martedì 5 dicembre 2023

Peter Gabriel - i/o

Infine arrivò. Quando ormai nessuno ci sperava più tanto da sentirsi beffato, quell'Album annunciato o comunque "promesso" almeno 10 anni fa è venuto alla luce. L'attività di Peter Gabriel non è esclusivamente fare musica, lui è coinvolto nel "tutto", quell' "everything" di cui parla nella title-track "i/o". I suoi obiettivi sono stupire, provare a dire qualcosa di nuovo, scoprire e tracciare nuove strade. Questo comporta  rischio e una scarsa propensione al "fan service", l'insieme di marchette musicali e non realizzate con l'intento di rivendere al pubblico un insieme di prodotti stracotti con il fine di fare soldi senza sudare troppo.

Chi conosce la discografia di Gabriel sa benissimo di cosa parlo: ogni album del dopo-Genesis è un quadro in cui troviamo un'equazione artistica legata ad periodo di ricerca personale e al tentativo di creare il manifesto per la musica futura. Finito un Album, si riparte, via con nuove idee e propositi. Una ricerca del suono condotta su più fronti, nel proprio studio con attrezzature all'avanguardia e fuori, più lontano, ascoltando tutti i musicisti del mondo e cercando di portare la magia del loro strumento nei nostri impianti.

Con queste premesse è naturale avere delle aspettative altissime. L'attesa poi fa il resto.

i/o. Prima vera sorpresa di questo 2023, a gennaio, il primo singolo "Panopticom" uscito mentre ero ancora sotto l'effetto del Pandoro tanto da confondere pericolosamente le due cose. Confusione che covavo già qualche settimana prima visto che per la prima volta nella mia vita avevo acquistato i biglietti per un concerto (maggio 2023) senza sapere bene cosa sarei andato ad ascoltare.
Gabriel ha colpito ancora e solo oggi possiamo comprendere quanto ha giocato con il suo pubblico, provocando una certa varietà di reazioni che mi son divertito a leggere. Nessun Album in uscita a gennaio, tantomeno a febbraio ("presto" diceva lui): un brano al mese rilasciato in due versioni differenti (due mix), ad ogni luna piena. Fino a quando non si sa. Faccio i conti: cosa ascolteremo a maggio a Verona? La logica soluzione solo il giorno prima: eseguirà tutti i brani nuovi, anche quelli non usciti, alternati a qualche suo classico.
i/o esce l'1 dicembre 2023 quando ormai è stato già ascoltato in molte versioni, live compreso. Realizzo oggi che Peter, più di 70 anni, mi ha tenuto compagnia ogni mese con i suoi video, la sua musica, i testi, la sua presenza reale, il suo - ancora una volta magico - spettacolo. Così so già cosa mi mancherà l'anno prossimo.
Il suo progetto "i/o" vince perchè continua a provarci.

i/o è un album di 12 canzoni proposte in due mix diversi (qui, con molta calma, analizzo e analizzerò le differenze fra tutti i mix), il Dark Mix ed il Bright Mix. Esiste anche un terzo mix "In-side Mix" destinato ad impianti multicanale (purtroppo per ora non me lo posso permettere). Esistono quindi due modalità di ascolto curate da due giganti del suono: Tchad Blake (dark) e Mark "Spike" Stent (bright). Riassunto sintetico: il DarkMix è audace (per l'ascoltatore che non deve chiedere mai) mentre il BrightMix è buono e moderno (per l'ascoltatore medio). Va detto che è stato ed è un piacere ascoltare entrambi, è una lezione incredibile toccare con mano l'interpretazione sonora opposta dei due tecnici ai quali Gabriel - pare - ha dato carta bianca.


Brani nuovi, lunghi. Produzione "grossa", Gabriel in forma. Tutto bellissimo ma visto che dobbiamo parlare di musica .... com'è? 
Nel 2023 Peter Gabriel presenta un'opera che se da una parte prende spunto dalle esperienze ed esperimenti del passato, dall'altra diventa uno speciale lascito ai posteri, un mini-testamento. Una raccolta di riflessioni sulla vita e su alcuni problemi sempre attuali da parte di una persona che ha toccato con mano e vissuto. L'evidenza è soprattutto nei testi e nei lunghi video di presentazione sparsi nel corso dell'anno che sta per finire. Va accettata, prima di tutto, la realtà (che da qualche anno è certezza): la creatività compositiva non è più quella di un tempo. Non dobbiamo aspettarci le innovazioni di III e IV, la bellezza di "So", l'enormità di "Us", la concretezza di "Up" o i racconti di cielo e terra di "Ovo". "i/o" non è l'album della maturità, semmai è quello della senilità. Una bella senilità, raggiunta in salute senza sorprese, visti i genitori. Il prodotto che uno dei maggiori artisti del secolo ha voluto rilasciare tenendoci per mano forse un'ultima volta (pare chiaro che - visti i ritmi - non uscirà più nulla di lontanamente simile). Se accettiamo questo dato di fatto (e a sentire molti, non è così semplice) posso affermare che "i/o" è un album di buone canzoni arricchite da ottimi arrangiamenti, varietà di genere, suoni ricercati ed un valido supporto orchestrale mai scontato o banale. La voce di Gabriel è ancora ipnotica, audiogenica, a tratti profonda e scura. Il termine che forse preferisco: magnetica in quanto capace di attirare a se' in modo forte e deciso l'insieme di scelte artistiche fatte da musicisti e tecnici fino al missaggio finale. Piacevole eredità  e "quasi" novità da "Scratch my back" è l'uso dell'orchestra, qui "sporco" in quanto a tratti appiattita o nascosta dai synth, in altre occasioni sontuosa e aperta nei due canali. Sicuramente frutto delle decisioni di Brian Eno, accreditato fra i collaboratori di produzione. 

Ho già scritto di "lunghezza" dei brani: la media potrebbe essere di circa 6 minuti, sicuramente sopra le esigenze / usanze attuali il che ci permette di ascoltare tutto l'album (ora che è uscito) senza vederlo finire troppo presto, apprezzando intro e finali non tagliati, godendo maggiormente dei refrain - quando ci sono - in quanto non presentati in fretta per paura di "perdere l'ascoltatore". La cura maniacale del dettaglio, la varietà dei colori utilizzati, la possibilità di avere più punti di vista "gratis" (paghiamo uno prendiamo 2/3), la perfezione e l'inimitabile voce riescono a darci entusiasmo ad ogni ascolto e a farci dimenticare l'assenza di veri momenti "top" (e non abbiamo l'esigenza di scomodare questo o quel titolo, ci siamo capiti).

Voto 7,5: i/o è curatissimo sotto ogni aspetto. Manca però una cosa fondamentale per metterlo fra i grandi, il tocco magico capace di far volare i brani ancora più in alto. Non ci sono i picchi compositivi già raggiunti tempo fa. Gabriel musicalmente parlando è sicuramente il primo ad aver capito che il fiume è quasi esaurito e "gioca" ad autocitarsi pescando alcune soluzioni dal passato e aggiungendo quel pizzico di "philcollinsite" in qualche traccia come uno sfizio che prima o poi si voleva assaggiare. Restano bei pensieri, le belle parole, il tocco perfetto per creare equilibrio fra gli strumenti ed il perfezionismo frutto di capacità ed esperienza di una vita, di un metodo di lavoro collaudato e invidiato che difficilmente può dare risultati solo sufficienti. L'album si ascolta con piacere soprattutto per la cura e l'amore con cui è stato suonato cantato e programmato. Possiamo alzare il voto se consideriamo la coraggiosa soluzione scelta per l'uscita: più mix (quindi diversi punti di vista), distribuzione nel corso dell'anno, presentazione di tutto l'album nei concerti di fronte ad un pubblico sicuramente esigente. Per Gabriel forse il massimo raggiungibile e sicuramente sopra alla maggior parte delle produzioni di questo 2023. Senza dubbio fra i primissimi, in questo periodo.

Note a margine
1- non ho una canzone "migliore" o "peggiore" ogni brano è semplicemente parte del tutto
2- l'ascolto del CD con risoluzione nativa (diciamo così) è decisamente consigliata, lo streaming comprime molto e nasconde, oscura, riduce un'esperienza che vale la pena di fare 
3- i/o è anche il tentativo di Gabriel di proporsi "appetibile" nei confronti dei giovani (non è un disco per vecchi)
4 - ritengo il dark mix molto "soul" a differenza del bright che è spudoratamente "pop" (preferisco il dark)
5 - nel corso del 2024 uscirà sicuramente il film del concerto, spero nel "bis" del tour
6 - si, forse poteva aspettare meno di 21 anni prima di farlo uscire e provare a scriverne un altro

Avete letto tutto e siete arrivati fino a qui. Se vi piace "i/o" e volete approfondire con me la conoscenza del "dark-side" e "bright-side" mix vi invito in questa pagina che aggiornerò per tutti i brani.



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