Il Rock, in Italia. C'è, non c'è, com'è? Premetto che non ritengo indispensabile stabilirlo ma se ne può parlare no? Il Rock italiano non esiste. Esiste il Rock che è arrivato in Italia ed è stato "preso" a prestito (più o meno) da gruppi e artisti. Esiste, in Italia, il gemellaggio del Rock che ha trovato una felice fusione con il folk, il cantautorato ed una piccola dose sbruffona di Punk & movimenti allegati.
Siamo accendini senza sigarette
Siamo fame e sete
Siamo dei gradini
Fra le salite e le discese
Di un milione di miliardi di destini
Appesi alla luna
Sopra Lisbona
Zen Circus - Appesi alla Luna
L'ultima casa accogliente - Zen Circus. Il gruppo viaggia ormai da più di 20 anni ed è arrivato all'undicesimo album. Non male soprattutto perché nel tempo è riuscito a crearsi un sound riconoscibile passando dal "centro sociale" al "nazional non popolare" tenendosi stretta una bella fetta di protesta e facendola confluire nel sano cantautorato. In pratica la scelta migliore che si possa fare in Italia. Il risultato è proiettato anche in quest'ultima fatica - 38 minuti densi di chitarra basso batteria e voce - che di certo non tocca vette incredibili ma si fa apprezzare per sincerità e chiarezza (nei testi). Graffiano i testi grazie all'interpretazione (che spesso ricorda Rino Gaetano) di Andrea Appino, esperienze personali si mescolano a riflessioni contemporanee mentre la base ritmica, nella maggior parte dei casi, brilla non per originalità ma per precisione e dinamica.
Voto 7: non siamo di fronte ad un capolavoro ma ad un lavoro di squadra in cui emergono i testi e il groove preciso ed impegnato della base ritmica. Può essere ascoltato da tutti grandi e piccini grazie alla capacità del gruppo - maturata nel tempo - di filtrare con intelligenza temi e suoni.
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