giovedì 14 gennaio 2021

Accendi l'Armonia con Gio' Rossi

 

Questo periodo terribile non ha penalizzato tutti allo stesso modo. Fra le cose più colpite: la cultura, di conseguenza tutte le persone che ci "girano" attorno. 
Qualcuno si sta reinventando creando quel "luogo digitale" che si affiancherà ai locali, ai teatri, alle scuole nel momento in cui tutto tornerà normale.
Gio' Rossi, oggi vi presento questo incredibile musicista, è un batterista conosciuto un bel po' di tempo fa. E' stato anche il "mio" batterista per un concerto, è una di quelle persone da cui si impara prima durante e dopo, e non solo materie riguardanti il suo strumento principale. Gio' è un grande e profondo conoscitore di Armonia ed ha un curioso stile personale per insegnarla. 
Da pochissimi giorni è attivo il suo sito PATREON in cui è possibile affrontare lo studio dell'armonia jazz su più livelli e con diversi budget. Da semplici UNITS passando per TEST arrivando infine ad esercizi con supporto audio video (si parte da 5 euro / mese per arrivare a 19 euro / mese).

Ecco come si presenta lo stesso Gio' nella home del sito:

Salve! Per chi  mi conosce, sono Gio Rossi, e questa è la pagina Patreon dove pubblico i miei lavori: lezioni di armonia, musica,  i miei viaggi, esperienze.
Per chi non mi conosce, sono sempre Gio Rossi, musicista di lungo corso, insegnante appassionato e viaggiatore incallito. Qui potete trovare in particolare le mie lezioni di armonia jazz e altro materiale extra.
Ecco, a volte il confine tra insegnamento, umorismo e riflessioni filosofiche è davvero sottile, spesso inesistente. Non vedo perchè non si possa insegnare (o imparare) e divertirsi, o prendersi un attimo di tempo per riflettere sul senso delle cose. Ecco, qui trovate gran parte della mia umile produzione come didatta/umorista/filosofo a tempo perso e perchè no, i racconti dei miei viaggi, che possono pur sempre ispirare qualche giovane musicista affamato di esperienze. 


Qui trovate una presentazione più approfondita delle lezioni e di Patreon.


lunedì 11 gennaio 2021

Casadilego - Casadilego (Le Pagelle del Fabiet)

 

E' uno show che mette al centro l'audience, i soldi e le major. I protagonisti, i poveri artisti, sono piccolini, soffocati da scenografie poco indovinate ridicole utili solo a coprire la frequente povertà musicale (del riarrangiamento non di certo dell'originale oggetto di cover). Fra loro sicuramente qualche brava anima c'è. Chissà se ne uscirà viva però. Non dallo show, dalla vita. Perchè una volta sotto i riflettori tornare alla vita normale (e parliamo della maggior parte dei partecipanti) non dev'essere bello. Per soldi stanno seduti su quella sedia anche i cosidetti "giudici" spesso incapaci di giudicare veramente e - di sicuro - talent scouts falliti. Ottimi attori, per carità, capaci di indignarsi quei 5 minuti minacciando di andarsene salvo poi sedersi sulla comoda poltrona. E ci metto dentro pure Elio (ma i soldi son soldi). 
Lo show vi piace e sto sparando delle cazzate? Ma no! Lo show vi piace perchè effettivamente è uno show. Quello che non mi va è che degli artisti vengano trattati come animali del circo (ma a voi sta bene). Fare musica, scoprire talenti, spronare giovani artisti è altra cosa veramente.


Casadilego - Casadilego. Pronto per la vendita il prodotto - Casadilego. Lei mi piace e le auguro un buon futuro. Ma se stai in mezzo agli alligatori pronti a sbranarti a ritmo di business diventa tutto difficile. Lei mi piace - l'ho già detto - e in questa prima uscita ci sono alcuni brani che provano a far funzionare la sua voce senza costruire attorno arrangiamenti inadeguati. Bene? Ho scritto "alcuni", la (bella) voce è pronta su un piatto d'argento per brani molto intimi con chitarra o piano conditi di un po' di sana elettronica. Come prevedibile questo album è un po' un minestrone improvvisato con la ciliegina (o la zucchina) finale di una "yesterday" vocalmente discreta ma inascoltabile. Andrà a ruba fra  i moltissimi esperti dell'ultima ora? Di sicuro.
Voto 6,5: piena sufficienza grazie ad un numero minimo di brani piacevoli e indovinati. Purtroppo il resto è raffazzonato per garantire l'uscita immediata a fine show per sfruttare l'onda (del denaro) necessaria a far sopravvivere non la musica ma chi dice di produrla. Faccio tanti auguri a Casadilego perchè mi piace (e 3).

domenica 10 gennaio 2021

Andrea Dresseno e IviPro - videogioco in evoluzione


Ottima occasione - avuta a fine estate 2020 - per intervistare Andrea Dresseno in una chiacchierata in cui abbiamo approfondito per bene tutto quello che sta facendo - a Bologna - per aiutare lo sviluppo e la cultura del videogioco in Italia.
Si quando penso al videogioco ormai parlo anche di cultura perchè tanti sono gli aspetti presenti all'interno di quella che un tempo era una "passione per nerd", aspetti che richiamano la musica, l'arte. 
E, grazie ad IviPro, la geografia e la ricchezza artistica dell'Italia.

venerdì 8 gennaio 2021

Soul Kitchen - LIVE dedicato ai POLICE

 

Li riconoscete? Stasera una diretta che dedico a loro! E' semplicissimo, qui sotto il player Soul Kitchen/Radio Noventa , il tasto grande col triangolino è il PLAY, mettetevi in ascolto anche in anticipo, la diretta partirà automaticamente! Potete partecipare entrando nella chat (simbolino del fumetto) o scrivendo commenti qui sotto! Buon Ascolto.

AGGIORNAMENTO 9.01.2021 : è stata una diretta stupenda. Amate i Police? Riascoltiamo assieme qualcosa del loro repertorio meno scontato e...qualche mio racconto personale.

giovedì 7 gennaio 2021

Wednesdays - Ryan Adams (Le pagelle del Fabiet)

 

Il mondo dei social. Le mie sicurezze ora sono solo illusioni: quello che mi pareva il futuro della comunicazione fra persone molto lontane fra loro è diventato il palco perfetto per far uscire il peggio dell'umanità: storie, falsità, invenzioni, insulti gratuiti. Faccio fatica a trovare quello che speravo: conoscenza condivisa, collaborazione, educazione. Faccio fatica a capire quello che è vero e quello che è falso tanto da avere la continua esigenza di toccare con mano la realtà e rinunciare a credere a quello che non posso vedere con i miei occhi. 
Ryan Adams è accusato di molestie. Situazione non chiara e da provare. Certo, nell'ormai malato "mondo dei social" additare e accusare è diventato lo sport senza spreco di calorie e con elevato ma incerto appagamento personale. Ryan è colpevole "perchè io non lo sono di certo". 
Ryan Adams si trova in una posizione difficile ma le accuse non hanno ancora avuto un seguito. Meritano rispetto accusato e accusatrici, sperando che non sia una "bolla" destinata semplicemente a scoppiare (o magari speriamo lo sia). Nel frattempo, nessuna censura. 
Nel frattempo ho ascoltato, sperando che la musica faccia quel che ha sempre fatto: trasportarmi sul mio pianeta preferito. Se lui è colpevole, io sono colpevole.


Wednesdays - Ryan Adams. Un dolcissimo album folk ricco di chitarre che si apre con un emblematico "I'm sorry and I love you" che da molti verrà visto come un'ammissione e un tentativo di redenzione. Wednesdays è un album modesto, per molti versi, il cui fine è semplicemente dare tranquillità e pace all'ascoltatore. Pace che probabilmente l'autore spera di vedere tornare indietro. Arrangiamenti semplici spesso ridotti ad un semplice accompagnamento chitarristico, brani che tendono a raffreddarsi e con la voce, rarefatta, sempre centrale. Tutto il resto degli strumenti resta molto indietro, a distanza di sicurezza, nascosti timidi e, nel momento in cui emergono si mantengono tiepidi ed essenziali. Non esistono alti o bassi, la qualità dei brani si mantiene su livelli discreti rendendo l'ascolto piacevole fino alla fine. Riascoltiamo? Attenzione, la tranquillità potrebbe trasformarsi in inquietudine e malinconia.
Voto 6,5: una produzione non esaltante, brani che tengono compagnia per un ascolto o due, poca profondità che arriva soprattutto dal cantante, Ryan, che non trasmette le emozioni che ci potremmo aspettare. Ed è forse questo il lato veramente negativo di questo album.

martedì 5 gennaio 2021

Genesis, guida all'ascolto

 

Si chiude il cerchio, Radio Noventa - ed io - presentiamo questo speciale "Album" di Soul Kitchen dedicato ai primi storici album dei Genesis. Non ho mai nascosto la mia preferenza verso i cosidetti "anni dei 5" (o dei 6 se consideriamo Ant) con Peter Gabriel.

Tutte le cose belle finiscono prima o poi, è una cosa che ho imparato nella vita. Se non finiscono devono finire perchè nel tempo rischiano di diventare stantie, scontate, non reali. E' questo che Gabriel deve aver percepito nei giorni della stesura di "The Lamb lies down on Broadway" e forse nella storia di Rael potremmo anche leggere la sua. Chi lo sa, in quanto ermetica e piena di simboli si presta a moltissime interpretazioni.

"Album" andrà avanti, il capitolo "Genesis" si chiude con questo ultimo podcast. Ve li propongo tutti qui sotto non prima di aver riportato una piccola bibliografia per chi vorrà approfondire temi e storia che ho solo accennato. Buon ascolto e buona lettura.

BIBLIOGRAFIA 

I know what I like - Armando Gallo (introvabile se non in versione pdf per ebook, libro uscito nel 1979)
La vita segreta di Peter Gabriel - Chris Welch (ottimo libro del 1998 per chi vuole approfondire la storia di Peter - Genesis compresi - scritta dal uno dei giornalisti più vicini alla band)
Genesis - Revelations (splendida "bibbia" in cui si racconta tutta la loro storia dal 1967 ai giorni nostri con lunghi racconti di tutti i protagonisti)
Genesis The Lamb - Mino Profumo, Jon Kirkman (altra "bibbia" , questo album merita uno studio a parte compresi manoscritti originali di Peter Gabriel che aiuteranno nella lunga e difficile impresa interpretativa)


sabato 2 gennaio 2021

The Lamb lies down on Broadway

 

Creare un podcast per ogni album dei Genesis (album dal 1970 al 1974, con Peter Gabriel) è stato come celebrare una messa. La loro musica di quegli anni è per me una bibbia. A differenza di molte star dell'epoca non si drogavano, non bevevano troppo. Studiavano molto, si applicavano e miglioravano notevolmente nel tempo. Il risultato è un periodo incredibile in cui sono stati pubblicati dei capolavori. La loro musica è ancora attuale, il loro modo di comporre andrebbe studiato a scuola. Pochi come loro. Questi podcast non durano molto sono essenziali, ma sono dovuti. Spero siano di vostro gradimento, è arrivato il momento di ascoltare l'ultimo episodio, quel "The lamb lies down on Broadway" tanto indigesto all'inizio che solo dopo diversi ascolti e letture appare in tutta la sua altezza.

Soul Kitchen è una produzione Radio Noventa, per riascoltare tutti i podcast (comprese tutte le puntate di "Album") questo è il link diretto.