martedì 29 dicembre 2020

Ritorno a Mandalore

 

Indeciso fra un veloce post in Facebook o un breve racconto sul Blog ho optato - ovviamente - per la seconda scelta. Scelta che ho fatto a livello generale nella mia vita, usare Facebook esclusivamente come vetrina di quello che succede qui.

Arrivo giusto giusto dalla visione della seconda serie di "Star Wars: The Mandalorian"(la prima vista ad aprile). Sono appassionato alla serie da sempre e divoro tutto dai fumetti ai cartoni animati, non sono uno specialista del settore come molti, sono lontano anni luce dai "eh ma va bene solo il primo film in versione VHS" così come prendo le distanze da quelli che "solo la prima trilogia originale il resto è un cesso". E magari anche da coloro che "inizialmente c'era solo il primo film poi Lucas ha ritoccato i titoli per mangiare i nostri soldi". 

Insomma mi gusto lo show con i suoi alti e bassi che - secondo me - si distribuiscono in modo equilibrato. 

THE MANDALORIAN è un alto - altissimo. Appunto, scrivo di getto questo post non per dare voti o giudizi di cui non mi sento capace, semplicemente per elogiare tutto quel che ho visto e quel che ci sta dietro, dalla regia agli sceneggiatori agli attori ecc. ecc. Provo ad andare con ordine.
- La storia: due serie in cui la storia principale si avvicina sempre di più alle vicende narrate negli episodi visti al cinema. Al suo interno ogni puntata presenta nuovi personaggi e graditi "vecchi ritorni" ricamando brevi storie attendibili e perfettamente inquadrate nell'universo Star Wars. Una combinazione gestita perfettamente da una regia superba.
- I luoghi: tutta l'estetica di Star Wars viene rispettata (e questo grazie sicuramente ad una persona di cui parlerò - se mi ricordo - più sotto). E questa è pura manna dal cielo se combinata a
- Persone & Mezzi: armi, astronavi, politica, guerrieri, storie. Tutto, anche in questo caso, condiviso e intrecciato in modo perfetto con la storia del mandaloriano. Ritroviamo vecchi rottami, astronavi della Repubblica e del vecchio Impero (futuro nuovo ordine), precisione nei dettagli oserei dire quasi maniacali, ambienti e culture riprese da film & animazioni e approfondite.
- Il mandaloriano: affascinante, potente, eroe ma anche fragile, ingenuo, quasi impotente di fronte alla scoperta della prima puntata, una scoperta che lo porterà a scoprire se' stesso nel corso di tutta la serie.
- Atmosfera: il western è la prima cosa che mi è venuta in mente ad ogni puntata. Quel "western spaziale" a cui si ispirò Lucas proprio prima di "Episodio IV" 

Tema "del cuore" di tutti gli episodi è lo strano e obbligato rapporto fra il mandaloriano e il bambino. Il mandaloriano sempre protetto da un casco (quindi risulta spesso difficile se non impossibile capire quel che prova, e qui sta la grande sfida per sceneggiatori e regista) e un bambino (che vi ricorderà qualcuno) ancora incapace di parlare, indifeso, curioso e disubbidiente.
Il loro rapporto "impossibile" diventerà indispensabile puntata dopo puntata fino ad un insospettabile legame che farà scendere la lacrima nel corso del finale della seconda serie.

Dopo l'ultima trilogia, bella ma a tratti deludente (soprattutto nel finale), aria pulita e fresca arrivata soprattutto grazie all'arrivo di un extraterrestre (io lo considero tale) che ha "graziato" Lucas, il suo nome è  DAVE FILONI. Non me ne vogliano gli altri, Jon Favreau compreso ma mi pare che dal suo arrivo molte cose siano cambiate in meglio acquistando una nuova forza e vigore. Dave è un profondo conoscitore di tutto l'universo Star Wars, è stato notato proprio da Lucas che l'ha dirottato come supervisore di tutti i nuovi progetti in arrivo. Sotto la sua direzione sono state prodotte due serie animate che consiglio alla pari di The Mandalorian: "Star Wars Clone Wars" e "Star Wars Rebels".

Dave è - a mio avviso - la polizza di assicurazione a vita di tutta la futura produzione Star Wars.

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