lunedì 16 novembre 2020

Padroni di niente - Fiorella Mannoia (Le Pagelle del Fabiet)

Passa è certo che passa
l'uomo cammina e lascia la sua traccia
costruisce muri sopra gli orizzonti
stabilisce confini, le leggi, le sorti

sbaglia, sbaglia chi non cambia
chi genera paura, chi alimenta rabbia
la convinzione che non cambierà mai niente
è solo un pensiero che inquina la mente

("Padroni di niente" Fiorella Mannoia)


Padroni di niente - Fiorella Mannoia. Fiorella è sempre Mannoia: la sua carriera è piena di leggerissimi cambiamenti che la portano sempre e comunque al punto di partenza. D'altronde quello che sa fare meglio - e molto bene - è non vivere i cambiamenti ma raccontarli sotto forma di poesia, con quella sua voce ed il suo stile riconoscibili fin dalla prima nota. Lei dice che sbaglia chi non cambia, io dico che non si cambia veramente e a volte non è necessario farlo. E' il suo caso: ogni canzone somiglia alla precedente ma ha sempre la forza e la qualità di farsi riascoltare. "Padroni di niente" è un album con Fiorella alla finestra piena di osservazioni e di riflessioni derivate anche dal momento fragile e pieno di domande che stiamo vivendo. E' anche un album dai testi più miti - rispetto al solito - frutto di una maturità e di una saggezza che stanno arrivando. Musicalmente si regge su ottimi arrangiamenti che presentano qua e là alcune gradite sorprese. 
Voto 7,5: dura 28 minuti e questo non è bene. E' sempre "la Fiorella", varia e innovativa solo all'interno del suo ben definito mondo musicale. Ma ha una capacità incredibile di interessare sempre e comunque, di farci scoprire nuovi motivi per ascoltarla. E' una magia e possiamo solo essere felici di farne parte. 

Nessun commento: