Oggi andrò al cinema ma questo non suoni come giustificazione. Ho recuperato "the town" del 2010 con Ben Affleck e Rebecca Hall ( il primo fra i miei attori preferiti la seconda fra le mie preferite) ed esaltato successivamente ho scoperto la programmazione di DUNE.
Tratto, come tutti sappiamo, dalla saga capolavoro di Frank Herbert che ancora devo leggere (sto recuperando la lunghissima "Fondazione" di Asimov) il film (trilogia?) cerca di rendere giustizia ai libri dopo il parziale flop dell'opera del pur ispirato David Lynch (1984).Devo dire che questa visione del regista Denis Villeneuve ė estremamente convincente grazie ad una fotografia suggestiva e alla riuscita capacità degli attori di dare vita e credibilità a personaggi e casate della storia. Da fan di Star Wars devo dire che molte sono le somiglianze con Tatooine (attenzione: è Lucas ad essere debitore nei confronti di Herbert) ma il ritmo e la profondità qui abitano in un altro pianeta. Dove Star Wars (continuo il breve e antipatico confronto) é aperto all'universo alle sue battaglie e all'unico nemico possibile, Dune è quasi claustrofobico (a partire dalle stupende tute di sopravvivenza al deserto), politico (in questo ricorda di piu il "Trono di spade"), lento. Lentissimo per certi versi tanto che il film decolla, per quel che riguarda l'azione pura, inaspettatamente e solo in qualche occasione. Il procedere degli eventi si appoggia spesso in lunghi dialoghi e silenzi e nella meditazione/sogno/trasformazione del protagonista Paul.
Il film è ottimo e, per rispondere alla domanda iniziale, rende giustizia ( questo lo suppongo ) alla saga scritta. Pazienza per la mancanza delle battaglie nello spazio e dei tunnel nell'iperspazio che qui sono marginali (seppur incredibilmente affascinanti e originali). Qui c'è molto più dramma, introspezione e, nonostante il color oro del deserto, oscurità. Visto due volte, in giornata, in due lingue diverse. Cercatelo.
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