venerdì 13 agosto 2021

[variante tosta] Castelli, poeti e saliscendi (Colli Euganei)

Cuore del lungo percorso di oggi la casa del Petrarca che vi consiglio di visitare nei giorni di apertura. Non fate come me insomma che l'ho vista dal cancello (in realtà l'ho visitata più e più volte ma questa era occasione speciale). 

Son partito prestissimo per evitare le alte temperature e mi sono avvicinato alla casa verso le 8 del mattino, avrei forse dovuto attendere?

Non preoccupiamoci, comunque, il gioco vale la candela ed il percorso per oggi è unico, così come sono unici tutti i viaggi all'interno dei ricchi colli alla portata della nostra zona.

Vi avverto, il percorso non è duro ma difficile soprattutto la salita al Borgo di Arquà Petrarca. Purtroppo devo alzare il bollino "difficoltà" del percorso a "medio", dotatevi di fiato e proteine, zuccheri utili e di gambe pronte. 

Si tratta di strade che un ciclista dilettante "mangia" quotidianamente e le altitudini che si raggiungono non sono elevatissime. Tuttavia qui se ne affrontano diverse (anche se gli "escapes" ci sono, un giro in bici è sempre un giro in bici e dobbiamo goderne anche se non riusciamo a portarlo a termine).

Veniamo a noi. Ecco la minimappa di oggi:


Difficoltà: media
Per: ciclisti con un minimo di allenamento soprattutto per la salita ad Arquà. Il resto è già più semplice. 
Lunghezza: 47 km circa 
Durata: 2h 20m con una sola pausa di 10 minuti

Non mi stanco mai di scriverlo: il gusto del viaggio soprattutto in compagnia è di potersi prendere lunghe pause per visitare/degustare/colazionare. Arquà offre ottimi angoli per una bella sosta cultural degustativa. Mettete in sicurezza le bici e godetevela.

Partenza a Noventa (come sempre) andiamo in direzione Caselle quindi dal centro, avendo Villa Barbarigo alle spalle, prendete via Collegio Armeno (lungo il colonnato sinistro), alla rotonda prendete la prima uscita e - attenzione strada trafficata - via Caselle.

Purtroppo questo è l'unico accesso da Noventa per arrivare a 2 ciclabili che ci porteranno a Ovest (verso Montagnana) e a Est (Este). SORPRESA il nuovissimo "anello delle città murate" fatto di ghiaia, curatissimo e fresco che può sostituire - verso Este - via Agora (comunque ancora gradevole e asfaltata). Ecco l'ingresso in foto qui a fianco: dopo il ponte di Caselle svoltate a sinistra, l'ingresso è a qualche metro.




Le differenze fra i due argini sono principalmente due: 1) asfalto / ghiaia e 2) maggior immersione nel verde a favore della stradina con ghiaia. Ci allontaniamo infatti da qualsiasi abitato e questo non fa che aumentare il piacere di stare a contatto con la natura. 

Ottima impressione, qui a lato una foto del campanile di S. Croce che vedremo dall'alto dell'argine. La palla in alto a sinistra è il sole.

Dopo una decina di km eccoci ad una serie di incroci e ponti, proseguiamo per via Sostegno (sulla sinistra). La stradina prosegue ma vedremo più avanti dove può portarci.

Benvenuti ad Este. Ci siamo già passati in un altro percoso "Accarezzando i Colli Euganei".

Questo pare simile ma non lo è soprattutto perchè non accarezziamo più, ci addentriamo nella parte SUD degli Euganei.

Per il turista la tappa obbligata è la visita alle mura e ai giardini di Este. 

Aggirate le mura in direzione BAONE ( via Petrarca, seconda uscita della mini-rotonda). Seguiamo la strada (non ciclabile) che dopo Baone si presenta con una serie di simpaticissimi saliscendi. Nei "sali" si fatica un po' ma negli "scendi" abbiamo modo di rinfrescarci e goderci un po' di velocità aggiuntiva.
Attenzione, l'obiettivo ora è la casa del Petrarca, il poeta (l'avete studiato a scuola spero), che si trova ad Arquà Petrarca, sulla sinistra girando per "via Valli". 
Siete pronti per la salita? E' forse la più impegnativa del pacchetto odierno, dovete proseguire per il Borgo Alto.

Tutta la vita cittadina si sviluppa attorno alla stupenda villa del poeta.
Come potete vedere ho trovato chiuso (stava ancora dormendo, o componendo). 
Ho provato a tirare quel campanello che vedete alla sinistra ma ... niente, troppo presto.

Proseguiamo quindi con la nostra attività preferita, pedalare che mai come in questa occasione (se guardiamo le mie uscite) ci sta facendo sudare.

Per fortuna qui è tutta discesa, per un bel pezzettino. La casa si trova in via Valleselle, fatela fino in fondo (bella discesa tenete pronti i freni) fino all'incrocio con via Aganoor e prendete la sinistra in direzione Valle San Giorgio

Ancora un altro "strappetto" verso l'alto (che ho trovato meno inclinato rispetto a quello fatto per arrivare ad Arquà) per un'altra appagante discesa. Il bello delle salite è proprio questo, si arriva accaldati per la fatica (a volte bastano 100 mt. belli ripidi) per poi lanciarsi in basso con l'aria fresca che ci passa attraverso.

Dopo questa bella poesia (l'aria del Petrarca è molto coinvolgente) riprendiamoci dalla discesa, costeggiamo Valle San Giorgio (che mi risulta essere frazione di Baone). Siamo sempre su strada non ciclabile ma non trafficata, state comunque sempre in guardia.
Seguiamo via Prossima che ci porta, nei suoi piacevoli e continui saliscendi, a Cinto Euganeo. Si, siamo già sulla via del ritorno ma abbiamo ancora una salita impegnativa da fare. Arrivati a Cinto seguiamo le indicazioni per Fontanafredda e saliamo via Chiesa. 

Il bello di queste strade è che ci si trova sempre davanti a nuovi orizzonti. I profili di monti o colline non sono mai tutti uguali anche se i colori e la vegetazione garantiscono il comune denominatore.
Sarebbe bello che durasse all'infinito ma non abbiamo - forse - abbastanza gambe (per ora). Una discesa tira l'altra e in questo "tiro" non ho fatto molte foto (che comunque non rendono giustizia a quanto si vede un po' per i limiti della foto un po' per il fotografo scarso).
In questa foto sono in direzione Fontanafredda prima dell'ultima discesa.

Siamo a valle, dobbiamo arrivare a Lozzo Atestino e scegliere la direzione del ritorno. Ne abbiamo diverse, possiamo entrare in paese svoltando a sinistra verso via Sagrede per poi proseguire in direzione Valbona - Saline - Noventa Vicentina. Oppure salire sull'argine che ci sta di fronte che presenta una ciclabile stupenda e nuova che ci porterà a Lanzetta (e poi, come già scritto, a Valbona, Saline, Noventa Vicentina.

A voi la scelta, io in questa occasione ho preso la busta n.2 : alla fine della ciclabile che costeggia il monte (alla vostra sinistra) passate la frazione e svoltate a sinistra in via Ponte dell'asse in direzione Valbona (tutte frazioni di Lozzo) . In fondo alla via svoltate a destra verso il famoso Castello, seguite per via Frassenella, via Saline ed eccoci arrivati a casa!

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