giovedì 3 dicembre 2020

Zerosettanta Volume 1 - Renato Zero (Le Pagelle del Fabiet)


Quello che ha fatto lo Zero per eccellenza è magnifico: 3 album usciti a distanza di un mese l'uno dall'altro, quasi 3 ore di musica originale e nuova scritta appositamente da Renato per i suoi 70 anni. E, appunto, un lavoraccio finito ad un'età in cui qualcun altro magari ha perso la voglia di fare, di creare, di mettersi in discussione. Al di là della qualità (comunque alta come testimoniano le mie Pagelle) è un esempio da seguire, a qualsiasi età e di qualsiasi numero siamo fatti.
Un regalo immenso, con questa terza pagella trova un senso compiuto una delle cose più positive che ci ha dato questo 2020. E se guardiamo bene qualcosa di positivo ci ha dato.

Un altro incontro
l'ultimo
e dopo sparirò
non puoi, non devi credermi
io non mi arrenderò
io non mi stancherò di te
il posto mio lo sai
è con te

(Renato Zero)


Zerosettanta Volume 1 - Renato Zero. Quel che c'era da dire è stato detto, si conclude con un conto alla rovescia il tris che Renato ci ha regalato in questo finale di 2020. Il mio spirito quasi critico di manica spesso larga mi impone però di dedicare qualche riga a questo terzo album: confermo quanto detto per gli altri due, Renato in splendida forma tornato alle origini soprattutto per la sua voglia di produrre tanta musica e di esser presente sulla scena con ostinazione, quel graffio e quella chiarezza nei testi che sono un marchio di fabbrica. Nonostante tutto. Cosa c'è da aggiungere? Che purtroppo questo Volume 1 è il peggiore del gruppo. Un'affermazione che - è un consiglio - deve lasciarvi indifferenti, "Zerosettanta" va ascoltato per intero, ora che tutto è uscito, sapendo che ci sono molti alti - quasi a sorpresa - e qualche basso. Questo volume 1 rimane leggermente indietro su testi e voglia di stupirci, caratteristica che nel Volume 2 è emersa inaspettatamente. Resta il valore immenso dell'opera e la giovane bellezza di alcuni brani per nulla in ombra rispetto ai fasti del passato.
Voto 7,5: piccolo passo indietro che non deve spaventarci, il volume 1 è forse più orecchiabile quindi se volete partire da qualcosa partite pure da qui. Resta una certezza la presenza centrale della voce di Renato Zero ed un premio per tutti quelli come me che non si sono mai stancati di lui.


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