Sono loro! Incredibile. Reunion annunciata qualche anno fa, probabilmente bloccata dal periodo-Covid, ora sbocciata in un nuovo Album e - probabilmente - in una serie di concerti.
Gli Abba! Le loro canzoni hanno fatto da colonna sonora durante i miei primi anni di vita, ovviamente ascoltati alla radio. Mi rapivano canzoni come Waterloo o Fernando o SOS, erano sinonimo di giornata allegra e spensierata. La loro musica - ottimo cocktail di geniale melodia, arrangiamenti intelligentemente furbi e voci angeliche - mi spingeva ad alzare lo sguardo al cielo per assicurarmi che il suono non arrivasse proprio da li.
Da bravo bambino "ruota manovella della radio" non sapevo chi fossero questi angeli. Lo scoprii diversi anni dopo quando capii che mentre io godevo della musica come in poche altre occasioni qualcuno, più grande di me, cercava di capire se Agnetha fosse più bella di Anni-Frid o viceversa. Come dargli torto, certo da bimbo ero meno malizioso (ma Anni-Frid era rossa o castano chiaro?).Io preferisco Anni-Frid perchè fece un disco prodotto da Phil Collins, ma questa è un'altra storia (poi ad essere sincero nessuna delle due è il mio tipo).
Eccovi qui, naturalmente invecchiati di fronte all'ostacolo di una reunion possibile ma difficile. Come competere con i successi del passato? Siete in grado di ricreare quella magia?
Voyage - Abba. Sono tornati veramente e - volenti o nolenti - son sempre loro. La domanda che tutti ci siamo fatti è "riusciranno a competere con la grandezza compositiva dei primi anni della loro carriera?". Premetto che non credo a queste reunion, difficilmente producono cose convincenti. La seconda domanda, più importante e profonda, è "mi regaleranno ancora quelle emozioni positive?". "Voyage" è, purtroppo, un album rivolto al passato, autocelebrativo, seduto - come facilmente prevedibile - sul già visto & ascoltato. Dal primo all'ultimo brano, tutto è un tentativo di raccolta di echi lontani nella speranza (vana) che, da soli, riescano nel miracolo di illuderci sulla bontà dell'operazione. Partendo dalla formula vincente: la voce, le voci, l'arrangiamento delle voci ovvero la parte più originale e caratteristica (in quanto marchio di fabbrica del gruppo). E' un piacere riascoltarli, non ci sono dubbi: sono ancora loro. Ma la gioia dura ben poco o comunque resta relegata al riconoscere, per l'ennesima volta e a distanza di tempo, le loro voci ancora magicamente e sapientemente legate. Tutto il resto, arrangiamenti, melodie, durata dei brani (si anche questo) e suoni, è come dicevo il tentativo di ripetere le alchimie del passato riuscendo nell'impresa di farci tornare la voglia di riascoltarle, bypassando il presente.
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