giovedì 25 marzo 2021

Phoenix - Dirty Loops (Le Pagelle del Fabiet)


Cantare in falsetto, una delle cose per le quali provo invidia da sempre soprattutto se (anzi solo se) all'interno di grooves o ritmi funky/blues/soul.

 Esistono esempi incredibili che sicuramente conoscete: Prince ("Kiss" è solo la punta dell'iceberg), Michael Jackson (che era già falsetto di suo) e Philip Bailey. In tutti i casi citati il falsetto è potente, sensuale, coinvolgente. Ho sempre paragonato il falsetto alla coda di un pavone (aperta): un modo colorato e particolare di sedurre. E se rientriamo nei "ranghi", la musica, diventa difficile immaginare alcuni brani famosissimi senza quella particolare intonazione.

Comunque, di invidia volevo parlare.


Phoenix - Dirty Loops. Gruppo svedese super dotato che suona un funky-progressive eclettico e coinvolgente con un cantante che ricorda da vicino Michael Jackson e tutti i principali cantanti in falsetto. Va detto da subito che i musicisti sono veramente super, cantante compreso e nonostante la continua insistenza sugli aspetti più virtuosistici della loro musica riescono a mantenere un seppur precario equilibrio compositivo garantendo emozioni e voglia di ballare (anche sulla sedia). Insomma, gioiremo per le piroette tecniche ma alla fine vi piaceranno per l'insieme di pop, di stacchi e piacevolissimi momenti musicali. Rovina un po' il bel volto un "dejà ecouté" abbastanza pressante, un suono plastico della batteria (in alcuni momenti di "solo" si nota moltissimo la mancanza di calore della pelle, sarà una mia sensazione?) e - sorpresa - il cantante sicuramente in gamba ma spesso troppo "simile" a chi già conosciamo. Un ottimo e invidiabile falsetto che tende però a voler assomigliare a qualcuno.
Voto 7,5: anche la durata di questo album gioca un po' a sfavore. Nel complesso comunque più che buono, vi divertirà e lo riascolterete più di qualche volta. 

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