giovedì 12 gennaio 2023

Tenetevi saldi, comincia l'anno!

Questo 2023 è già iniziato con qualche botto. Non ricordo gli anni passati (sarà l'età) ma in questi primi giorni ci ritroviamo già con dei bei botti. Peter Gabriel esce con il primo singolo pre/album dopo 22 anni (o sono 21, poco importa). Finalmente. Baustelle (Italia) fa lo stesso. Iggy Pop, storia del punk e del rock, fa uscire  addirittura un album. E a guardare le prossime uscite il panorama si dovrebbe arricchire. Purtroppo in questo spazio ci sarà poco tempo per scrivere di tutti ma vi ricordo che nella mia "Correggimi se sbaglio" su www.radiomusicfree.it ogni venerdi alle 12.30 si ascolta e si commentano 5 nuovi brani. Se siete in questo blog trovate tutto, senza scomodarvi tanto.

Hey! Mr. Bacharach - Nick the Nightfly. Nick, speaker di Radio Monte Carlo, dj scozzese naturalizzato italiano con una sana propensione verso il jazz approda a questo settimo album ricordando il grande Burt Bacharach. Le domande sono due: 1) ce n'era bisogno? e 2) davvero non si riesce ad andare oltre i 31 minuti? Alla domanda 1) rispondo con un deciso si, di ricordare uno dei maggiori songwriter mondiali c'è sempre necessità e bisogno. La risposta alla 2) mi lascia interdetto, ormai la velocità della vita quotidiana ci porta a scartare tutto quello che "dura troppo". Esercizio delicato il cercare di tornare alle origini, quello che sto cercando di fare. Ma torniamo a Hey Mr Bacharach, si rivela un prodotto ben confezionato, forse troppo italiano/inglese per i miei gusti, non americano insomma. Preciso, potente ma non esplosivo, di buon gusto nonostante alcune scelte vocali. Ottima occasione per apprezzare ancora la musica di Mr. Burt e di ringraziare Nick the Nightfly - Malcom McDonald per questa occasione di ascolto e di bella musica.

Every Loser - Iggy Pop. Ringraziamo anche Iggy Pop per questa bella lezione di Rock di inizio anno. Chitarre distorte (e non solo) ben distribuite nei 2 canali, basso e batteria offrono solidità mentre la voce del leader passa da un profondo e poetico basso ad un baritono tagliente, ad un tenore urlato (ammetto di usare questi termini senza evidente prove sul campo). A livello compositivo non dovremmo più aspettarci molto ma esperienza e voglia di stupire (che c'è, ancora) fanno molto, tutte le canzoni emanano freschezza e vitalità. In parole più comprensibili: benvenuti nel Rock'n'Roll. Punk? Non direi proprio, il piatto sonoro è più raffinato e - oserei dire - intellettuale. Ottimo lavoro che si fa apprezzare anche in cuffia per la notevole varietà sonora da ascoltare da molto vicino.

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