90 l'hanno resa famosa. Sonorità importanti ma quasi tutto il bello arriva dalla sua voce, ancora tirata ed espressiva, riconoscibilissima e reale valore di tutti i brani contenuti in questo suo ultimo lavoro. I fans possono dormire tranquilli ma non è tutto oro quel che luccica: accanto ad alcuni brani belli, indovinati, all'altezza del passato, ne troviamo altri un po' sottotono e ripetitivi. Il "po'" è presto spiegato: grazie ad Alanis acquistano spessore e qualcuno potrebbe dire "beh allora siamo a posto". No, perchè ad onor del vero il "trucco" è fin troppo palese e questo mi spinge a non essere completamente soddisfatto del risultato fiero di voler vedere il bicchiere mezzo vuoto. Il viaggio parte da un'evocativa "smiling", passa per la dejà vu "ablaze" per arrivare troppo tardi al brano meglio prodotto: "nemesis". Comunque una buona prova a ben 8 anni dall'ultima.
Voto 8: buona la parte musicale forse troppo nostalgica in alcuni punti, ottima ovviamente la voce di Alanis che ne esce vincitrice. Non ci sono hit, non c'è la maturità che magari ci si aspetta tuttavia quasi tutti i brani sono piacevoli e riascoltabili. Un "bentornata" anche a te Alanis.



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