martedì 16 agosto 2022

Il cuore dei Berici - fase 1 - Villaga, Barbarano

Sono molto fortunato. Vivo in un territorio pieno di varietà e opportunità turistiche. Sottosfruttato, e questo può essere un bene per chi - come me - ama la ricerca della tranquillità. In pianura (pianura padana Est) posso trovare in una manciata di km due grandi fiumi italiani: Adige e Po'. A Nord invece ci vedo doppio, verso Ovest i Colli Berici, verso Est gli Euganei. Nel mezzo la via per arrivare a Vicenza e proseguire per le prealpi. Mica male.
Sono sicuro che chiunque può trovare nel proprio territorio tante positività, così come sto facendo io (con notevole ritardo). Sono sicuro che sono così tante che potremmo permetterci di non andare lontano e godere di quello che abbiamo a portata di bici (o di piede).

inBiCi nasce da una mia recente passione e da un percorso di vita che sto facendo lentamente, senza nessuna fretta e con micro-obiettivi che variano ad ogni uscita. Il primo micro-obiettivo è quello di viaggiare utilizzando solo le mie gambe, niente auto o treno. Dove riuscirò ad arrivare? Questo è un altro dei micro-obiettivi "con incognita", un'equazione che son felice di scoprire un po' alla volta.

(attenzione, questo non significa essere un "talebano" della bici - l'occasione di utilizzare auto o treno non viene scartata a priori, semplicemente è nell'angolo remoto delle possibilità)

Nelle ultime uscite ho cominciato a salire, raggiungendo ancora micro obiettivi fisici (molti ancora da superare) ed esplorando finalmente il cuore pulsante dei Colli. 

Torniamo quindi alla mia attività di reporter ciclista principiante. Oggi mi sposto nella vallata di Pozzolo (frazione di Villaga) che si trova a circa 200 mt. per poi penetrare nel cuore "Sud" dei Berici, salire via Costabella fino a circa 300 mt. ( si può arrivare alla punta massima di 444 mt di altezza) e scendere verso Barbarano per un buon tratto della via Scudelletta I tronco.
Ovviamente l'impegno è maggiore, nonostante i 42 km di lunghezza percorso che rientrano nella mia "uscita media". Non è un percorso semplice, serve un minimo di preparazione anche se non è una corsa agonistica, si può provare, scendere dalla bici e accompagnarla a piedi, riposare e riprendere. Abbiamo tutta la giornata davanti (basta partire attrezzati). 
Arrivo a questa "tappa" dopo un po' di prove e tentativi e posso dire di non aver avuto nessun tipo di difficoltà: potevo proseguire verso Nord molto tranquillamente, ma questo fa parte della fase 2, spostamento verso Zovencedo e discesa più in alto verso Fimon.

Non c'è ciclabile, gran parte del percorso è su strada percorsa anche da auto. Devo ammettere però che nella parte centrale (quella più attiva e bella) sono stato passato da - forse - 2 auto, si tratta di strade che possiamo goderci fra una sudata ed un panorama nascosto fra ulivi e pini.

PARTE 1: arriviamo ai piedi dei colli

Partenza come al solito dalla "base" Noventa Vicentina. Prima tappa è Sossano località Toara dove si comincia a salire. La strada migliore per arrivare a Sossano è passare per Campiglia dei Berici quindi ecco la soluzione:

- Da Noventa seguite indicazioni per ospedale/Lonigo, dopo l'ospedale via Cero a destra poi sulla sinistra via Angussola che sbocca in via Spinosa. Voltate a sinistra e allo stop ancora a sinistra (via Giotto, siamo già tecnicamente a Campiglia). 
- Alla fine di via Giotto girate a destra e, attraversando la provinciale, arriviamo in centro a Campiglia, allo stop andiamo a sinistra e, arrivati alla conosciutissima Villa Repeta giriamo ancora a sinistra proseguendo nella ciclabile lungo la Liona (via Ferroso).
- Dopo qualche km eccoci a Sossano come per magia, giriamo a sinistra attenti al semaforo e seguiamo la strada, via Roma che poi diventa via Rio. Attenzione sulla sinistra (dopo la birreria Beerbante) prendete via delle Priare che poi diventa via Anesolo.


- (qui sopra la stradina via Anesolo e il panorama dal basso del monte di Sossano), sulla sinistra attenti allo sterrato che ci permette di tagliare per Toara. Fatelo fino in fondo girando prima a destra (altrimenti finite in mezzo ai campi) poi una volta arrivati sulla stradina proseguendo dritti in via Longhe che va percorsa fino all'inizio della salita (Toara)

PARTE 2: salita fino a Pozzolo e via Costabella


E' ora di cominciare a salire, via Boccadorno non lascia punti di riposo, è una continua e ripida salita che ci porta ai 200 mt. dell'omonima frazione (di Villaga). La prima fatica viene ripagata dalla vista della vallata che ci porta a Pozzolo (foto qui sopra) , un lungo che alterna leggere discese e rapide salite. Sulla destra prima o poi ci imbattiamo in via Costabella che si preannuncia bella faticosa, arriveremo a oltre 300 mt. (foto sotto: panorama di Pozzolo da via Costabella)


Pedaliamo per tutta via Costabella che ci offre alternanze di boschetti e panorami a Est (quindi visibilissimi gli Euganei). Anche in questo caso tutta la prima parte è in salita fra tornantini, dritti e piccole discese almeno fino a quando da Villaga si passa a Barbarano (via Tavella). Qui sotto una foto del "lato Barbarano" che guarda a valle. A destra e sinistra i Berici e molto lontani gli Euganei. Ancora più sotto esempio di "boschetto" che si può trovare lungo il percorso.



PARTE 3: è il momento di scendere

Per oggi può bastare, la fase 2 ci porterà ancora più lontano. Giunti in località "Scudelletta" da cui prende il nome lo storico ristorante (sulla destra) prendiamo, a destra, la "scudelletta I tronco" che ci porterà giù giù fino a Barbarano (ora Barbarano Mossano). Attenzione che qui c'è più traffico. Scendiamo ancora (possiamo prendere la nuova ciclabile colorata che dal centro di Barbarano porta alla ciclabile berica). Sulla destra, all'altezza di San Pancrazio, la ciclabile dei Berici che ci porterà fino a Noventa Vicentina.

Nessun commento: